Nel mondo si viaggia sempre di più e cresce in proporzione anche il mercato delle valigie. Oggetti indispensabili per chiunque metta il piede fuori casa, per lavoro o per piacere, valigie e borse sono sempre più moderne, di design e adattabili alle molteplici esigenze dei viaggiatori. Che sono sempre più disposti a spendere per procurarsi bagagli eleganti e di qualità, spesso made in Italy: secondo i dati del report "Global luggage market" di Technavio, società americana specializzata in ricerche di mercato, tra il 2018 e il 2022 le vendite di valigie e affini cresceranno stabilmente con un tasso medio annuo del 6%, per superare nel 2020 un valore di 67 miliardi di dollari.
Una cifra che svela la crescita del segmento: secondo il portale specializzato Statista, infatti, nel 2017 i primi cinque mercati dell'industria della valigeria avevano sfiorato, in valore, i 40 miliardi di dollari. In cima alla lista ci sono gli Stati Uniti, con 24,3 miliardi di dollari di valigie vendute o acquistate: per il 2019 le stime sono di 27,9 miliardi. Seguono Regno Unito (4,8 miliardi nel 2017), Germania (4,5 miliardi), Francia (3,4 miliardi). Al quinto posto c'è l'Italia, il cui mercato due anni fa valeva 2,3 miliardi di dollari e nel 2019 crescerà a 3,23 miliardi, con un incremento annuale dello 0,1%.
Anche nel settore della pelletteria – di cui fanno parte le valigie - il made in Italy si conferma molto attrattivo per i consumatori stranieri e per i grandi brand del lusso. Le esportazioni hanno infatti trainato le performance del settore nel 2018: secondo i dati della nota elaborata dal centro studi Confindustria Moda per Assopellettieri, nei primi 10 mesi dello scorso anno l'export di beni di pelletteria ha segnato un aumento del +10,3%, sfiorando i 6,8 miliardi di euro (634 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo 2017). Si tratta di un altro incremento a doppia cifra, dopo il +13,2% del 2017, che ha permesso il conseguimento di un nuovo record assoluto per le vendite all'estero. Calano i volumi, ma crescono sensibilmente i prezzi medi: una variabile che conferma, spiega la nota di Assopellettieri, «il ruolo ormai determinante, nelle performance settoriali complessive, svolto dai grandi gruppi mondiali del lusso. Lo dimostrano il +24,9% in valore e il +24,2% in kg delle esportazioni verso la Svizzera, hub logistico di molte griffe internazionali della moda che da lì commercializzano i prodotti in tutto il mondo».
Cresce anche l'import del settore – che ha registrato nei primi 10 mesi 2018 una variazione del +13,2% in valore e del +4,4% in kg. Un fenomeno che si spiega con «un aumento delle operazioni di pura commercializzazione di beni destinati alla successiva riesportazione», ma che ha portato a un inasprimento della competizione sul mercato domestico. Per le aziende italiane di pelletteria, secondo i dati di preconsuntivo, il 2018 dovrebbe concludersi con un aumento del fatturato del +3,1%: un trend che rivela un andamento più modesto rispetto al +5,7% del consuntivo 2017 ma che comunque non è trascurabile, visto l'andamento generale dell'economia nazionale.
Su questo fronte, i consumi delle famiglie italiane sono rimasti al palo: secondo i dati del Fashion consumer panel di Sita ricerca, nei primi 11 mesi del 2018 gli acquisti di pelletteria sono cresciuti dello 0,1%, ma la spesa si è ridotta dell'1,1% e dell'1,2% in valore medio unitario, dato che mostra l'attenzione costante al prezzo delle famiglie italiane. E se i due articoli più richiesti – borsette e cinture – hanno visto rispettivamente un calo dell'1,8% e dell'1%, a tenere su il mercato sono stati gli zaini (+0,1%, ma con un calo del 4,3% in spesa) e soprattutto le valigie (+7,7%). Che si confermano un segmento in ottima salute, che per questo motivo negli ultimi anni ha attirato l'interesse dei grandi player del lusso globale. Come Lvmh, che due anni fa ha puntato 640 milioni di euro sulla tedesca Rimowa, famosa per i modelli in alluminio: il colosso del lusso ha rilevato l'80% dell'azienda, che nel primo semestre 2018 ha raggiunto i migliori risultati di sempre, +25% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Chiara Merico
Elisabetta Stucchi: «Con i Millennials facciamo il giro del mondo»

Ufficio Stampa
Quali sono le qualità che deve avere una buona valigia?
«Oggi una buona valigia deve rispondere a numerosi requisiti a fronte di un target sempre più esigente ed in movimento. Resistenza, praticità, leggerezza devono abbinarsi ad una lunga durata nel tempo e un ottimo rapporto qualità prezzo».
Quali sono gli accessori da viaggio più richiesti/venduti?
«Una delle principali esigenze per chi viaggia oggi è condensare molte cose in poco spazio, ottimizzando così il trasporto. Il bagaglio a mano riscuote grande successo a prescindere dalla stagionalità, rispondendo prontamente alle esigenze legate a brevi vacanze, weekend o al semplice desiderio di viaggiare leggeri. Scegliere Samsonite e le sue collezioni significa avere a disposizione soluzioni di viaggio particolarmente efficaci e trendy: valigie rigide e morbide, zaini, borsoni, weekender e piccoli accessori complementari accompagnano i viaggiatori di tutto il mondo nelle loro scoperte quotidiane».
Chi è il cliente tipo del brand e cosa cerca da American Tourister?
«Sicuramente i Millennial che fanno del viaggio una tappa fondamentale di crescita e scoperta di nuovi orizzonti e opportunità. L'ampiezza delle proposte, lo stile colorato e divertente e l'ottimo rapporto qualità/prezzo rendono American Tourister adatto anche ad un pubblico più ampio».
Come sta andando l'azienda a oggi?
«Le vendite nette del Gruppo Samsonite a livello mondiale per il 2018 sono aumentate del 8,4, % su base annua, a cambio costante, raggiungendo la cifra record di 3.797,0 milioni di dollari USA. In questo scenario, l'Italia ha realizzato una crescita del 8,1%, con una crescita di fatturato significativa e coerente con la nostra strategia multibrand, multicategory e multichannel. In termini di categorie di prodotto, cresce il comparto travel con il marchio American Tourister che segna un +20% verso il 2017 e il non travel trainato dalle borse donna a marchio Samsonite, le cui vendite sono aumentate di oltre il 40% rispetto all'esercizio precedente, e dal marchio Tumi».
La partnership con Barbie apre a una clientela attenta ai trend del momento e un po' nostalgica. Quali altre collaborazioni sono in programma?
«In realtà la partnership con Mattel per il brand Barbie parla a una generazione di giovani donne che riconoscono in questa icona un simbolo dell'empowerment e dell'indipendenza femminile. Da sessant'anni, Barbie ispira le ragazze di tutte le età ad essere indipendenti e viaggiare per il mondo. Questo progetto tocca un target davvero trasversale. Siamo molto orgogliosi di questa partnership e possiamo anticipare che settembre ci riserverà altre novità».
Nel 2019 la valigia diventa smart

Si dice che la destinazione non conti quanto il viaggio e proprio per questo motivo è sempre più importante essere organizzati per affrontare qualsiasi imprevisto, dal momento del check in fino all'atterraggio. Ecco allora che la valigia diventa smart e sul mercato sono comparsi una serie di accessori capaci di accompagnare anche il più sprovveduto dei viaggiatori in giro per il mondo.
Incase ha così presentato un trolley dotato di una batteria suppletiva, capace di caricare un computer portatile e diversi smartphone attraverso tre diverse porte Usb, mentre Modobag offre una valigia con le ruote per muoversi agevolmente in mezzo all'aeroporto. Planet Travelers - azienda nata sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter - ha invece creato una valigia che si collega al vostro smartphone. Un'applicazione permetterà al proprietario di conoscere la location del proprio bagaglio in ogni momento e la bilancia integrata garantirà di non superare mai i limiti previsti dalla vostra compagnia aerea. Con il trolley semi rigido Bluesmart anche la chiusura e apertura della vostra valigia diventa smart, basta utilizzare un'app. Quest'ultima è anche programmata per registrare gli spostamenti effettuati, regalandovi così un vero e proprio diario di bordo (come il più intraprendente degli esploratori). Delsey Pluggage punta tutto sulla sicurezza, attraverso un sistema di apertura e chiusura con impronte digitali, mentre Eco 2 Solare sfrutta l'energia del sole per i viaggiatori più attenti alla sostenibilità. Il bagaglio creato da Barracuda si trasforma invece in una workstation mobile, con tanto di carica batteria integrato. Infine Piaggio ha creato il primo trolley robot che segue automaticamente il suo proprietario, con un'autonomia fino a otto ore.
Se non volete acquistare un nuovo trolley smart per le vostre vacanze, allora Trakdot è quello che fa per voi. Questo piccolo quadrato va inserito nella vostra borsa, tra vestiti e accessori e grazie a un segnale Gsm vi avvertirà su dove si trova la vostra valigia e persino su quando starà per finire sul rullo al terminal di arrivo. Airbolt è invece un lucchetto Bluetooth, da controllare attraverso smartphone. Se qualche malintenzionato dovesse prendere la vostra borsa, il telefono inizierà a suonare, avvertendovi del pericolo. Siete soliti portare troppi abiti anche per i viaggi più brevi? Con Vago non avrete più problemi di spazio. Questo piccolo aspiratore - che si carica con un comodo cavetto Usb - promette di ridurre lo spazio occupato nella valigia del 50% così da lasciare posto a tutti i souvenir che acquisterete durante le vostre avventure. Pronti a partire?
Mariella Baroli
Piermaurizio Di Rienzo: «Da 70 anni accompagniamo gli aristocratici milanesi nei loro viaggi»

Ormai non c'è più stagione che tenga. Si viaggia sempre: per vacanza, per lavoro, per diletto. Dopo aver azzerato le distanze, abitare a Parigi e andare a cena Londra o a Dubai o fare shopping a Milano diventa uno scherzo, in pratica una normalità. Di conseguenza, tutto ciò che ruota intorno al viaggio viene studiato nei minimi particolari per agevolare gli spostamenti con oggetti studiati ad hoc a cominciare dal bagaglio. Il marchio Pellux, nato nel 1946, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale sulle ceneri della Milano bombardata aprì il primo negozio destinato a fare storia in tema di valigie. «Pellux era di proprietà di un austriaco che fondò il marchio di pelletteria e valigeria di lusso annoverando artigiani del settore di alto livello« racconta Piermaurizio Di Rienzo, amministratore delegato di Pellux. «Nel 1984 è stato rilevato da mio nonno Vincenzo, successivamente passato a mio padre Maurizio e dal 2014, con me, è iniziata la terza generazione».
Che cambiamenti sono avvenuti con la vostra entrata?
«Negli anni abbiamo sempre portato avanti questa filosofia, nel cuore di Milano (stessa location, ndr), ma proponendo un'offerta prevalentemente dedicata al mondo del viaggio, annoverando i migliori brand a livello internazionale, sia quelli conosciuti che quelli emergenti ma sempre di alto profilo. Siamo il riferimento dell'aristocrazia milanese, dalla Milano da bere alla nuova Milano e, da tempo, serviamo molti turisti. E il nostro avamposto è il perfetto punto d'osservazione dove rilevare i cambiamenti turistici della città».
Non solo diversi brand ma anche oggetti con il vostro marchio...
«Sì, abbiamo anche una nostra linea di produzione, una fabbrica a Varese dove lavoriamo sia per conto terzi ma anche per prodotti per la nostra linea Pellux».
Com'è cambiato il viaggiatore attraverso l'oggetto d'elezione qual è una valigia?
«Un tempo c'era il culto del pezzo esclusivo. Molti pretendevano l'unicità: sceglievano la pelle, le rifiniture, le ruote, le iniziali, la massima personalizzazione, insomma. Oggi si guardano essenzialmente a una massima resa da un punto di vista dei costi; i materiali che devono essere leggeri, soprattutto alluminio e policarbonato, nylon balistico e fibra di carbonio; la durata nel tempo. Il nostro valore aggiunto è il servizio di assistenza che offriamo. Noi contiamo più di mille riparazioni di valigie all'anno a dimostrazione che la valigia non si butta ma si può riparare. Assicuriamo un servizio al cliente a 360 gradi».
Qual è la valigia che va per la maggiore?
«Fondamentali le ruote, ormai le quattro stanno soppiantando le due. È quello che cercano quasi tutti i viaggiatori perché soddisfano tutte le esigenze del viaggio. Un'impresa come la nostra non può che essere molto attenta a tutte le regole e restrizioni da parte delle compagnie aeree che ogni giorno ne sfornano di nuove. Dalle misure omologate che arrivano al centimetro e sono diverse da compagnia a compagnia alle sovrattassa in cabina ovviamente diverse se si viaggia in economica rispetto alla business. Chi lavora da noi ha un aggiornamento costante sempre pronto a dare risposte rispetto alle differenti compagnie. Chi viaggia per uno o due giorni vuole un bagaglio da portare in cabina quindi bisogna essere preparati a tutte le soluzioni del caso».
È sparita la valigia con il manico?
«È una nicchia della nicchia della nicchia ed è una valigia che usa chi solitamente viaggia in auto. Cosi come il beauty case da donna, sempre meno richiesto, una vecchia tendenza che va scomparendo».
Nella vostra azienda quante valigie producete in un anno?
«Poche, anche noi siamo una nicchia. Direi sul centinaio. Soprattutto in coccodrillo, chiusure in argento massiccio, rifiniture speciali. Più che valigie sono borsoni da viaggio e zaini di altissimo livello, adatti per chi cerca prodotti specifici e che porta sempre con sé».
Paola Bulbarelli