Per tenere unito il M5s, Giuseppi millanta vittoria per aver ottenuto dal Guardasigilli il no all'improcedibilità per i reati di mafia e terrorismo. Ma è mediazione di bandiera.
Sinistra, M5s e Iv votano per non allargare il perimetro di Marta Cartabia all'abuso d'ufficio.
Il deputato renziano intende ascoltare il capo degli «ermellini» della Cassazione. L'ex membro del plenum tira invece in ballo Leonardo Pucci, stretto collaboratore del Guardasigilli, sulle nomine a Roma.
Fulvio Baldi lascia per le intercettazioni sulle nomine al Consiglio superiore della magistratura. Il Guardasigilli è sempre più in bilico: mercoledì si vota la mozione di sfiducia del centrodestra. Pd e Iv potrebbero scaricarlo.
Dino Petralia voleva andare a Torino e sollecitava favori per altri e interventi all'Anac. Luca Palamara lo accontentava.
Molti dei fedelissimi del Guardasigilli provengono dai tribunali lucani. Oltre a Francesco Basentini, preferito a Nino Di Matteo per il Dap, anche il vice capo di gabinetto Leonardo Pucci, che all'università di Firenze frequentava sia il grillino sia il futuro premier Giuseppe Conte.