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Paradosso Gentile: protettivo verso l’antifascismo, ucciso perché fascista
Giovanni Gentile
A 150 anni dalla nascita, la cultura italiana non ha ancora fatto i conti con il grande filosofo. Attaccato in vita dagli integralisti del regime che lo consideravano moderato. Ma anche da cattolici, conservatori e dissidenti.
Quando Gentile si occupò di Marx, ricevendo i complimenti di Lenin
Giovanni Gentile e la copertina del suo libro La filosofia di Marx

Sul finire dell’Ottocento, il filosofo siciliano, di cui oggi ricorrono i 150 anni dalla nascita, scrisse un breve e folgorante saggio sul pensatore tedesco. Attirando persino attenzioni «qualificate».

Da Gentile agli Anni di piombo. C’è chi per esistere deve odiare a tutti i costi
Giovanni Gentile
Il ricordo delle vittime del terrorismo è ancora tabù, mentre a Firenze è vietato celebrare il più grande filosofo italiano moderno. Per alcuni il passato non passa mai.
Da Rocco a Borsellino: la cultura dello Stato che la sinistra (e pure certa destra) ha scordato
Alfredo Rocco, ministro della Giustizia dal 1925 al 1932 (Getty Images)

In un saggio appena uscito, lo studioso Spartaco Pupo ricostruisce la storia dell’idea di Stato nella destra dal primo Novecento a Fratelli d’Italia.

Enrico Corradini: il profeta dimenticato del nazionalismo italiano
Enrico Corradini (Getty Images)

Un saggio appena uscito ci aiuta a riscoprire il principale teorico dell’idea nazionale in Italia, divenuto in seguito un esponente del fascismo.

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