Frustata della Corte dei conti tedesca sul maxi piano del cancelliere da 200 miliardi: «Questi fondi speciali non creano trasparenza e il denaro che si preleva è debito federale». L’Ue, per il momento, incassa e fa spallucce: «Ma ne discuteremo al vertice di Praga».
Botta e risposta tra la leader di Fdi e il premier sullo stato di avanzamento del Piano.
Il segretario dem si fa bello dell’attestato di stima giunto dall’Spd di Olaf Scholz. Peccato che si tratti di uno dei partiti europei con maggiori legami con il regime di Mosca.
La guerra ha portato all’accerchiamento della Germania da parte di Usa e Inghilterra. Nel mirino un modello economico giudicato troppo indipendente. Ora pure Estonia e Ucraina si sentono libere di criticare i tedeschi.
Verso il sesto giro di sanzioni: gas e petrolio. Berlino spaccata dalle pressioni Usa sull’invio di armi.
Olaf Scholz è criticato da Usa e avversari interni perché accusato di scarso entusiasmo nel sostegno a Kiev e di non aver fornito armi pesanti. Battaglia sull’embargo su petrolio e gas: industriali e sindacati contrari.