Tinto Brass critica l’involuzione del festival: «Una pellicola dovrebbe prenderti a schiaffi. Invece fanno solo film che non offendano nessuno. Il filtro della moralità va superato».
Antonio Scurati al Festival del Cinema di Venezia (Ansa)
Lo scrittore al Lido per l’anteprima della serie su Mussolini tratta dal suo libro. Un racconto ai limiti del macchiettistico, dove vengono usate perfino frasi di Trump.
La star di Hollywood Kevin Costner si svena per realizzare «Horizon», un’epopea cowboy che racconta l’America delle tradizioni e delle frontiere. Un cazzotto in faccia all’ideologia dominante che costerà una fortuna all’attore, ma che il Festival di Venezia non vuole perdersi.
Lo stilista ha appena aperto una nuova boutique a Venezia: «Per me è la città più bella del mondo. E adesso, durante il Festival del Cinema, è vestita a festa. Vedere i miei abiti scelti da donne straordinarie per sfilare sul tappeto rosso è un punto d’arrivo».