Marco Troncone (Imagoeconomica)
Domani possibile sentenza per il ricorso di Elettronica. Ai giudici potere geopolitico.
È tempo di «back to school» tra offerte imperdibili e collaborazioni originali tra zaini, abbigliamento e gli immancabili prodotti di cartoleria.
Si chiama E4Shield ed è una tecnologia per la biodifesa delle persone che si applica all’interno di ambienti chiusi, dalle scuole ai mezzi di trasporto, in grado di inattivare il virus del 90% in areosol entro 3 minuti. Un sistema ideato e realizzato da Elettronica group, azienda leader mondiale nel settore della difesa elettronica, in collaborazione con Lendlease.
Sconfiggere, o quantomeno limitare, il virus con la tecnologia è possibile. Lo ha dimostrato Elettronica Group, azienda leader mondiale nei sistemi di difesa elettronica guidata dal presidente e Ceo Enzo Benigni, dal direttore generale e Ceo Domitilla Benigni e dal vicepresidente e direttore relazioni istituzionali Lorenzo Benigni, grazie al progetto realizzato in collaborazione con Lendlease, gruppo internazionale leader nel settore del real estate, in particolare nello sviluppo di aree urbane. Si tratta di E4Shield, una tecnologia che attraverso una carica disruptiva - ossia una scarica elettrica che si produce quando la differenza di potenziale tra due conduttori genera un campo elettrico talmente elevato al punto da vincere la rigidità dielettrica del mezzo interposto - è in grado di inattivare il virus del Covid 19 e le sue varianti, entro un tempo di tre minuti. Si può applicare all'interno di spazi e ambienti chiusi, come possono essere le aule di una scuola o i mezzi di trasporto, ma anche gli ascensori.
Il dispositivo, che è stato presentato alla stampa e al pubblico nella giornata di lunedì 20 giugno negli spazi del Mind - Milano innovation district, presso l'auditorium Human Technopole in occasione della conferenza intitolata Verso un new normal: soluzioni per la vita dopo la pandemia, è stato elaborato in due versioni: una da parete, dal costo di 500 euro e in grado di coprire una superficie di 50 metri quadri, e una portatile, dal costo di 250 euro, in grado di offrire una protezione nell'ambito di tre metri quadri. La prima sarà disponibile sul mercato su scala mondiale a partire dal prossimo autunno, mentre per la seconda ci sarà da attendere fino all'inizio del 2023, come specificato da Domitilla Benigni a margine dell'evento. Per mettere a punto un device simile ci sono voluti numerosi test, oltre 120 nel corso degli ultimi due anni, effettuati sulle tre varianti del Covid 19, Wuhan, Delta e Omicron. Test che hanno permesso di far raggiungere al dispositivo un risultato pari al 90% di abbattimento del rischio di diffusione del virus: in un primo momento sono stati condotti sulle superfici, poi si è passati ai test in aerosol nei laboratori Virostatics, per simulare la principale via di trasmissione di Sars-CoV-2, e infine ci si è concentrati su emissioni compatibili con la presenza dell’uomo, confermando l'inattivazione del virus del 90% in areosol. È stato illustrato e spiegato come il principio fisico della risonanza elettromagnetica che sta alla base della tecnologia abbia una valenza universale, per cui i dati ottenuti e riprodotti in laboratorio fanno presumere che la tecnologia possa essere applicabile a nuove minacce virali, a virus respiratori e batteri che rappresentano la maggiore minaccia per l’uomo.
Il Ceo di Elettronica Group, Enzo Benigni
Una tecnologia innovativa e unica al mondo, completamente made in Italy e sviluppata all'interno dell'ecosistema Mind che contribuisce in maniera molto importante ad affrontare la minaccia pandemica, e che si basa sulle evidenze scientifiche riportate in diversi contributi della letteratura di settore, tra cui uno studio pubblicato dalla rivista Nature, che hanno ampiamente dimostrato la capacità delle onde elettromagnetiche di inibire la carica virale degli agenti patogeni. Proprio grazie alla partnership tra Elettronica e Lendlease, formatasi all'interno dell'ecosistema di imprese di Mind dedicato alla ricerca nei settori delle scienze per la vita e delle città del futuro, è nato questo prezioso progetto di innovazione con l'obiettivo e l'impegno di realizzare spazi costruiti che garantiscano standard sempre più elevati per il benessere e la salute delle persone e del pianeta. «E4Shield è un sistema unico al mondo attraverso il quale il nostro gruppo ha messo a disposizione della società civile le proprie competenze nel settore militare» - ha dichiarato il presidente e Ceo di Elettronica Enzo Benigni - «Elettronica ha nella propria natura il contrasto alle minacce emergenti e, insieme a una continua attività di ricerca e sviluppo, ha creato le basi per l’elaborazione di questa innovativa tecnologia, che speriamo possa rappresentare un ulteriore valido aiuto nella gestione della post pandemia».
Andrea Ruckstuhl, Head of Italy and Continental Europe di Lendlease, in collegamento da Sydney si è detto particolarmente orgoglioso: «Presentiamo uno dei primi progetti di innovazione realizzato grazie all’ecosistema di Mind Milano Innovation District, che ha reso possibile lo sviluppo condiviso di questa tecnologia pionieristica in risposta a una straordinaria sfida a livello globale. Come sviluppatori urbani, ci impegniamo per innovare continuamente gli standard più all’avanguardia che certificano la qualità e il benessere dei luoghi, nei quali sarà sempre più cruciale garantire soluzioni tecnologiche integrate e cooperanti per anticipare e risolvere nuove possibili crisi sanitarie o climatiche».
Per lo sviluppo di questa tecnologia sono state fondamentali le collaborazioni con il dipartimento scientifico del Policlinico Militare Celio, l’ospedale Sacco, con i laboratori Virostatics e soprattutto con il partner Lendlease. «Ci auguriamo che questo innovativo sistema possa costituire un primo passo per il ritorno a una nuova normalità» ha aggiunto il numero uno di Elettronica. Tra gli ospiti della conferenza, da sottolineare la presenza dei politici Giancarlo Giorgetti e Andrea Costa. Il ministro allo Sviluppo Economico ha commentato con queste parole la nuova tecnologia: «Noi diamo per scontata la libertà, invece non lo è. Come coniugare la normalità con questo tipo di ricerca che deve convivere con la paura che fa parte del nostro dna. Con l'instancabile ricerca pubblica e privata. Questa nuova tecnologia fa parte di questo percorso». Il sottosegretario al ministero della Salute ha dichiarato: «Quando parliamo di innovazione e digitalizzazione capiamo quanto la pandemia ha accelerato tutto questo. Dobbiamo certamente mantenere prudenza e senso di responsabilità, messaggi come questi sono messaggi importanti per affrontare con fiducia il futuro. Oggi c'è bisogno di una politica che ascolti i cittadini».