Nonostante il flop di Area B, il primo cittadino annuncia un’altra crociata anti macchine. Si partirà dalla zona intorno al Quadrilatero della moda, «poi ci allargheremo». Milano sempre più per soli ricchi: «Ci sono i taxi».
Michelle Stirling, portavoce della Friends of science society: «I nostri esperti si oppongono con i dati alla furia ideologica sul cambiamento climatico. Ma in Canada hanno cercato di farci arrestare. Amo rivolgermi ai bimbi per spiegargli che il mondo non sta per finire».
Uno studio ha classificato tutte le tesi degli «scettici», definite bugie contrarie ai dogmi ufficiali. Nel calderone sono finite anche scelte politiche e verità («le tecnologie green danneggiano l’ambiente»). Ed è sparito l’uomo.
Gli attivisti per il clima sono come i sessantottini, ma con l’ecologia al posto di Marx. E come quegli estremisti sono fanatici e intransigenti nei confronti di chi li circonda, mentre loro si godono tranquillamente le comodità garantite dal petrolio.
In tutta Italia opere come le vasche di laminazione, che avrebbero limitato i danni, finiscono nel mirino di comitati ambientalisti, di norma sostenuti anche dal Movimento 5 stelle. E il telegeologo Mario Tozzi si schiera con le nutrie che devastano gli argini.
Attiviste seminude colpiscono il Senato col fango per attaccare l’esecutivo: «Questo è per l’Emilia». Undici denunciati.