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Addio Costanzo. Se ne va l’uomo più potente d’Italia. Diede voce al Paese da uno sgabello
Maurizio Costanzo (Getty Images)
Il giornalista si è spento ieri a 84 anni. Autore, presentatore, talent scout, curatore dell’immagine di Francesco Totti: ha fatto di tutto, intercettando sempre la modernità. Con qualche scivolone, dal flop de «L’Occhio» alla P2.
Costanzo: «Giorgia, ti spiego cosa devi temere»
Maurizio Costanzo (Imagoeconomica)
Il giornalista ha appena scritto un libro di ricordi: «Conosco la Meloni da quando aveva 16 anni e tentò di salire sul palco del Parioli. Ora si sta comportando bene, ma deve fare attenzione ai condizionamenti della politica».
Trent'anni fa la mafia uccideva Libero Grassi
Libero Grassi. Catania 19/7/1924 - Palermo 29/8/1991 (Ansa)

Il 29 agosto 1991 l'imprenditore siciliano veniva assassinato a Palermo. Fu una delle più importanti voci contro la pratica dell'estorsione mafiosa ai danni dell'impresa. La sua eredità morale sopravviverà alla ferocia dei primi anni Novanta dominati dai Corleonesi.

Costanzo: «Viva la gente comune. Per fare politica non ci vuole la patente»
Ansa
Il conduttore: «I cittadini in Parlamento? Bene. Io li ho portati in tv. Salvini? Il miglior comunicatore. Il Partito democratico invece è rimasto indietro».
Saverio Costanzo: «Racconto le donne. L’arte rifiuta le pari opportunità»
ANSA
Ha diretto «L'Amica geniale»: «La figura della maestra mi ha fatto capire che educare le persone di domani è un fatto politico. Nel cinema non c'è niente di facile. Il bello è stato poter vivere in questo universo femminile per tanto tempo».
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