corte costituzionale

Dal Covid all’etica: le idee «eretiche» che la Consulta non vuol far vedere
Nicolò Zanon (Imagoeconomica). Nel riquadro la cover del suo libro «Le opinioni dissenzienti in Corte costituzionale»
Nel libro di Nicolò Zanon le opinioni dissenzienti mai venute alla luce. Una lezione di laicità contro i giudici sacerdoti della democrazia.
Meglio fare le elezioni anche per la Consulta
(Imagoeconomica)
Augusto Barbera ne ha dato prova: i giudici sostengono di dover colmare dei «vuoti normativi», ma in realtà seguono l’agenda progressista. Il controllo di costituzionalità è diventato un grimaldello ideologico: a questo punto, si renda esplicita la politicizzazione della Corte.
La Consulta detta le leggi al Parlamento e zittisce i dissidenti
Augusto Antonio Barbera (Ansa)
Il presidente Augusto Antonio Barbera (ex Pci) dà la linea alle Camere su fine vita e coppie omo. E chiede la censura sui diverbi tra i giudici.
Ormai il potere (vero) decide chi ha diritti
Gustavo Zagrebelsky (Ansa)
Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Consulta, vede «repressione» negli scontri di piazza e sente puzza di regime con l’arrivo del premierato. Ma tre anni fa, chi manifestava contro gli obblighi Covid esercitava un «arbitrio»: la Carta si piega a piacimento.
Già nel ’78 Miglio predisse la deriva
Gianfranco Miglio (Ansa)
In un convegno l’intellettuale spiegò i motivi che potevano spingere le toghe supreme a una «bonaria fornicazione» con il potere politico. Una tentazione sempre praticata.
Le Firme

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