bavaglio

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L’editore «fascista» resta in Fiera. No al bavaglio di comunisti e Cgil
Zerocalcare e il presidente dell’Associazione italiana editori Innocenzo Cipolletta (Ansa)
L’Aie non cede ai ricatti dei letterati progressisti per cacciare Passaggio al bosco da «Più libri più liberi»: «Quando si inizia con la censura non si sa dove si finisce». Smacco a chi si atteggia a padrone della Cultura.

Questa volta tocca erigere un piccolo monumento a Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione italiana editori che ha avuto il fegato di tenere duro. E non è affatto cosa scontata quando si tratta di esponenti delle istituzioni culturali: i più sono solitamente pronti a piegarsi al pensiero prevalente. Cedono alle imposizioni di questo o quel gruppuscolo intellettuale progressista o addirittura sono i primi a schierarsi sul bastione sinistrorso. Cipolletta, invece, dice parole semplici che oggi suonano quasi incredibili: ribadisce che non intende censurare nessuno. Anche se un centinaio tra autori e editori gli hanno chiesto per lettera di cacciare l’editore Passaggio al bosco dalla fiera editoriale romana «Più libri più liberi».

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Raimo frigna per una sospensione, eppure nella proscrizione è maestro
Christian Raimo (Ansa)
Per il prof che definì «lurido» Giuseppe Valditara parte una raccolta fondi (già arrivata a 16.000 euro). L’esponente di Avs scambia la libertà di parola con l’insulto. E la invoca dopo aver proposto il bavaglio a chi è di destra.
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Occhio, qui ci imbavagliano tutti
(IStock)

«Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto o altro mezzo di diffusione». Così dice la nostra Costituzione. Dunque se qualcuno decide di dire la sua in piazza, gridando la propria opinione o esponendo un cartellone, nessuno può impedirlo.

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Punire l’«islamofobia» è il nuovo bavaglio
Manifestanti in corteo contro la «islamofobia» a Londra, lo scorso 29 febbraio (Ansa)
Denunciare i passi del Corano che promettono danni e massacri ai miscredenti non è affatto «razzismo», come vorrebbero farci credere. L’Occidente continua a inventare nuovi reati col solo risultato di tapparsi la bocca e chiudere gli occhi davanti ai pericoli.
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L’antico vizio del sindaco a luci rosse di minacciare la stampa scomoda
Pietro Tidei (Imagoeconomica)
Mentre il «Corriere» lo coccola, Pietro Tidei è risentito col nostro giornale per la notizia del video hard con donne sposate. Ma non siamo i primi a non piacergli: un cronista che criticò le sue politiche fu bersagliato di offese.
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