La più grande retrospettiva online, ideata da Google Arts & Culture, ci porta alla scoperta del genio di Da Vinci. Tra dipinti, macchinari rivoluzionari e manoscritti inediti.
La più grande retrospettiva online, ideata da Google Arts & Culture, ci porta alla scoperta del genio di Da Vinci. Tra dipinti, macchinari rivoluzionari e manoscritti inediti.Cosa si nasconde nella mente di un genio? Una domanda a cui molti hanno tentato - invano - di dare una risposta. Questa volta è il turno di Google Arts & Culture che, attraverso l’uso della tecnologia e della realtà aumentata, ha dato vita alla più grande retrospettiva online dedicata a una delle figure più emblematiche del Rinascimento italiano: Leonardo da Vinci. «Leonardo da Vinci, pioniere dell’arte, della scienza e dell’innovazione, ha ampliato enormemente gli orizzonti della nostra conoscenza. La sua eredità è ancora oggi di grande ispirazione per numerose professioni e discipline» ha raccontato Amit Sood, direttore e fondatore di Google Arts & Culture, presentando il suo ultimo progetto che ha visto il coinvolgimento di ben 28 istituzioni dal respiro internazionale.Svelare Leonardo - questo il titolo della retrospettiva - mette in mostra codici e manoscritti del genio rinascimentale, insieme ai suoi contributi artistici e scientifici, fornendo ai fruitori una chiara immagine di Da Vinci, maestro in numerose discipline, capace grazie alla sua arte, ricerca e ingegno di trasformare gli orizzonti del genero umano. Grazie a questo progetto, Google Arts & Culture ha riunito per la prima volta 1.300 pagine tratte dai suoi codici. Manoscritti ricchi di schizzi, idee e osservazioni che aprono una finestra sull’immaginazione sconfinata di uno dei più grandi ed eclettici geni della storia. Inoltre, la sezione «Inside the Genius Mind» - creata con l’aiuto del Machine Learning dal professor Martin Kemp (esperto di fama mondiale) - «trasforma i diversi contenuti dei Codici in un viaggio visivo interattivo, coinvolgendo il pubblico con un potente strumento per conoscere meglio le complessità e le connessioni che attraversano il genio di Leonardo, rendendo chiaro ciò che sembra oscuro».«L'obiettivo è lasciare che Leonardo ci parli visivamente nell'arco di 500 anni», ha proseguito il professore.Tra i documenti consultabili virtualmente possiamo trovare il Codice Trivulziano, conservato al Castello Sforzesco di Milano, un piccolo libro d’appunti su cui l’artista realizzò negli anni del suo primo soggiorno milanese disegni diversi, tra cui bozzetti architettonici per il Duomo di Milano e studi di fisiognomica. Ma troviamo anche il Codice Atlantico, che racchiude il lavoro di tutta la sua vita tra cui la sua ricerca sul volo e il Codice Arundel, conservato alla British Library.Svelare Leonardo porta anche i suoi visitatori alla scoperta di tutti i capolavori di Leonardo da Vinci, dal ritratto di Ginevra de’ Benci (Washington National Gallery of Art) che anticipa la composizione e lo stile della Gioconda fino alla Dama con l’ermellino (Museo Czartoryski) senza dimenticare il suo iconico autoritratto (Biblioteca Reale di Torino). In mostra anche le sue incredibili invenzioni, 170 delle quali sono ospitate all’interno del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.Ma non finisce qui. La sezione «Da Vinci Stickies» permette, con l’aiuto di Google AI Image Generation Research, di creare nuove stravaganti idee trascinando e combinando tra loro i disegni di Leonardo.
(IStock)
Svanisce l’accusa di falso ideologico per una professionista di Roma che aveva esentato alcune persone a rischio. Finisce un calvario fatto di incursioni dei Nas e documenti spacciati per falsi. La storia della pandemia viene riscritta poco alla volta.
Niente falso ideologico. Niente reato. Invece piena assoluzione per un medico di base di Roma che nel 2022 aveva firmato l’esenzione al vaccino anti Covid a quattro pazienti. L’ennesima di una serie di sentenze che ormai, una dopo l’altra, stanno riscrivendo la storia della pandemia in Italia e soprattutto della sua malagestione.
Il caso è quello di una dottoressa accusata perché avrebbe avuto l’ardire di esentare dalla vaccinazione alcune sue pazienti. E di aver prodotto certificazioni false. Documenti che il medico aveva firmato perché le pazienti erano portatrici di una serie di fattori di rischio e se vaccinate, avrebbero potuto sviluppare malattie gravi o incorrere in un peggioramento del loro quadro clinico. Come purtroppo è successo a molti pazienti che dopo la vaccinazione hanno visto l’insorgere di danni collaterali gravi e invalidanti.
Christine Lagarde (Ansa)
Nel consueto bollettino, gli economisti della Bce (a guida francese) parlano di una Ue a due velocità trainata dalla crescita del Pil di Macron & C. Non citano la crisi politica più grave degli ultimi 70 anni, deficit fuori controllo, tagli al rating e spread zero con l’Italia.
Qualche settimana fa (inizio ottobre), era balzato agli onori delle cronache un report degli analisti di Berenberg che per la prima volta parlavano di un vero e proprio scambio di ruoli all’interno dell’Ue: «La Francia sembra la nuova Italia». Dietro a quel giudizio tranchant ci passa un’epoca di almeno tre lustri che parte da un altro mese di ottobre, quello del 2011, e dalla risatina tra gli allora leader di Parigi e Berlino, Sarkozy e Merkel. Il sorrisetto beffardo nascondeva un giudizio di inaffidabilità politica ed economica rispetto alla traballante situazione del governo Berlusconi e ai conti pubblici che a detta dei sostenitori dell’austerity dell’epoca, nel Belpaese non rispettavano gli impegni presi.
Jeffrey Epstein (Getty Images)
Pubblicati i primi file. Il trafficante morto misteriosamente in carcere disse: «Sono l’unico in grado di abbattere Trump».
La torbida vicenda che ruota attorno alla controversa figura di Jeffrey Epstein è tornata di prepotenza al centro del dibattito politico americano: nuovi documenti, nuovi retroscena e nuove accuse. Tutte da verificare, ovviamente. Anche perché dal 2019, anno della morte in carcere del miliardario pedofilo, ci sono ancora troppi coni d’ombra in questa orribile storia fatta di abusi, ricatti, prostituzione minorile, silenzi, depistaggi e misteri. A partire proprio dalle oscure circostanze in cui è morto Epstein: per suicidio, secondo la ricostruzione ufficiale, ma con i secondini addormentati e l’assenza delle riprese delle telecamere di sicurezza.
Nel riquadro, Giancarlo Tulliani in una foto d'archivio
Requisiti una villa, conti correnti accesi in Italia e all’estero e due automobili, di cui una di lusso. I proventi di attività illecite sono stati impiegati nuovamente per acquisizioni di beni immobili e mobili.
Lo Scico della Guardia di finanza ha eseguito ieri un decreto di sequestro per circa 2,2 milioni di euro emesso dal Tribunale di Roma su proposta dei pm della Direzione distrettuale Antimafia, nei confronti di Giancarlo Tulliani, attualmente latitante a Dubai e fratello di Elisabetta Tulliani, compagna dell’ex leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini. La sezione Misure di prevenzione del Tribunale della Capitale ha disposto nei confronti di Tulliani il sequestro di una villa a Roma, di conti correnti accesi in Italia e all’estero e due autovetture di cui una di lusso, per un valore complessivo, come detto, di circa 2,2 milioni di euro. «Il profitto illecito dell’associazione, oggetto di riciclaggio, veniva impiegato, oltre che in attività economiche e finanziarie, anche nell’acquisizione di immobili da parte della famiglia Tulliani, in particolare Giancarlo», spiega una nota. «Quest’ultimo, dopo aver ricevuto, direttamente o per il tramite delle loro società offshore, ingenti trasferimenti di denaro di provenienza illecita, privi di qualsiasi causale o giustificati con documenti contrattuali fittizi, ha trasferito le somme all’estero, utilizzando i propri rapporti bancari.







