2024-02-18
Superbonus horror: la politica deve cacciare Conte
Ci sono sindaci che sono stati condannati a risarcire il Comune da loro guidato per aver concesso premi ai dipendenti comunali che la Corte dei conti ha ritenuto eccessivi. Altri che hanno dovuto risarcire di tasca propria l’amministrazione per la nomina di un dirigente che non aveva i requisiti o per aver chiesto un canone giudicato non congruo per un immobile del municipio.Enzo Bianco, ex sindaco di Catania, addirittura è stato condannato a non ricandidarsi per dieci anni a qualsiasi carica pubblica - Parlamento europeo compreso - per aver provocato il dissesto finanziario della sua città. Insomma, per le amministrazioni comunali ma anche regionali c’è sempre un giudice a Berlino e si chiama Corte dei conti. Ai magistrati con la calcolatrice tocca vigilare sulla finanza delle pubbliche amministrazioni e non di rado intervengono con pesanti condanne pecuniarie a carico di quanti sono giudicati colpevoli di aver creato un buco in Comuni ed enti pubblici.Tutto ciò premesso, mi chiedo perché la Corte dei conti non apra bocca sui bilanci dei governi. Vi sembra un’idea bizzarra? Forse, soprattutto perché trasferirebbe ai giudici l’ultima parola nella gestione dei conti pubblici. Tuttavia, se esistesse un controllo della finanza statale a posteriori, con l’attribuzione di responsabilità patrimoniali in capo a presidenti del Consiglio e ministri, sono sicuro che ne vedremo delle belle. Probabilmente nessun esecutivo uscirebbe indenne dai giudizi dei magistrati contabili, però probabilmente eviteremmo disastri come quello del superbonus. Presi dalle polemiche sul Festival di Sanremo, dai blocchi stradali organizzati dagli agricoltori e dalla guerra per l’eredità in casa Agnelli, può darsi che vi sia sfuggita la notizia, ma secondo le ultime rilevazioni il regalo che il governo di Giuseppe Conte ha fatto con le ristrutturazioni a carico dello Stato è costato 135 miliardi, una cifra monstre. Non so se è chiara l’entità del buco provocato dall’esecutivo giallorosso, ma si tratta di almeno quattro finanziarie, forse cinque. Quando Mario Monti annunciò davanti a Angela Merkel di aver fatto i compiti a casa, la stangata si fermò a 32 miliardi. E tanto per capirci, i soldi ottenuti dal movimento dei trattori, con l’abolizione dell’Irpef sui terreni agricoli, sono spiccioli, perché parliamo di qualche centinaio di milioni di euro. Perfino le tante misure reclamate da chi ambisce a ottenere la pensione anticipata sono niente di fronte al buco colossale del super bonus. La devastazione creata da Conte e compagni nei conti dello Stato la trascineremo per anni e la pagheranno le future generazioni. Considerando che il debito pubblico italiano ha sfondato il muro dei 2.800 miliardi, stiamo parlando di una cifra che è di poco inferiore al 5 per cento: un’enormità. Tanto per capirci, con i soldi che il governo giallorosso ha sperperato con la scusa di ristrutturare le case degli italiani (ma il denaro è servito a rifare anche sei castelli, con una spesa di centinaia di milioni) si sarebbero potuti fare dieci ponti sullo Stretto, vale a dire migliorare tutte le infrastrutture del Paese. L’Alta velocità lungo la costa adriatica, da Bologna a Bari, costerebbe un terzo, ma restituirebbe in termini di Pil più del doppio agli italiani.In altre parole, il danno per la finanza pubblica è colossale, perché il superbonus non soltanto ha sconquassato i conti pubblici, ma ha tolto risorse per tutto ciò che di necessario si doveva fare. Dunque, se dobbiamo guardare alla severità con cui la Corte dei conti bacchetta sindaci e governatori, arrivando perfino a interdire qualche amministratore, a Giuseppe Conte dovrebbe essere impedito per la vita non soltanto di governare, ma anche di ricandidarsi. E per carità di patria, non apriamo il capitolo del reddito di cittadinanza, che oltre a creare un popolo di disoccupati ha creato un altro buco. Insomma, Conte dovrebbe essere bandito dalla politica, ma soprattutto dal mettere le mani sulla cassa.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.