2021-05-23
Suor Letta vuole le donne prete
Papa Francesco ed Enrico Letta in un incontro dell'ottobre 2013 (Ansa)
Non bastava la figuraccia rimediata con l'idea della gabella sui defunti: il segretario ha indossato pure i panni di Pontefice, elargendo, da «Sette», consigli alla Chiesa: «A Lourdes ho capito: serve il sacerdozio femminile».Enrico Letta si è talmente montato la testa da essersi messo sul capo la mitra di Bergoglio. L'esilio di Parigi a cui l'ha condannato Matteo Renzi nel 2014 deve avergli fatto meditare una rivincita alla grande. Cacciato da presidente del Consiglio, il Nipotissimo probabilmente ritiene che un risarcimento gli sia dovuto e la compensazione non possa che essere superiore a ciò ha perduto. Ecco qui spiegata l'uscita a favore della tassa sui defunti, un prelievo fiscale che dovrebbe colpire tutti gli eredi delle persone abbienti per finanziare i giovani nullatenenti. Secondo il tenero Enrichetto, si tratterebbe di una misura di equità, che consentirebbe di «rubare» a chi nella vita ha lavorato, e guadagnato con l'intento di garantire un certo tenore di vita alla propria famiglia, per donare a chi nella vita ancora non ha neppure cominciato a lavorare. Per fortuna, a Palazzo Chigi non siede il Robin Hood arrivato da Saint-Germain-des-Prés, ma Mario Draghi, il quale ha bollato subito come irricevibile l'idea dell'espatriato speciale. L'ex governatore della Bce, infatti, ha liquidato la proposta dicendo che non è il momento di prendere i soldi (sottinteso: dalle tasche degli italiani), ma di darli. Argomento chiuso? Sì, ma siccome sulle sponde della Senna il povero Enrico deve avere patito le pene dell'inferno, come un novello conte di Montecristo, Letta non si ferma di fronte al buon senso. E dopo essersi atteggiato a San Francesco dei diciottenni, ecco fare il gran passo per trasformarsi in Santo Padre. Infatti, se il discorso del presidente del Consiglio gli ha tagliato la strada di governo e, probabilmente, anche quella verso il Quirinale, il nostro ha puntato dritto verso il soglio di Pietro.Sì, lo so che la versione papale del segretario del Pd fa un po' ridere, ma non bisogna dimenticare i trascorsi cattolici di Enrico I, Pontefice del politicamente corretto, che già dopo lo ius soli ha sposato pure le encicliche di Fedez sul disegno di legge Zan, contro l'omofobia e a favore del movimento Lgbt. Intervistato dal settimanale Sette del Corriere della Sera, papa Enrico ha lanciato l'idea del sacerdozio femminile, dando una svolta a un dibattito che da secoli attraversa la Chiesa cattolica. Nella conversazione con Massimo Gramellini, ossia con il più grande esperto di esegesi buonista, l'aspirante vicario di Cristo ha rivelato i retroscena di un suo viaggio a Lourdes. Insieme con alti prelati, il segretario del Pd si recò nella cittadina dei miracoli forse sperando di poter risollevare le sorti della sinistra in Italia. Tuttavia, anche se Nostra Signora rifiutò di soddisfare la richiesta di evento soprannaturale come quello richiamato, monsignor Letta ebbe comunque modo di riflettere sulle grandi questioni che riguardano la cristianità e l'evangelizzazione. In pratica, si rese conto che nel santuario mariano era circondato solo da uomini e da nessuna donna, di qui la sua conversione nei confronti del sacerdozio femminile. «Invitato dall'assemblea dei vescovi francesi, ho passato due giorni con altri 120 uomini, per lo più anziani. Discorsi interessanti, per carità. Ma l'assenza di donne rendeva tutto così stridente. Lì ho capito che anche per la Chiesa è arrivato il momento di aprirsi e valorizzare le donne, fino a pensare al sacerdozio femminile». Il discorso è sembrato un filo eccessivo perfino a Gramellini, il quale ha obiettato al Santo Padre del Pd, chiedendogli se non si stesse un po' allargando. Però, sua Santità Enrico I ha tirato dritto, spiegando che nell'era di Zoom, applicazione online che consente le videoconferenze, oggi è possibile aprire la discussione a tutti, senza discriminazioni di ruoli, età e sesso. Questa del sesso dev'essere un po' una fissazione del nuovo Pontefice del Partito democratico, il quale da subito, appena atterrato da Parigi con l'incarico di compiere il prodigio di dare una linea alla sinistra, si è incaricato di nominare due signore ai vertici dei gruppi parlamentari. Già lì si doveva intuire che l'apostolato del nipote disceso sulla Terra direttamente dalla capitale francese prevedeva la conversione di quei maschilisti del Pd. La missione del poverello di Pisa è complicata, perché i funzionari del partito non amano mollare la poltrona per cederla alle colleghe. Tuttavia, il nuovo Papa non pare aver intenzione di rinunciare a portare nella sinistra una serie di novità dottrinali. Così, anche ieri è tornato sul tema delle tasse, rilanciando con un manifesto la proposta dell'imposta di successione: «L'1% più ricco restituisca al 99% dei giovani». A breve ci attendiamo anche che, dopo aver distribuito la Santa Eucarestia e impartito la benedizione urbi et orbi, Letta provi a camminare sulle acque. Del resto, per spiegare il suo ritorno a Gramellini, è lui stesso a esemplificare così: «La Curia non si metteva d'accordo e aveva bisogno di un Papa straniero». Amen. Preghiamo per lui e un po' anche per noi.
Il caffè di ricerca e qualità è diventato di gran moda. E talvolta suscita fanatismi in cui il comune mortale si imbatte suo malgrado. Ascoltare per credere.