2022-11-27
Su Sky torna «Quattro ristoranti»
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Alessandro Borghese con la nuova stagione del suo show, al via questa sera su Sky Uno, ha sdoganato il giudizio che viene dal basso, rompendo quella liturgia televisiva, che ci aveva fatti «servi» obbedienti di «padroni» più capaci. E Quattro Ristoranti, i cui episodi inediti porteranno chef e ristoratori al di fuori dei confini italiani, a Fuerteventura ed Edimburgo, è diventato lo show di tutti.Siamo tutti Alessandro Borghese, e questa consapevolezza, da sola, è sufficiente a spiegare perché mai la logica ferrea applicabile altrove, davanti alle porte di Quattro Ristoranti, finisce a perdere ogni sua validità. Siamo tutti Alessandro Borghese. Lo siamo per scienza infusa, perché del suo motto abbiamo fatto il nostro. Lo siamo perché Quattro Ristoranti, che avrebbe potuto essere uno fra i tanti (troppi) programmi dedicati all’abusato mondo della cucina, è diventato legge, terreno di prova, un tribunale popolare, il nostro, in cui nessuna laurea (ci) è richiesta. Alessandro Borghese, di ritorno su Sky Uno con la nuova stagione del suo show, ha sdoganato il giudizio che viene dal basso, rompendola, quella liturgia televisiva, che ci aveva fatti «servi» obbedienti di «padroni» più capaci. Ha distribuito patenti, diritti di parola, microfoni. Qualunque cosa potesse garantire allo spettatore per coinvolgerlo nel gioco, il suo, Borghese l’ha trovata. E Quattro Ristoranti, i cui episodi inediti porteranno chef e ristoratori al di fuori dei confini italiani, a Fuerteventura ed Edimburgo, è diventato lo show di tutti. Poco importa, dunque, che anche questa volta la formula sia rimasta identica a se stessa, con i voti da assegnare, le categorie, quattro, da giudicare. Non c’è alcun effetto «già-visto» che possa compromettere la tenuta del programma e, con questa, la ritrovata centralità dello spettatore. Anzi. Quattro Ristoranti, sfida al miglior locale della tal città, nel ripetersi di modalità e commenti ha la sua fortuna. Di più. La chiave – furbissima – del suo successo, un successo che ha valicato, e di molto, il mezzo televisivo. Quattro Ristoranti, al debutto nella prima serata di domenica 27 novembre e da allora disponibile su Now Tv, è diventato un tormentone. Più di MasterChef, più di qualunque programma recente. Si è trasformato in una moda. Lo ha fatto rendendoci giudici, non più spettatori costretti a sorbirsi i giudizi altrui, ma agenti attivi. È diventato un rito, dentro e fuori la televisione. «Location? Dieci». «Menù? Zero». Ogni frase è stata ripetuta e ripensata, pronunciata – e non senza una certa solennità - da ogni individuo che abbia seguito il programma. La parlata di Borghese, il suo romano strascicato, è stata imitata. Siamo diventati tutti Alessandro Borghese, sotto casa, dentro ristoranti anonimi, a telecamere spente. Il suo programma è diventato il nostro. Le sue fissazioni, la cappa sporca, i cucchiai esposti all’aria, sono diventate le nostre. Borghese ci ha fatto sentire importanti. Ci ha dato l’illusione di poter svolgere le sue stesse mansioni o, quanto meno, le stesse mansioni cui sono chiamati i concorrenti di Quattro Ristoranti, i ristoratori in lotta per il titolo. Perciò, non servono novità, all’interno del format. Perciò, siamo disposti a chiudere un occhio sul meccanismo che si ripete, godendoci i panorami che cambiano, Ortigia nella nuova stagione, le Cinque Terre, Livorno, Bologna e Napoli. Perciò, siamo pronti a ricominciare tutto daccapo. Perché Quattro Ristoranti è diventata una piccola consuetudine, un esercizio, una prova. E, alla fin della fiera, quel che ci interessa è (solo) capire se i nostri voti di giudici da divano corrispondano o meno a quelli di Borghese.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)