2019-09-02
Ecco come Stranger Things si prepara a diventare il nuovo Star Wars
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È un vero e proprio fenomeno globale e da record: 40.7 milioni di utenti in giro per il mondo, brand che fanno a gara per comparire anche solo in uno spezzone dello show. E a Londra nasce il primo spettacolo «segreto» sulla serie di Netflix. Il marchio più iconico degli anni Ottanta - Levi's - ha collaborato con i costumisti della serie per una capsule collection che vi farà sentire un cittadino di Hawkins. «A 34 anni dalla loro scomparsa, ecco che alcuni prodotti Nike sono stati recuperati». È questa la premessa della capsule collection dedicata alla serie del momento. Una linea di sneaker come non ne avete mai viste. Anche il cibo è sottosopra. Burger Kings presenta l'hamburger capovolto. Coca Cola le lattine New Coke, che spopolavano negli «Eighties».L'attenzione per i particolari è uno dei punti di forza di questa serie tv. Ecco dieci cose che potreste non aver notato nello show. Lo speciale contiene sei articoli e gallery fotografiche.La terza stagione di Stranger Things è stata pubblicata su Netflix il 4 luglio scorso ed è già stata incoronata la serie dei record. Oltre 40.7 milioni di utenti in giro per il mondo hanno infatti guardato il telefilm a quattro giorno dalla messa online, registrando un nuovo record per il leader nelle piattaforme di streaming. Storicamente Netflix non rilascia mai i suoi dati, ma per la sua serie di punta ha deciso di fare un'eccezione, offrendoci uno sguardo a quello che è diventato un vero e proprio cult. Ma la fortuna di Stranger Things non dipende esclusivamente dal numero - incredibile - di visualizzazioni. Con decine di partnership - Coca Cola, Burger King, Fornite, Levi's e molti altri ancora - la serie ideata dai Duff Brothers ha cannibalizzato il mercato nel tentativo di riprodurre il successo della saga di Star Wars, che attraverso il merchandise ha fatturato oltre 20 miliardi di dollari. Stranger Things segue un gruppo di ragazzi dei primi anni Ottanta alle prese con il «sottosopra», una dimensione parallela che minaccia la terra con i suoi mostri fantascientifici. Nell'ottobre 2017, RadioTimes pubblicò una recensione affermando che il telefilm «sarebbe dovuto fallire». Il motivo? «I creatori - Matt e Ross Duffer - non hanno esperienza televisiva e il cast è composto da sconosciuti (con l'eccezione di Winona Ryder). Ambientato in una finta città dell'Indiana nel 1983 con dei mostri che rimandano ai film horror degli anni Ottanta e un gruppo di ragazzini, ha tutti i presupposti per essere un flop». E invece, tre anni dopo, Stranger Things resta il più grande successo di Netflix. Complice dei numeri da record è il fattore nostalgia. Il telefilm è ambientato negli anni Ottanta e nessun dettaglio è lasciato al caso. La colonna sonora è composta da canzoni di quel periodo, i prodotti utilizzati dai protagonisti - che ovviamente bevono Coca Cola - utilizzano il packaging di quegli anni e le referenze alla cultura pop rappresentano una serie di divertenti «easter eggs» per gli spettatori cresciuti in quegli anni. Ad esempio: nella prima puntata della terza serie, i ragazzi si imbucano - grazie alla collaborazione dell'amico Steve - nella nuova sala cinematografica aperta al centro commerciale per vedere niente di meno che Ritorno al Futuro. Gli anni Ottanta non sono tornati soltanto sulle passerelle, ma anche sui nostri schermi e Stranger Things ne è la prova.C'è però chi sostiene che il vero successo della serie dipenda dai personaggi, cui è fin troppo facile affezionarsi. Il gruppo di giovani protagonisti - che vanta uno stipendio di quasi 3 milioni per 8 episodi - rimanda agli eroi dei Goonies e le loro avventure hanno tanto a che fare con il paranormale quanto con le difficoltà che si vivono crescendo. L'ultima stagione è particolarmente brillante nel mostrare come anche i più cari amici a volte crescano e diventino persone diverse, con interessi opposti. Qualunque sia la vostra analisi della serie - e Stranger Things si presta facilmente a lunghe disquisizioni su politica e società - è la brillante campagna di marketing che ha accompagnato l'ultima stagione ad aver reso sei giovani ragazzi le nuove star di Hollywood. Undici - Millie Bobby Brown - ha appena lanciato la sua linea di cosmetici ed è una delle nuove testimonial di Moncler (e una delle più acclamate), mentre l'attore che interpreta Mike - Finn Wolfhard - è apparso nella campagna pubblicitaria di Yves Saint Laurent, oltre a essere stato protagonista nel remake di It. A Londra, Secret Cinema, organizzerà per novembre il suo primo show segreto a tema telefilm. Il prescelto? Ovviamente Stranger Things. I partecipanti inizieranno a breve a ricevere le indicazioni su come si dovranno comportare all'interno di questo show-evento tra i più apprezzati in Europa. Sui social media, Stranger Things ha totalizzato l'engagement più alto di una serie televisiva nelle prime 24 ore di messa in onda, con 670.416 menzioni tutte le principali piattaforme. L'unico show a batterlo è stato Il Trono di Spade, con 1.5 milioni di menzioni per la serie finale. La nuova chiave per una campagna marketing di successo è dopotutto far parlare di sé.
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)