2019-11-28
Strada dei parchi, dai dem nuovo regalo ai Toto
Con il decreto sisma il governo conferma la sospensione delle rate ad Anas in cambio del blocco dei pedaggi.Se le vicissitudini dei Toto con Anas fossero una canzone, sarebbero The neverending story (La storia infinita). I lettori della Verità conoscono a menadito i precedenti. Nel 2017, il governo Gentiloni congela le rate che Strada dei parchi deve ad Anas per il prezzo del corrispettivo della concessione delle infrastrutture abruzzesi. In quel caso, la contropartita sono i lavori di adeguamento sismico di A24 e A25. Il contenzioso tra Strada dei parchi e Anas, però, prosegue. A luglio 2019, la Consulta conferma che i Toto sono debitori dell'ente e mette anche nero su bianco che l'emendamento voluto dall'ex ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, «avvantaggia» Strada dei parchi «e semmai danneggia la parte pubblica». Con il decreto sisma, da ieri in esame alla Camera, gli imprenditori abruzzesi si preparano a incassare un altro successo.Il decreto, che l'Aula è chiamata a convertire in legge, sancirebbe di nuovo la sospensione delle rate ad Anas per il 2017 (55.860.000 euro), in cambio del blocco dei pedaggi fino a ottobre 2021. Una misura che soddisfa gli automobilisti di Abruzzo e Lazio, ma che evidentemente avvantaggia di nuovo i Toto. A fronte di una «storia» parlamentare che incrocia di nuovo il Pd e i renziani. Fonti della Verità riferiscono che il provvedimento doveva essere inserito nel decreto fiscale, ma che era stato escluso dal ministro Paola De Micheli, dopo che quest'ultima aveva sentito il parere di Anas. Per i vertici di Strada dei parchi, invece, data l'urgenza (gli aumenti sarebbero scattati dal primo dicembre), si è preferito agganciarsi al decreto sisma.Come ci ha spiegato la relatrice, la deputata aquilana Stefania Pezzopane, inizialmente vari membri della commissione Ambiente hanno presentato un emendamento al decreto sisma per inserire il blocco dei pedaggi fino al 31 dicembre 2021, a fronte della sospensione delle rate Anas. Tra loro, gli esponenti di Fratelli d'Italia, i quali esprimono la presidenza dell'Abruzzo e quindi volevano a tutti i costi evitare i rincari. Tra i firmatari di una delle versioni della modifica al decreto compaiono pure nomi «illustri» della galassia renziana, come Giuseppina Occhionero, finita nella bufera dopo gli arresti del suo portaborse, Antonello Nicosia, accusato di associazione mafiosa. Quei testi, che prevedevano non solo la sospensione della rata 2017, ma pure delle annualità 2018 e 2019, riferisce la Pezzopane, «sono stati bocciati dalla Ragioneria dello Stato», che contestava proprio il danno per le casse pubbliche recato dal mancato versamento dei soldi da Strada dei parchi ad Anas. «Per questo», continua l'onorevole, «ho riformulato la proposta - quella firmata dagli onorevoli pd Umberto Buratti e Nicola Pellicani - riducendo il periodo di blocco dei pedaggi fino al 31 gennaio 2020». Persino in tale guisa, un documento visibile sul sito della Camera, relativo alla Verifica delle quantificazioni del decreto sisma, sottolineava che il «mancato versamento» dei 55.860.000 «comporta [...] minori introiti per Anas spa, soggetto incluso nel perimetro delle amministrazioni pubbliche» e che «appare quindi necessario acquisire dati ed elementi di valutazione riguardo agli effetti onerosi che si determinano per la Pa». Alla fine, la Pezzopane ha rielaborato ulteriormente il testo, prolungando il blocco delle tariffe fino «a ottobre 2021, per il bene degli abruzzesi». Anas, assicura la deputata, è d'accordo: «Può mettere a bilancio la somma dovuta da Strada dei parchi». Anche se quei soldi li vedrebbe solo al termine della concessione. Che Danilo Toninelli aveva prolungato di dieci anni, fino al 2030...La società dei Toto, dal canto suo, resta convinta, come ripetono alla Verità i suoi vertici, che essendo creditrice del Mit per somme superiori al debito con Anas, tale debito dovrebbe essere compensato dal credito nei confronti del dicastero. Nel mezzo, c'è l'iter per l'approvazione del Pef da 3 miliardi, di cui 2 erogati proprio dallo Stato, per ultimare l'adeguamento sismico di A24 e A25. La storia infinita, appunto.