2023-11-04
Spunta l’Ong dell’estetica di Lady Soumahoro
Liliane Murekatete (Imagoeconomica)
Liliane Murekatete nel 2016 fonda Karibu Belgique «per dare fiducia agli assistiti attraverso la cura del corpo». Nel frattempo prova ad aprire un salone di bellezza, ma entrambi i progetti sono falliti miseramente. Una delle lavoranti: «Non me la nominate più».d’affari. Era cliente del salone dove lavoravo all’epoca. Poi ha offerto a me e a Giovanni (Nugnes, ndr), un mio collega coiffeur, di lavorare per lei». Il resoconto prosegue: «Ha affittato un salone di estetica e parrucchiere e ha assunto me e Giovanni. Ma, poi, per molto tempo non abbiamo avuto notizie. Ci diceva che avremmo aperto presto». E non è mai successo, giusto? «Esatto». Era una truffa? «Non credo. Aveva comprato tutto, ma poi l’attività non è partita. Il motivo non lo so». Chiediamo alla testimone del suo ruolo di tesoriera. Risposta: «Dovrebbe chiedere a Liliane o a sua madre. Io non voglio più avere niente a che fare con queste persone. In ogni caso mi hanno messo dentro alla Karibu senza dirmelo». Mi spieghi meglio… «Hanno falsificato la mia firma. Quando ho appreso che mi avevano inserito nell’associazione come tesoriera a mia insaputa, allora ho contattato un avvocato perché non c'entravo niente con la Karibu. Io sono un’estetista. E là dentro hanno messo anche il nome del parrucchiere». E poi che cosa è successo? «Quando ho annunciato la denuncia la madre è venuta in Belgio per risolvere il problema prima che io depositassi la querela in tribunale. Adesso però non voglio più sapere niente di loro. Non ho nulla a che fare con i loro imbrogli. Ho strappato il contratto molto tempo fa».Dunque la Murekatete a Bruxelles anziché occuparsi di migranti aveva provato ad avviare un centro estetico e anche l’associazione fondata nel 2016 in Belgio sembrava andare in quella direzione.Soumahoro, in tv, in fondo, aveva difeso la compagna, spiegando che «il diritto all’eleganza, il diritto alla moda è una libertà, la moda non è né bianca né nera la moda è semplicemente umana».E così mentre i migranti ospitati nelle strutture d’accoglienza di sua suocera vivevano in mezzo a topi e blatte, mangiando cibo di scarsa qualità (è evidenziato nell’ordinanza che ha portato le due donne ai domiciliari), lady Soumahoro si sbizzarriva con i suoi sogni. L’anno scorso era diventato virale un video di una sfilata di moda organizzata dalla Murekatete a Latina. Ma sembra che quel défilé fosse parte di un progetto più complesso. Portato avanti con determinazione a Bruxelles con la Karibu Belgique. Nel 2016 Liliane, la madre, il fratello Michel, la cognata Marina, un commercialista e un trentenne napoletano, che secondo Ben Halima è un parrucchiere, fondano la Karibu Belgique il cui oggetto sociale è davvero sorprendente.L’articolo 2 spiega che l’associazione prende «spunto dal lavoro sul campo portato avanti da diversi anni dalla cooperativa sociale Karibu nel campo dell’accoglienza, dell’inserimento socio-professionale e del sostegno alle persone in difficoltà». Ma contiene anche un’osservazione che è la stella polare della nuova iniziativa: «Il successo di qualsiasi progetto professionale dipende, in particolare, dal livello di fiducia che si ha in se stessi».Il tema è questo: la fiducia in se stessi che porta a ottenere successo.E come si costruisce questa autostima? Lo spiega lo statuto: «Si modella e si mantiene attraverso tecniche e azioni concrete.In questo contesto, i fondatori di Karibu Belgique intendono creare un quadro adeguato destinato a offrire attività diversificate che contribuiscono al raggiungimento di questo obiettivo.A tal fine l’associazione si avvarrà di un team multidisciplinare composto da psicologi, sociologi, assistenti sociali, nutrizionisti, estetisti, parrucchieri, professionisti aziendali, ecc.». Avete letto bene, per aiutare i migranti e non solo loro ad avere successo, Liliane, che in passato ha anche fatto la fotomodella, propone come soluzione il trucco e il parrucco.Il documento prosegue: «Senza che l’elenco sia esaustivo, l’associazione metterà a disposizione locali e organizzerà mostre, laboratori, seminari e convegni». Con argomenti che sembrano presi dai corsi motivazionali con life coach un po’ invasati. Ecco le materie: «Conoscenza di sé e degli altri; prenditi cura del tuo aspetto fisico (vestito, cura del corpo, acconciatura, cura del viso, ecc.); scopri e prenditi cura della bellezza del tuo corpo; tecniche di rilassamento e benessere; comunicazione verbale e non verbale; gestione dello stress e del tempo; gestione dei conflitti; dinamiche di gruppo; scambio interculturale; formazione qualificante (varie professioni)». Lo statuto informa anche che «le attività dell'associazione sono rivolte principalmente ai soci e ai sostenitori» e che «tuttavia, queste attività saranno proposte a tutti i pubblici senza distinzione: singole persone (studenti, persone in cerca di lavoro, lavoratori inseriti in situazioni di riorientamento professionale, ecc.), aziende, associazioni, ecc.».Anche l’associazione, come il centro estetico è stato un fallimento. Eppure nella città metropolitana di Bruxelles Liliane ha acquistato uno studio e lo ha affittato per diversi mesi alla Karibu italiana. Inoltre le indagini della Procura hanno registrato decine di migliaia di euro di spese effettuate in Belgio con i soldi pubblici destinati all’accoglienza. Liliane, oltre agli affitti, avrebbe incassato anche una consulenza da 35.000 euro e 7.000 euro sarebbero stati destinati a un non meglio specificato «convegno europeo». Ma agli atti sono rimasti anche i conti di ristoranti stellati e negozi di lusso.Tracce, forse, della vita spensierata di Liliane a Bruxelles, quando voleva regalare eleganza a tutti. Ma soprattutto a sé stessa.