Sotto il costante indirizzo operativo e strategico del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, le Fiamme Gialle del Gruppo di Rimini, affiancate dai tirocinanti della Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila, hanno portato a termine una vasta ed articolata operazione di polizia economico-finanziaria che ha portato allo smantellamento di una grande rete di stoccaggio e distribuzione di merci contraffatte e di armi detenute illegalmente.
Grazie ad un’azione investigativa meticolosa, fondata su un’analisi approfondita e su un capillare controllo del territorio, i finanzieri hanno individuato diversi depositi e canali di approvvigionamento, bloccando sul nascere un’ingente immissione sul mercato di 340 mila articoli falsi e di oltre 3.200 tra coltelli e tirapugni in acciaio, tra cui balisong, lame a scatto e serramanici, tutti potenzialmente idonei a minacciare la sicurezza pubblica.
Particolarmente rilevante il sequestro di migliaia di peluche contraffatti – tra cui i noti «Labubu», «Pikachu» e «Stitch» – privi di qualsiasi certificazione di sicurezza e realizzati con materiali scadenti, molto pericolosi soprattutto per i più piccoli.
Parallelamente, il rinvenimento di un arsenale di armi bianche vendute senza licenza ha permesso di neutralizzare un grave rischio in un periodo di massima affluenza turistica e di eventi pubblici. La posizione dell’indagato, denunciato a piede libero per i reati di ricettazione, commercializzazione di beni contraffatti e commercio non autorizzato di armi, è attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, ferma restando la presunzione d’innocenza costituzionalmente garantita. La violazione in materia di armi è stata segnalata al Questore di Rimini con proposta di chiusura di tutte le attività collegate.
L’operazione – parte di un più ampio dispositivo che dall’inizio dell’anno ha già condotto al sequestro di circa 1 milione di articoli irregolari – conferma l’impegno incessante della Guardia di Finanza di Rimini nel tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, contrastando con fermezza ogni forma di illegalità economica.
Come ribadito dal Comando Provinciale, la contraffazione non è soltanto una frode commerciale, ma un moltiplicatore di illegalità che alimenta lavoro nero, evasione fiscale, riciclaggio e criminalità organizzata.