2025-08-19
Rimini, colpo della GdF al commercio illegale di armi bianche
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(Guardia di Finanza)
Sotto il costante indirizzo operativo e strategico del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, le Fiamme Gialle del Gruppo di Rimini, affiancate dai tirocinanti della Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila, hanno portato a termine una vasta ed articolata operazione di polizia economico-finanziaria che ha portato allo smantellamento di una grande rete di stoccaggio e distribuzione di merci contraffatte e di armi detenute illegalmente.
Grazie ad un’azione investigativa meticolosa, fondata su un’analisi approfondita e su un capillare controllo del territorio, i finanzieri hanno individuato diversi depositi e canali di approvvigionamento, bloccando sul nascere un’ingente immissione sul mercato di 340 mila articoli falsi e di oltre 3.200 tra coltelli e tirapugni in acciaio, tra cui balisong, lame a scatto e serramanici, tutti potenzialmente idonei a minacciare la sicurezza pubblica.
Particolarmente rilevante il sequestro di migliaia di peluche contraffatti – tra cui i noti «Labubu», «Pikachu» e «Stitch» – privi di qualsiasi certificazione di sicurezza e realizzati con materiali scadenti, molto pericolosi soprattutto per i più piccoli.
Parallelamente, il rinvenimento di un arsenale di armi bianche vendute senza licenza ha permesso di neutralizzare un grave rischio in un periodo di massima affluenza turistica e di eventi pubblici. La posizione dell’indagato, denunciato a piede libero per i reati di ricettazione, commercializzazione di beni contraffatti e commercio non autorizzato di armi, è attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, ferma restando la presunzione d’innocenza costituzionalmente garantita. La violazione in materia di armi è stata segnalata al Questore di Rimini con proposta di chiusura di tutte le attività collegate.
L’operazione – parte di un più ampio dispositivo che dall’inizio dell’anno ha già condotto al sequestro di circa 1 milione di articoli irregolari – conferma l’impegno incessante della Guardia di Finanza di Rimini nel tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, contrastando con fermezza ogni forma di illegalità economica.
Come ribadito dal Comando Provinciale, la contraffazione non è soltanto una frode commerciale, ma un moltiplicatore di illegalità che alimenta lavoro nero, evasione fiscale, riciclaggio e criminalità organizzata.
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L'operazione delle Fiamme Gialle ha permesso di smantellare un’imponente rete di stoccaggio e distribuzione di merci contraffatte e di armi detenute illegalmente. Sequestrati 340mila articoli falsi ed oltre 3.200 armi.Sotto il costante indirizzo operativo e strategico del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, le Fiamme Gialle del Gruppo di Rimini, affiancate dai tirocinanti della Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila, hanno portato a termine una vasta ed articolata operazione di polizia economico-finanziaria che ha portato allo smantellamento di una grande rete di stoccaggio e distribuzione di merci contraffatte e di armi detenute illegalmente.Grazie ad un’azione investigativa meticolosa, fondata su un’analisi approfondita e su un capillare controllo del territorio, i finanzieri hanno individuato diversi depositi e canali di approvvigionamento, bloccando sul nascere un’ingente immissione sul mercato di 340 mila articoli falsi e di oltre 3.200 tra coltelli e tirapugni in acciaio, tra cui balisong, lame a scatto e serramanici, tutti potenzialmente idonei a minacciare la sicurezza pubblica.Particolarmente rilevante il sequestro di migliaia di peluche contraffatti – tra cui i noti «Labubu», «Pikachu» e «Stitch» – privi di qualsiasi certificazione di sicurezza e realizzati con materiali scadenti, molto pericolosi soprattutto per i più piccoli.Parallelamente, il rinvenimento di un arsenale di armi bianche vendute senza licenza ha permesso di neutralizzare un grave rischio in un periodo di massima affluenza turistica e di eventi pubblici. La posizione dell’indagato, denunciato a piede libero per i reati di ricettazione, commercializzazione di beni contraffatti e commercio non autorizzato di armi, è attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, ferma restando la presunzione d’innocenza costituzionalmente garantita. La violazione in materia di armi è stata segnalata al Questore di Rimini con proposta di chiusura di tutte le attività collegate.L’operazione – parte di un più ampio dispositivo che dall’inizio dell’anno ha già condotto al sequestro di circa 1 milione di articoli irregolari – conferma l’impegno incessante della Guardia di Finanza di Rimini nel tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, contrastando con fermezza ogni forma di illegalità economica.Come ribadito dal Comando Provinciale, la contraffazione non è soltanto una frode commerciale, ma un moltiplicatore di illegalità che alimenta lavoro nero, evasione fiscale, riciclaggio e criminalità organizzata.
Roberto Cingolani, ad e direttore generale di Leonardo (Imagoeconomica)
Ecco #DimmiLaVerità del 20 novembre 2025. Con la nostra Flaminia Camilletti riflettiamo sul fatto che Francesco Saverio Garofani dovrebbe dimettersi dopo lo scandalo del Quirinale.
Il caso Garofani non si sgonfia, anzi esplode. Belpietro ricostruisce come la notizia sia stata verificata e confermata dallo stesso consigliere del Quirinale, mentre parte della stampa tenta di minimizzare e attaccare chi l’ha pubblicata. Padellaro, da sinistra, lo riconosce: è una notizia vera e grave. E allora la domanda resta una: com’è possibile che un uomo così vicino al Colle parli apertamente di scossoni politici e listoni anti-Meloni?
La sede olandese di Nexperia (Getty Images)