2019-11-25
Fazio in ginocchio da Carola: se questa è Rai
Tappeto rosso su Rai 2 alla capitana della Sea Watch 3, indagata per favoreggiamento degli arrivi clandestini. È servizio pubblico?La ex capitana della nave Sea Watch 3 dell’omonima Ong tedesca, Carola Rackete, ha presentato a Milano il suo primo libro «Il mondo che vogliamo. Appello all’ultima generazione» e poi ha accettato l’invito di Fabio Fazio a Che tempo che fa. Con lei in studio Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch Italia, e Muhamad Diaoune, giovane senegalese e calciatore della Sant’Ambroeus F.C. di Milano, squadra di richiedenti asilo e rifugiati. «Tornare in Italia mi rende contenta, perché ho seguito quello che è successo qui e l’attenzione dei media, prima concentrata su di me, è finita. Ma nel Mediterraneo c’è la stessa tensione e stessi immigrati che arrivano dalla Libia e vogliono essere salvati. Del resto la loro vita, quando arrivano qui, non è facile e il loro rischio di morte non finisce. Intanto la nostra nave è ancora bloccata (come previsto dal Decreto sicurezza bis, ndr). Ma so quanti italiani sono coinvolti in progetti per dare prospettive alle persone e danno loro aiuto».Nessuna domanda che potesse andare oltre, ovvero confermare quello che la giovane capitana aveva già detto in un’intervista alla tv tedesca Zdf e come ricordato da La Verità: «Il mio governo mi ordinò di portare gli immigrati in Italia. La città di Rothenburg voleva inviare un pullman in Sicilia per recuperare i clandestini. Ma Berlino si è opposta per mettere in difficoltà Salvini».A seguire, per parlare sempre di immigrazione, monsignor Nunzio Galantino, nominato nel 2018 da Papa Francesco Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, nelle librerie con «Sul Confine. Incontri che vincono le paure», una riflessione su temi come la vita e il fine vita, la guerra, l’Europa.Un’ospitata con tutti gli onori quella della Rackete malgrado già alla vigilia fosse scoppiata la polemica, fuori e dentro la Rai. Il leader della Lega Matteo Salvini già querelato da Carola per diffamazione a causa dei pesanti insulti postati sui social, era andato giù duro: «Invitare con rimborsi pubblici una che ha speronato una motovedetta italiana può accadere solo in Italia, dovrebbe stare in galera. Roba da matti». Pesante anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «Trasporta in Italia immigrati clandestini, di cui tre presunti torturatori libici, viola i nostri confini e sperona una motovedetta della Guardia di Finanza. Risultato? Carola Rackete ospite d’onore in Rai da Fazio. Ma esattamente cosa vi hanno fatto gli italiani per essere presi in giro così? E noi italiani dobbiamo pagare il canone Rai a questa gente? A parti opposte avrebbero gridato con interpellanza parlamentare».Per Alessandro Morelli, responsabile la Lega, «Senza pluralismo e senza rispetto delle istituzioni e dei militari vittime di questa signorina, non c’è servizio pubblico. Non è possibile che il capo delle forze armate stia in silenzio, non è accettabile che Salini, l’amministratore delegato, non intervenga. Se nessuno si muove lo farà la Lega, che è pronta a lanciare una campagna per mettere sul mercato un’azienda che non è pubblica ma di una parte sola».È sceso in campo anche Giampaolo Rossi consigliere Cda della Rai: «Non entro nel merito delle scelte editoriali, né delle polemiche politiche perché non attengono a un consigliere Rai. Mi limito ad evidenziare un problema. Fabio Fazio sembra avere un’attitudine particolare ad intervistare personaggi sotto inchiesta da parte della magistratura italiana. Prima di Rackete ha fatto la stessa operazione con il sindaco di Riace Mimmo Lucano che oggi è stato rinviato a giudizio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina oltre ad avere un’inchiesta aperta per truffa. Io credo che la Rai debba chiarire in maniera definitiva se la trasmissione di Fazio è di intrattenimento o, invece, di approfondimento. E siccome Che tempo che fa è una trasmissione catalogata come intrattenimento perché continua ad affrontare temi di attualità tipici di un approfondimento giornalistico? Carola Rackete», fa notare il consigliere Rai, «non canta, non balla, non recita, non è una showgirl, non è una regista, non è un’attrice, non è una scrittrice e neppure una comica come la Littizzetto. A che titolo, dunque, partecipa a un programma che dovrebbe essere di intrattenimento peraltro nel pieno di un processo penale a suo carico?».
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
Continua a leggereRiduci
«The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)