2024-10-11
Indagato un ex bancario che spiava i conti del premier e della sorella
Raffaele Fitto e Ignazio La Russa, tra le vittime dello spionaggio bancario di un funzionario oggi indagato (Imagoeconomica)
Il funzionario, poi licenziato dall’istituto, avrebbe controllato anche le posizioni di Giambruno, Crosetto, La Russa e Fitto.«Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano». Lo ha scritto ieri su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, postando una sua foto con la sorella Arianna per commentare la notizia dell’inchiesta di Bari sul presunto spionaggio dei suoi conti correnti e di quelli della sorella Arianna. Grande ironia di Meloni quindi, dopo l’inchiesta della procura di Perugia sui presunti accessi abusivi alle banche dati della Direzione nazionale antimafia, e la conseguente rivelazione di informazioni riservate. Questa volta, come rivelato dal Domani, si tratta dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Bari relativa ad un ormai ex dipendente di banca Intesa San Paolo, ignoto nome e ruolo ma licenziato lo scorso 8 agosto dopo l’apertura di un procedimento disciplinare, per accessi «abusivi» a banche dati. Ad essere «spiati» i conti correnti oltre che della premier e di sua sorella capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, dell’ex compagno Andrea Giambruno, del presidente del Senato, Ignazio La Russa, del ministro della Difesa, Guido Crosetto, del vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto, dei governatori Luca Zaia e Michele Emiliano e del procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo. Banca Intesa è tesoriera dei conti dei parlamentari, per questo il dipendente aveva facilità a entrare nei documenti privati. Nell’inchiesta ancora in corso risultano anche i nomi di sportivi imprenditori e militari. Il dipendente avrebbe effettuato, tra febbraio 2022 ed aprile 2024, oltre 7000 accessi per un totale di «oltre tremilacinquecento clienti “portafogliati” di 670 filiali di Intesa Sanpaolo, sparse in tutta Italia». I sospetti sono nati «grazie al lavoro della sicurezza della banca» e a «una denuncia parallela» fatta da un correntista di una filiale del gruppo Intesa San Paolo di Bitonto, in provincia di Bari che sarebbe stato «informato dell’elevato numero di accessi informatici che erano stati effettuati da qualcuno sul proprio corrente. Ad avvisarlo sarebbe stato direttamente il direttore della filiale. Da qui gli accertamenti della procura barese, coadiuvata dai carabinieri presso la sede legale di Intesa San Paolo spa». Le informazioni violate sarebbero di natura strettamente privata, relative ai movimenti dei conti correnti delle persone coinvolte e quindi sarà compito della magistratura, insieme al Garante per la privacy, valutare l’entità delle violazioni e le possibili conseguenze legali di quanto accaduto. Finora non è stato chiarito l’obiettivo dell’ex bancario, anche se si sospetta un possibile uso illecito dei dati raccolti, come per esempio ricatti o cessione a terzi. Gli avvocati delle vittime hanno avviato azioni legali per violazione della privacy e danni morali, mentre la banca ha rafforzato ulteriormente i suoi sistemi di sicurezza.«L’auspicio è che la magistratura faccia presto chiarezza sull’accaduto per stabilire se ci troviamo di fronte a uno scandalo di portata maggiore, che si aggiunge all’inchiesta di Perugia sul dossieraggio ancora aperta e tutta da verificare», il commento della vicecapogruppo di FdI alla Camera dei deputati Augusta Montaruli mentre il vice presidente del Copasir Giovanni Donzelli ha stigmatizzato l’ennesimo tentativo di dossieraggio per provare a inquinare la democrazia, cosa che dovrebbe preoccupare tutti: «Esistono persone che non accettano che Giorgia Meloni guidi il governo perché ha vinto le elezioni e che gli italiani stiano continuando a dare consenso a questo governo dopo due anni. Non lo accettano e non se ne fanno una ragione e cercano scorciatoie per aggirare la democrazia».«In Italia, a quanto pare, spiare sta diventando uno sport nazionale: è evidente, quindi, che non sia più procrastinabile intervenire con l’inasprimento delle pene e con regole più restrittive. Ci lavoreremo con serietà: è una questione intollerabile» ha commentato il vicepresidente della Commissione Antimafia, Mauro D’Attis di Forza Italia.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.