I Millennials riaccendono il mercato delle candele

- Il business ha raggiunto i 3.45 miliardi di dollari. Una cifra destinata a raddoppiare entro il 2025.
- Per San Valentino, Deliveroo fa un regalo al profumo di hamburger o noodles mentre Dunkin' Donuts ha scelto l'aroma più amato: il caffè.
- La storia di Yankee Candles, il brand miliardario più famoso al mondo.
- Cinque regole per utilizzare al meglio la vostra «scented candle».
- Dal 13 al 16 agosto in Giappone si tiene il festival delle lanterne. Una ricorrenza dedicata ai cari defunti, dove tutto il paese si riempie di piccoli fuochi, per guidare chi non c'è più verso casa.
- Diptyque omaggia la città che le ha dato i natali: Parigi. E lo fa con una fragranza che rimanda alle rose e alle spezie.
Lo speciale contiene sette articoli e gallery fotografiche.
Il mercato delle candele a livello globale nel 2018 ha raggiunto i 3.45 miliardi di dollari. Entro il 2025 la somma si raddoppierà superando i 6 miliardi di dollari. La crescita sarà trainata soprattutto dalle donne millennial che negli ultimi anni hanno iniziato ad usare le candele come parte integrante dell'arredamento di casa. L'ultimo rapporto pubblicato da Grand View Research sottolinea inoltre come il mercato delle candele continuerà a crescere perché oltre che in casa saranno usate sempre di più anche negli esercizi commerciali. Hotel, ristoranti, saloni di bellezza aumenteranno l'uso delle candele all'interno dei loro esercizi per offrire nuovi servizi e un atmosfera più soft ai loro clienti.
Il mercato delle candele e la sua crescita esponenziale è però «recente» Solo negli ultimi anni, e soprattutto con l'avanzata della generazione dei Millennial, queste hanno guadagnato terreno. Le candele profumate hanno iniziato a guadagnare popolarità prima nei paesi avanzati (in prima fila: Usa, Gran Bretagna e Germania) e adesso verso l'Asia. La nascita di questo mercato soprattutto nei paesi avanzati ha fatto mobilitare anche le grandi case di moda. E dunque Louis Vuitton e Gucci, per esempio, si sono lanciati in questo mercato vedendone le potenzialità di business (le due case di moda offrono i propri prodotti a un prezzo che oscilla dai 175 euro ai 550 euro).
Mercato che dunque continua a registrare una crescita esponenziale, e coinvolge tutti i tipi di candele. Nel 2018 la fetta più grande di mercato, in termini di ricavi (25%), è rappresentata dalle candele usate nelle preghiere. Il motivo ruota tutto attorno alla loro durata. La combustione di queste risulta infatti essere molto più lenta rispetto alle altre e dunque bruciano più a lungo. Proprio per questo motivo che questo genere di candele, oltre che essere usate nelle cerimonie, sta prendendo sempre più piede anche in casa, durante le feste o semplicemente come addobbo. La crescita del segmento, secondo i dati forniti dal report, sarà costante e non vedrà crisi. Stessa sorte per le candele che già sono contenute in un vasetto di vetro. Anche queste nel 2018 hanno conquistato una fetta di mercato non indifferente (23%) e continueranno a registrare un trend in crescita nei prossimi sette anni. Addirittura anche le classiche candele da candelabro, che nel 2018 non hanno brillato, continueranno a crescere nei prossimi anni.
Al momento il mercato è guidato dai consumi del Nord America, che rappresentano il 30% di tutte le vendite globali. E per i prossimi sette anni continuerà a trainare la crescita. Uno dei motivi di questa leadership risiede (anche) nella presenza fisica delle più grandi aziende leader negli Usa, oltre al fatto che il mercato americano risulta essere molto vasto. L'Europa si posiziona al secondo posto come consumatrice guidata dal Regno Unito e dalla Germania. L'Asia al momento è distante dal consumo fatto dai paesi avanzati, ma il suo mercato è tutto in crescita anche nel settore delle candele. I paesi che saranno più interessati da questo sviluppo saranno l'India, la Cina e il Bangladesh.
Per quanto riguarda la vendita il report evidenza come ¾ degli acquisti sono fatti ancora nei negozi fisici. Il motivo è legato principalmente all'esperienza. E dunque al fatto che si può testare l'aroma della candela scelta, oltre che il packaging, prima di fare l'acquisto. L'online sta aumentando negli ultimi anni, ma resta sempre una fetta minoritaria. Il trend del negozio fisico è spinto anche molto da tutta la zona asiatica, che nonostante rappresenti una piccola fetta sul totale globale, è composta solo da acquisti fatti in negozi fisici. A spingere la vendita online ci sono sempre i più giovani. Il segmento è però destinato a crescere con l'entrata nel mercato di generazioni sempre più giovani e propense all'acquisto online.
Candela al profumo di fast food

Deliveroo
Una delle maggiori piattaforme per la consegna di cibo a domicilio - Deliveroo - ha avuto un'idea strampalata per celebrare la feste degli innamorati. I clienti che vivono a Hong Kong potranno ricevere in regalo una candela dalla profumazione alquanto inusuale. «Fast food lovers» presenta note di hamburger e nuggets di pollo, mentre «Brunch with bae» profuma di bacon e crema al burro d'arachidi. Infine la candela «Cha chiana teng special» rimanda ai noodles, tanto amati dalla popolazione cinese.
L'idea arriva dopo il successo dell'americana Dunkin' Donuts che per lo scorso Natale ha creato, in collaborazione con il marchio Homesick, tre candele all'aroma di caffè: Peppermint mocha, Original blend e Old fashioned.
Candela «alcolica»

Bottled up
Qual è il vostro drink preferito? Mojito, Pina colada? O forse preferite un bel bicchiere di vino? Il marchio di candele Bottled up ha pensato di trasformare la vostra bevanda alcolica preferita in una candela. Questo prodotto è in vendita in formato grande o formato «shot» per dare un tocco diverso alla serata.
Tra le profumazioni in vendita troviamo: Pinot grigio, Pina colada, Mojito, Rosè e Gin tonic.
La storia di successo di Yankee Candles
Yankee Candles è senza dubbio il marchio di candele più famoso al mondo. Ognuno di noi ne ha almeno «annusata» una, mentre faceva shopping. Quest'azienda americana nasce nel 1969 da un'idea del sedicenne Mike Kittrege. Il ragazzo pensò bene di sciogliere alcuni pastelli a cera per creare una candela da regalare alla madre per Natale. Una vicina vide per caso il lavoro ultimato e convinse il giovane a vederle la sua opera d'arte. Con i soldi ottenuti, Mike produsse altre due candele: una che poi regalò davvero alla madre e un'altra con cui iniziare una nuova avventura (insieme a due compagni di liceo).
Il segreto di Yankee Candles è sicuramente nella varietà. Dopo la prima candela - chiamata Christmas 1969 - l'azienda ha iniziato a concentrarsi su centinaia di nuove fragranze che spaziano dalla ciliegia al cotone appena lavato. Tra le più amate compaiono, ad esempio, le candele al profumo di rose appena recise, «midsummer's night» con le sue note di muschio e patchouli, «afternoon escape» al cipresso e gelsomino e anche quelle al sapore di biscotto. Yankee Candles lancia ogni anno una candela in edizione limitata, dedicata proprio al nuovo anno. La fragranza del 2020 si chiama «Awaken» caratterizzata da note profumate di minerali unici e soffici note legnose. La sua colorazione, chiara e brillante, ricorda un diamante grezzo, mentre le note di testa della peonia e della freccia cristallizzata si uniscono a quelle dei legni del mare, l'ambra bianca e i sali minerali.
Le candele Yankee sono inoltre famose per il loro formato gigante, capace di durare 110 ore. La loro grandezza permette di ospitare una gran quantità di olio profumato, è per questo che le candele Yankee sono così coinvolgenti, la loro fragranza può infatti durare giorni e giorni. Ogni anno vengono realizzati oltre 200 milioni di prodotti a marchio Yankee Candle, e i numeri sono sempre in costante aumento. Le più economiche per esempio costano 12 euro e garantiscono una durata che va dalle 25 alle 40 ore. Le classiche in giara grande, che hanno una durata compresa dalle 110 alle 150 ore invece si aggirano intorno ai 30 euro.
Le cinque regole per utilizzare le vostre candele
Accorcia lo stoppino
Prima di utilizzare la vostra candela controllate lo stoppino. La sua lunghezza non deve superare i 3mm per evitare del fumo inutile. Ogni volta che vi preparate ad accendere la vostra nuova candela armatevi di un paio di piccole forbici e fate un piccolo taglio.
Le candele hanno memoria
La prima volta che accendete la vostra nuova candela mantenetela accesa per almeno una o due ore per fare si che lo strato superficiale di cera si sciolga completamente fino ai bordi. Se spegnete la candele prima che la superficie diventi liquida rischierete la formazione di un tunnel (con il conseguente spreco di cera).
La regola del centimetro
Nessuno ama veder finire la propria candela preferita, ma quando la cera è arrivata ad 1 centimetro dal fondo, è ora di accenderne una nuova. Continuare a bruciare una candela, soprattutto se contenuta in una giara di vetro rischia di creare danni e uno scoppio, ben poco rilassante.
Utilizzate uno stoppino
Non soffiate sulle candele, a meno che si tratti del vostro compleanno. Se spegnete la candela per riaccenderla subito probabilmente il suo bouquet aromatico verrà alterato dal fumo dello stoppino. La candela va spenta con il coperchio fornito nella confezione oppure usando uno strumento speciale così eviterete il fumo dello stoppino e la rottura di una superficie piana.
Non superate le quattro ore
Anche se le candele possono avere una vita molto lunga, superando le 100 ore, non tenetele accese per più di quattro ore consecutive. La cera continuerà a sciogliersi, ma l'aroma con una combustione così lunga svanirà. Fate una pausa.
Il festival delle candele in Giappone

Japan Rail Pass
L'Obon è uno dei festival più famosi del Giappone. L'evento si svolge ogni anno dal 13 al 16 di agosto ed è meglio conosciuto come la festa delle lanterne. Si tratta di una celebrazione del culto buddhista in onore dei defunti, le cui anime per quattro giorni all'anno ritornano nelle proprie dimore terrene per riunirsi ai propri cari.
Il 13 e il 14 di agosto, ovunque vi troviate in Giappone, vi accorgerete che i cittadini accendono candele, fili di canapa e fiaccole chiamate kadobi. Queste luci fungono da guida per aiutare gli spiriti a trovare la strada di casa e ricongiungersi sulla terra. In preparazione di questo ricongiungimento con i cari ci si appresta a pulire casa poiché si aspetta un ospite, una persona che non si vede da tempo. Per decorazione si usano piante sacre, frutta e incenso e si danza attorno al fuoco. In attesa delle anime si offrono e si mangiano spaghetti.
Il 15 agosto, nel giorno dell'Obon vero e proprio i parenti si radunano insieme per visitare il cimitero. Dopo aver pregato per i propri cari e per se stessi, si mangia insieme offrendo cibo e bevande anche ai defunti: secondo l'antica tradizione ciò dovrebbe aiutare i defunti a sopportare le sofferenze.
Conclusa la giornata con i propri cari, il 16 agosto vengono riaccese di nuovo le fiaccole, i fili di canapa, i fuochi e le lanterne per mostrare ancora una volta ai propri cari la strada per far ritorno nell'aldilà. Vengono inoltre preparate delle imbarcazioni con dentro delle piccole offerte da dare all'anima da portare con sé durante il viaggio di ritorno e si lasciano galleggiare nell'acqua di un fiume o anche in mare.
Se avete in programma di visitare il Giappone in questi giorni, recatevi al Tempio di Okunoin sul monte Koya, illuminato da oltre 100.000 candele che guidano i visitatori lungo un sentiero di due chilometri.
Diptyque omaggia parigi con una candela e una fragranza

Diptyque
Pur essendo nata nel cuore del V arrondissement, quasi sul l'argine della Senna, e vivendoci ininterrottamente, nei suoi quasi 60 anni di esistenza, la Maison diptyque non ha mai raccontato la propria vita parigina. Una semplice dimenticanza, come quando si cercano gli occhiali che sono posati in testa? O un atto mancato, sintomatico di una non precisata rimozione? Oppure una manifestazione della divinità tutelare della Maison, cioè della pura volubilità del caso? Piuttosto che inabissarsi in congetture, era urgente porre rimedio. E con l'occasione sottolineare, ove ce ne fosse bisogno, per esempio per tutti coloro che immaginavano un retaggio londinese o newyorkese, che diptyque è prima di tutto una creatura della Rive Gauche. Per farsi perdonare questo lungo silenzio, dopo la Venezia di Olène, la Grecia di Philosykos, il Viêtnam di Do Son e il Giappone di Oyédo, oggi diptyque rende un duplice omaggio alla sua città natale.
Così nasce Eau Capitale, la prima fragranza chypre di diptyque. Un profumo enigmatico che incarna la la raffinatezza leggermente distaccata dell'eleganza caratteristica della «ville lumière». Dapprima la freschezza del «verde di bergamotto» tempera la voluttà preminente. Fruttato, certo, ma molto vivace e agrumato, ricco di succo acidulo. Tempestato di bacche rosa per ricordare i pomander (arance ricoperte di chiodi di garofano) un tempo importati dall'Inghilterra da Desmond. Tra il fiore e la spezia, un punto esclamativo che annuncia Capitale.
Una candela è l'ulteriore tributo che diptyque aggiunge a questa celebrazione della città. E ovviamente si tratta di una candela alla rosa. Come le rose del parco di Bagatelle, come le rose del Mercato dei fiori o quelle che gli innamorati offrono alle loro amate. Solo alcune offrono un incanto aromatico, è vero, ma è l'impressione d'insieme che conta: quella certa emozione primaverile, quel piacere di vivere qui e di guardare scorrere la Senna dalla terrazza di un bistrot. Nel sentore che si sprigiona nell'aria (chypre, naturalmente), si avverte una gentile freschezza, un'infinità di petali e un ricordo di patchouli che si diffonderanno negli ambienti.





















