2024-01-30
Soros finanzia i gruppi contro il governatore del Texas
Donati 3 milioni in un anno a organizzazioni di sinistra. Il convoglio anti migranti clandestini continua la sua marcia verso Sud.Il Texas è sempre più al centro dello scontro politico. Fox News ha rivelato che George Soros ha investito pesantemente per azzoppare il Gop in Texas. Stando a documenti visionati dalla testata, il miliardario ha donato oltre 3 milioni di dollari ad almeno cinque organizzazioni della sinistra texana nel corso dell’ultimo anno. L’obiettivo del miliardario, secondo Fox News, era quello di «aiutare i Democratici a guadagnare terreno nella roccaforte a stragrande maggioranza repubblicana». Ricordiamo che il Texas è uno Stato ricco di «voti elettorali» (vale a dire i delegati necessari per conquistare la Casa Bianca). E che, nonostante voti per il candidato repubblicano ininterrottamente dal 1980, da alcuni anni i progressisti stanno facendo di tutto per strappare la «Stella Solitaria» al Gop.Nel frattempo, non accenna a placarsi la crisi tra l’amministrazione Biden e il governatore texano, Greg Abbott. Il convoglio di camion, autodefinitosi «l’esercito di Dio», continua a organizzarsi per dirigersi verso la frontiera meridionale e manifestare contro i numeri record di arrivi di immigrati irregolari. Secondo Newsweek, i dimostranti (che terranno varie manifestazioni in Texas, California e Arizona) avrebbero già raccolto 125.000 dollari in donazioni e hanno di fatto ricevuto l’endorsement del popolare giornalista conservatore Tucker Carlson. Tutto questo, mentre Donald Trump e 25 governatori repubblicani si sono schierati con Abbott nel suo scontro istituzionale con la Casa Bianca. Ricordiamo che, per far fronte alla crisi migratoria che ha messo sotto pressione la frontiera con il Messico, Abbott ha proclamato lo stato d’invasione, de facto avocando a sé alcuni poteri spettanti alle autorità federali.La settimana scorsa, la Corte suprema degli Usa aveva dato ragione a Joe Biden, permettendogli di rimuovere del filo spinato che i funzionari statali del Texas avevano installato a Eagle Pass. Abbott ha tuttavia replicato di non voler fare alcun passo indietro. I dem sono quindi andati su tutte le furie, accusando il governatore di non rispettare la decisione della Corte suprema ed esortando Biden a mettere la Guardia nazionale del Texas sotto il controllo dell’autorità federale (come fece, nel 1957, Dwight Eisenhower con quella dell’Arkansas). Interpellato da Carlson sull’eventualità che Biden «federalizzi» la Guardia nazionale texana, Abbott ha affermato: «In primo luogo, sarei scioccato. Sarebbe una mossa stupida da parte sua, un disastro totale». «Siamo preparati nel caso in cui si verifichi questo evento improbabile, per assicurarci di essere in grado di continuare esattamente ciò che abbiamo fatto nell’ultimo mese e cioè costruire queste barriere», ha proseguito.Frattanto, l’analista legale del think tank conservatore Heritage foundation, Hans A. von Spakovsky, ha pubblicato un articolo su Fox News, sostenendo che «non c’è nulla nell’ordinanza della Corte suprema che impedisca al Texas di continuare a posizionare filo spinato o altre barriere lungo il confine sulla proprietà statale o privata». «Ma», ha aggiunto, «mentre il caso è pendente, non c’è nulla che impedisca al governo federale di abbattere la recinzione di filo metallico». Insomma, secondo questo parere legale, nella sua decisione la Corte suprema avrebbe dato all’autorità federale il potere di rimuovere il filo spinato ma non avrebbe vietato ad Abbott di installarlo. Vale inoltre la pena di sottolineare che si tratta di un’ordinanza temporanea, valida fino alla conclusione del caso in appello. Ci sarebbe poi anche da rammentare che i sindaci dem delle cosiddette «città santuario» si sono in passato rifiutati di collaborare con le autorità federali in materia migratoria. Ricordiamo infine che l’anno fiscale 2023 ha visto il record storico di arrivi di immigrati clandestini al confine meridionale.
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