2019-03-02
«Sono un sacerdote ma sparo ai ladri. Difendersi è giusto»
Don Antonio Mandrelli, parroco perugino [Amedeo Pisciolini]
Parroco perugino tiene in casa fucili e pistola: «Simpatizzo per Matteo Salvini, ma la politica non c'entra. E la gente sta con me». «La legittima difesa? È un diritto naturale. Solo che adesso mi hanno portato via anche i fucili...». Don Antonio Mandrelli, 73 anni, parroco di Santa Maria delle Grazie di Castelfranco a Pietralunga, in provincia di Perugia, la pensa così. È un parroco di campagna, uno di quelli pratici, di una volta. Vive solo, nella casa accanto alla chiesa, in cima a un crinale appenninico, lungo (...) una strada frequentata solo da pellegrini. La prima forma di vita, un ristorante, dista più di 100 metri e solo molto più in là c'è il paese, che conta meno di 1.200 anime. La sua è una voce fuori dal coro nella chiesa, soprattutto oggi che a dettar legge c'è il partito dei vescovi. Ma per don Antonio, non si tratta di politica. È a favore della legittima difesa?«Sì, la legittima difesa è un diritto naturale. Ma non è una questione politica. Il mio è solo buonsenso».Ha già sperimentato cosa significa avere i ladri in casa?«Esatto: due volte sono venuti a rubare. Anche se viviamo in campagna i malintenzionati ci sono, Passano di qua, prendono di mira le case isolate dove sanno che vive magari una persona da sola e fanno quello che vogliono. Il problema è che, oggi, non rubano solamente, ma ammazzano anche, se capita».È per questo che ha deciso di tenere a portata di mano delle armi?«Sì, ho, anzi avevo, una pistola e due fucili da caccia».Eppure i ladri sono entrati ugualmente«Sì, ma io non ero in casa. La prima volta è successo la scorsa estate e, poi, qualche giorno fa: sono rientrato più tardi del solito perché mi ero fermata a parlare con amici e ho trovato la porta sfondata e la camera tutta sottosopra. Avevano rovistato in tutti i cassetti…».Cosa cercavano?«Forse dei soldi. Avevo 200 euro in contanti dietro la cornice di un quadro ma non li hanno visti».E invece hanno preso la pistola«Esatto. È sparita la mia Beretta del dopoguerra, regolarmente denunciata».Era funzionante? «Si, certo. Mi dava sicurezza averla in casa, che se vengono di notte a disturbare posso reagire…».Per difendersi sarebbe pronto a sparare?«Sì, non per ammazzare certamente, ma si deve avere il diritto di scacciare chi vuole entrare in casa tua».Una posizione rara per un parroco, l'hanno criticata per queste sue idee?«Sì, qualcuno mi ha criticato. Mi dicono “ma tu sei prete"…». E lei cosa risponde?«Che prima di essere prete sono un cittadino italiano, giusto?».Giusto… «Anzi, prima sono cittadino, poi sono credente e poi sono prete, ma ho comunque tutti i diritti e doveri di ogni altro cittadino».Compreso quello di difendersi?«Esatto. Dovrebbe essere così. Anche perché se vieni in casa mia di notte probabilmente non sei ben intenzionato. È anche una questione morale: se devo andare in casa di una persona suono il campanello no? Io busso come fanno tutti, quando vado a trovare i miei parrocchiani…».Come reagirebbe se sentisse i ladri che cercano di entrare in casa?«Mi affaccerei con il fucile alla finestra e griderei “andate via o sparo"».E se non se ne vanno?«Sparo in aria sperando di spaventarli».Però adesso le hanno portato via anche i fucili…«Sì, me li hanno sequestrati i carabinieri». Come mai?«Per via della foto fuori casa in cui li tenevo in mano».L'hanno disarmata per una fotografia?«Esatto: due giorni fa è venuto un giornalista, per via della pistola rubata e mi ha scattato una foto con i due fucili rimasti mentre ero sulla soglia di casa mia: per questo i carabinieri sono venuti e li hanno messi sotto sequestro».E cosa farà?«Nei prossimi giorni andrò dal maresciallo e gli chiederò di restituirmeli. Penso di avere qualche diritto come cittadino. O no?».Anche perché non è il solo ad aver subito furti nella zona..«No, purtroppo: due sabati fa a Pietralunga sono entrati nel supermercato e hanno rubato e secondo me sono della stessa squadra anche quelli che sono venuti da me».I suoi parrocchiani cosa dicono della vicenda, ne avete discusso?«Molti la pensano come me, molti sono cacciatori per tradizione e i fucili, in casa, li hanno da sempre. Io consiglio a tutti di tenere la porta chiusa anche di giorno perché purtroppo in campagna il rischio c'è».Tutti pronti a difendersi, quindi?«Chi può farlo sì. Una signora mia vicina di casa, che vive da sola, mi ha raccontato la stessa cosa: dorme con il fucile e mi ha detto che una volta ha sentito un rumore sospetto nel cortile, si è affacciata e ha sparato in aria e i ladri se ne sono andati. Se fosse stata disarmata?».La accuseranno di fare politica per queste sue dichiarazioni…«Invece io di politica non me ne occupo, dico solo quello che penso, in base alla logica».Però lei ha dichiarato di essere simpatizzante della Lega«Sì è vero, sono simpatizzante della Lega e sono d'accordo con Salvini sulla legittima difesa ma, ripeto, qui non si tratta di partiti, ma solo di buon senso».In ogni caso è diventato famoso: dopo che le sue idee sono finite sul giornale in poche, ore è arrivato alla ribalta della cronaca nazionale.«Sì, hanno chiamato in tanti, giornali e televisioni. In ogni caso una cosa molto positiva in tutta questa vicenda c'è…».Qual è?«Che prima d'oggi nessuno sapeva dove fosse Castelfranco, né questa piccola chiesa sull'Appennino umbro marchigiano. Ora lo sa tutta Italia e spero che in tanti vengano a visitare questi luoghi meravigliosi pieni di storia…».