2024-04-25
La «sintonia» tra il pm De Pasquale e il falso teste Eni
Come annunciato dal magistrato a Brescia, l’ex manager Vincenzo Armanna ha depositato una consulenza sulle chat del finto complotto.Deve esserci una particolare sintonia tra il pm Fabio De Pasquale e Vincenzo Armanna, l’ex manager di Eni che aveva accusato i vertici del Cane a sei zampe di una tangente da oltre 1 miliardo di euro sul giacimento nigeriano Opl 245. Perché caso vuole che nella mattinata di martedì scorso - mentre in udienza a Brescia De Pasquale veniva sentito perché accusato di omissione di atti di ufficio proprio nel processo nigeriano finito con l’assoluzione di tutti gli imputati - lo stesso Armanna (tramite il suo avvocato Massimiliano Fioravanti) inviasse via Pec alle 11.37 una consulenza su alcune chat oggetto dei vari procedimenti. In pratica, poco dopo l’invio della mail o comunque quasi in concomitanza, De Pasquale ha annunciato in aula di conoscere e aver visto questo documento. «C’è una consulenza di Armanna in cui dice che sono vere queste chat: mi è stata fatta vedere da un giornalista», ha detto l’altroieri De Pasquale. E poi a domanda precisa ha risposto che il materiale gli è stato girato su WhatsApp. Ma che interesse aveva a dirlo? E soprattutto come mai il magistrato titolare dell’inchiesta principale aveva già a disposizione una perizia prima che il giudice e gli avvocati delle difese ne fossero a conoscenza? È la domanda che si fa chi sta seguendo la miriade di fascicoli nati da quello principale finito in un nulla di fatto. Non solo, da quel che risulta alla Verità, la stessa difesa di Armanna aveva chiesto un rinvio dell’udienza per consentire più tempo al consulente. Ma alla fine si è tutto risolto nella giornata di ieri. E ora il giudice dovrà decidere sulla opposizione e sulla estraneità o meno della consulenza depositata. Di fondo, il documento inviato da Ammanna, firmato dal consulente Massimo Graziani, non sembra essere particolarmente rilevante, a detta delle opposizioni. Tanto che ieri, durante l’udienza nata da una stessa denuncia di Armanna a Torvaianica e collegata al falso complotto, gli avvocati di parte civile si sono rifiutati di leggerla perché risultava già dalle premesse estranea all’oggetto dell’opposizione. Il famoso patto della Rinascente, infatti, è già stato archiviato. Per di più, se in udienza è stata accolta la consulenza Graziani, non è stata invece accettata la memoria difensiva perché arrivata oltre il limite dei cinque giorni di tempo. La relazione, nelle intenzioni della difesa di Armanna dovrebbe in teoria ribaltare la consulenza di Maurizio Bedarida ma rischia di non avere particolare razionalità processuale, anche perché riguarda tutta un’altra vicenda, ovvero le chat contenute nel telefonino dell’ex manager Eni tra lui e Mattew Tonlagha, ovvero il titolare della società Fenog (appaltatrice di Eni) di cui lo stesso Armanna era consulente, e tramite i cui lavori sarebbe passato per Armanna il progetto Eni di comprarne il silenzio. Della consulenza Benarida si era parlato un paio di anni fa. Era stato Paolo Storari a richiederla, dopo essersi fatto consegnare da Armanna il telefonino che non era mai stato sequestrato dalla Procura. In quella perizia si stabiliva che nelle presunte chat tra Armanna, l’ad Eni Claudio Descalzi e Fabio Granata c’erano state diverse alterazioni «inspiegabili» forse dovuto all’utilizzo di un software. Quella perizia dimostrava di fondo che Storari aveva ragione quando aveva fatto sapere, tramite una lunga controinchiesta, all’ex capo della Procura Francesco Greco che quelle chat erano false. Eppure, come detto ieri, da De Pasquale era «impossibile» depositare il materiale indicato da Storari al processo Eni Nigeria. E questo non solo perché «non era un atto» giudiziario ma una bozza informale fatta di «pezzettini interpolati con altre cose», ma anche una «accozzaglia» di elementi «irrilevanti, e che non erano favorevoli alla difesa». In ogni caso ora si capirà se anche la consulenza di Armanna sarà considerata irrilevante o meno. È evidente che per De Pasquale ci sono consulenze che valgono, altre un po’ meno, anche se i giudici hanno già smentito ogni ipotesi di tangente in più gradi di giudizio.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.