2025-09-18
Charlie omofobo e razzista? Tutto inventato
Charlie Kirk (Getty Images)
Da Saviano a Odifreddi passando per la Costamagna, chi infanga il pasionario trumpiano, da morto, lo ignorava da vivo. E oggi cita frasi mai pronunciate dal giovane freddato durante un comizio. Basta bufale: Kirk non odiava le donne, i neri e gli omosessuali. Dopo aver partecipato a un paio di dibattiti tv dedicati all’omicidio di Charlie Kirk ho capito una cosa, ovvero che chi lo attacca, da morto, di lui non sa nulla. Non lo conosceva prima e dunque non doveva essere quel pericolo pubblico che ora si vuol far credere perché altrimenti l’eco delle sue gesta sarebbe giunta anche in Italia. Ma non lo conosce neppure ora che è all’obitorio, perché se si fosse preso la briga di saperne di più non riferirebbe cose campate in aria. Intendiamoci: è legittimo ignorare la storia di una figura importante ma non di primo piano della scena politica di un altro Paese, anche se questo è l’America. Però, prima di parlarne, sarebbe doveroso informarsi, leggere e ascoltare i suoi interventi, invece di ripetere senza approfondire ciò che qualcuno diffonde sui social. Un amico, che di mestiere fa l’imprenditore e non ha alcun interesse politico verso un partito o un altro, qualche giorno fa mi ha detto di aver passato mezza giornata durante il weekend a sentire i podcast di Kirk e mi ha confessato di condividere almeno il 70 per cento di ciò che il fondatore di «Turning Point Usa» diceva. Siccome il mio amico non è un fanatico di Trump (a dire il vero non credo che abbia mai votato a destra ma penso che le sue preferenze siano state ripartite fra i centristi, finendo perfino qualche volta per beneficiare il Pd), mi sono chiesto quale Kirk avesse ascoltato Roberto Saviano per definirlo «uno degli individui peggiori». Ma soprattutto mi sono domandato dove lui, Odifreddi, Costamagna e tanti altri che in questi giorni si sono riferiti all’attivista conservatore con disprezzo, avessero trovato le frasi con cui, da morto, l’hanno appeso a un albero per indicarlo al pubblico ludibrio. La maggior parte delle parole che gli mettono in bocca ora che è stato ucciso non sono vere. Prendete a esempio la frase che gli viene rimproverata, di aver detto che il cervello di Michelle Obama è più piccolo di quello di una donna bianca, a sostegno dunque della tesi che Kirk fosse razzista. In realtà, nella sua polemica contro l’«Affirmative action», ovvero contro le politiche che in nome di una battaglia sulle discriminazioni tendono a privilegiare alcune categorie, ha semplicemente detto che se avesse accusato la moglie di Obama e le altre di avere avuto incarichi in quanto nere sarebbe stato chiamato razzista. E poi ha aggiunto: «Ora però stanno uscendo allo scoperto e lo dicono loro stesse». Poi, rivolgendosi direttamente alle giornaliste, politiche e avvocatesse in questione, ha aggiunto: «Non avete la capacità di elaborazione cerebrale per essere altrimenti prese davvero sul serio? Avete dovuto rubare il posto a una persona bianca per poter essere prese un po’ sul serio». Kirk ha forse detto che Michelle ha il cervello più piccolo di una bianca? No, ha polemizzato contro una legge che distribuisce gli incarichi non in base al merito, ma al colore della pelle. L’esponente conservatore assassinato da un giovane che «ne aveva abbastanza del suo odio» sosteneva che l’introduzione di quote su base razziale, per l’assunzione o l’ammissione all’università, costituisse un principio che discriminava una persona più qualificata per favorirne una meno qualificata ma ritenuta svantaggiata. Kirk non ha mai detto che i neri non sanno pilotare gli aerei, ma ha semplicemente spiegato che, quando vede un pilota nero, si chiede se sia stato assunto perché capace o perché ha goduto delle corsie preferenziali riservate alle cosiddette minoranze. Anche la frase contro i gay è falsa, tanto è vero che Stephen King che l’aveva rilanciata è stato costretto a rimangiarsela e a chiedere scusa. In Rete si può trovare un video in cui discute con un ragazzo e anzi contesta l’affermazione di chi vorrebbe condannare le persone omosessuali, escludendole da un partito o allontanandole dalla chiesa. Dove sta la presunta omofobia? Kirk era contro l’aborto. E allora? Anche il Papa lo è, quindi che facciamo, spariamo anche a lui come hanno fatto con l’attivista Usa? Saviano, rifiutando di accodarsi a chi dice che qualsiasi vita umana va rispettata, lo attacca (da morto: prima, nonostante lo abbia definito uno degli individui peggiori, di lui non si era mai accorto) dicendo che diffondeva falsità sull’aborto. E qual è questa falsità? Aver difeso la vita? Beh, sempre meglio che difendere la morte come fa l’autore di Gomorra.
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