2020-07-30
Silurato prima ancora di candidarlo. Ma Lopalco sfugge all’agguato del Pd
In Puglia i franchi tiratori dem votano l'incandidabilità dei collaboratori della Regione. L'epidemiologo viene salvato dal governo. Seduta annullata e commissariamento per il no alla parità di genere nelle liste elettorali.politica, con quest'avventura dentro la balena rossa, il Pd che sempre apre le porte alla società civile soprattutto se si tratta di gente che può fare comodo come i magistrati (sempre) e gli epidemiologi (di questi tempi). Candidato con il presidente uscente Michele Emiliano, ormai sembra fatta. Ma è bene che sappia un particolare: chi da domani lo avrà accanto in lista ha fatto di tutto per silurarlo.Accade nell'ultimo turbolento consiglio regionale della Puglia, quando Fratelli d'Italia chiede il voto segreto per un emendamento che prevede «l'incandidabilità per coloro che hanno ricoperto o ricoprono ruoli di collaborazione con l'ente Regione». Sembra fatto apposta per affossare le ambizioni politiche dello scienziato diventato famoso grazie al virus cinese. E infatti le affossa perché otto franchi tiratori della maggioranza di sinistra non vedevano l'ora di toglierselo dalle mascherine. Risultato 28 a 18, Lopalco impallinato, Emiliano furibondo. Il virologo viene informato del caso di scuola: dovrà dimettersi prima ancora di candidarsi.Nella bagarre che ne scaturisce, il problema diventa procedurale perché il caso Lopalco è solo una goccia nel mare della litigiosità pugliese. Il tema del giorno è infatti la proposta di modifica della legge per garantire la parità di genere nelle liste elettorali. La diatriba è in piedi da cinque anni, neppure Nichi Vendola riuscì a smuovere i niet trasversali che si trascinano dal 2015. E vengono riproposti ogniqualvolta si tenta un blitz. Sulla doppia preferenza, la Puglia viene commissariata alle 2.36 di notte; mentre tutti dormono, in consiglio si litiga. Fratelli d'Italia propone 1.946 emendamenti di sbarramento, altri sette se ne aggiungono, i 5 stelle chiedono l'annullamento della lista in caso di inadempienze sulle quote rosa. Lopalco va sotto, il caos impera. Poiché non si trova un accordo, il governo sarà costretto a intervenire e a emanare il provvedimento. Questo fa sì che la seduta venga annullata, e con essa anche la votazione sul virologo depresso che di conseguenza torna per magìa candidabile. È il meraviglioso mondo della politica gestita da Pd e 5 stelle. Più facile sconfiggere un virus.Dal laboratorio scientifico a quello politico, dal microscopio alle microtrappole: a 56 anni l'epidemiologo ha scoperto in un colpo solo tutte le differenze del caso. E si è trovato in una situazione quasi surreale quanto la sua battuta di alcuni giorni fa: «I virus sono individui esigenti. Se proprio devono viaggiare, preferiscono farlo in aereo in prima classe piuttosto che sui barconi». Era stata la prima uscita elettorale dell'ordinario di Igiene all'Università di Pisa, funzionale alla narrazione che i migranti non portano contagio mentre i turisti americani (come quelli rimandati in Colorado dalla Sardegna) sì. Glielo doveva a Emiliano, quasi un rito iniziatico per entrare nel cortile di ricreazione della sinistra dell'accoglienza diffusa, quella che va da Luciana Lamorgese a papa Francesco.È il primo passo, come la pittura rossa sulla fronte dei guerrieri Cheyennes. Scendendo nel dettaglio, ecco il senso completo del Lopalco-pensiero: «Se la circolazione del virus riparte non è certo per colpa dei barconi», rassicura il candidato. Lui ne sa, ha fatto il tirocinio in un centro migranti, era il 1997. E senza rendersene conto approfondisce, sostenendo tesi che in altre parti d'Italia (per esempio in Lombardia) farebbero infuriare la sinistra piddina sempre a caccia degli untori regionali. «L'aumento della circolazione avviene sia per ripresa dell'attività virale autoctona preesistente, sia per importazione di casi ad elevata attività e conseguente circolazione autoctona». E poi: «Le regioni che preoccupano di più sono quelle del Nord, ovviamente partite con uno svantaggio temporale. Sono quelle aree del Paese dove il virus circolava prima del lockdown». E ancora, quasi a sfregio delle granitiche certezze del Comitato tecnico scientifico che prevedeva 150.000 persone in terapia intensiva entro giugno (vaticinio sgangherato, erano 286): «I modelli matematici sono come gli exit poll».Se il Lopalco politico sarà come il Lopalco virologo, nel Pd pugliese potrebbe aprirsi qualche ferita in nome della trasparenza e del pluralismo di idee. Forse anche per questo, in una notte più lunga delle altre, i suoi colleghi di partito hanno tentato di dargli il benvenuto silurandolo. Sono le dolcezze della politica, che di norma è più rissosa di un bacillo. Si abituerà.