Sfiducia in Aula, cade pure Scholz. Berlino al voto con l’industria ferma

Sfiducia in Aula, cade pure Scholz. Berlino al voto con l’industria ferma
Olaf Scholz (Ansa)
Il cancelliere ottiene le elezioni anticipate: «Servono investimenti massicci». Il liberale Christian Lindner: «Così salta l’euro». Pure il capo della Cdu insiste sul freno alle spese. Ma a dicembre gli ordini delle imprese calano ancora.
La Cina osserva e si copre in India
Xi Jinping (Ansa)
Pechino giura di sostenere «tutti gli sforzi utili alla pace». In realtà, teme l’eventuale riconciliazione tra America e Russia. Così, intanto, cerca sponde con Nuova Delhi.
Le mosse e i risultati della Meloni fanno impazzire i rosiconi da salotto
Carlo Calenda, Marcello Sorgi e Angelo Bonelli (Ansa)
Mentre «Le Monde» ammette che Roma conta più di Parigi, la stampa nostrana parla di plagio del premier sull’idea dell’articolo 5. Opposizione e Fnsi si stracciano le vesti: «Gravissimo non dialogare con i media».
I leader pronti al bilaterale. L’ex attore: «Vediamoci senza condizioni», però rifiuta l’invito a Mosca. Trump: «Se andrà bene, faremo un summit a tre». Tra le possibili sedi, l’Ungheria, Ginevra (proposta dai francesi con l’ok italiano), Istanbul e l’Arabia.
(Ansa)

Il ministro e vicepremier sulla decisone di Schillaci: «Secondo me aver azzerato la Commissione è stato un pessimo segnale anche dal punto di vista scientifico e culturale».

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