
Il colosso delle luci rosse online riceve 3,5 miliardi di visite al mese. Si presenta come politicamente corretto, tuttavia non riesce a evitare che video di atti sessuali o abusi, girati spesso senza consenso, vengano caricati rovinando la vita di migliaia di ragazzinestupro/3Nell’anno 2000 il mondo è cambiato. Il primo telefono cellulare con fotocamera, il J-sh04, è stato realizzato in Giappone dalla Sharp corporation nel novembre 2000. Costava 500 dollari, aveva una risoluzione di 0,1 megapixel, uno schermo Lcd a colori, accesso a Internet con un solo tocco e un altoparlante. Grazie a quella innovativa scoperta sono stati possibili i social, è stato possibile pubblicare fotografie e fare video anche in diretta su Facebook, Instagram, Twitter ed è nato quindi un nuovo tipo di stupro, lo stupro prolungato. Anche per tutta la tua vita. Lo stupro eterno.Chi subisce lo stupro rischia anche che le sue immagini vengano messe sui social oppure vendute direttamente a siti porno. Una donna stuprata nella realtà, infatti, è molto più affascinante di una pornostar. E diventano stupro eterno anche quei casi in cui all’inizio si era prestato il consenso all’atto sessuale, ma non al fatto che l’atto sessuale diventasse un video fruibile da cani e porci (i due termini non sono stati scelti a caso). Sul suo ottimo blog Sabino Paciolla ha riportato la traduzione di un articolo di Nicholas Kristof pubblicato sul New York Times. Nell’articolo si parla di Pornhub, un social come Youtube: permette agli utenti di caricare i loro video porno. La pornografia distrugge il cervello, crea una dipendenza non meno feroce dell’eroina. La pornografia cioè fa schifo e puzza anche quando è fatta tra consenzienti. Quando è fatta tra non consenzienti è peggio. È evidente a chiunque abbia più quoziente intellettivo di uno scoiattolo che un sito porno gestito dagli utenti con i propri video si sarebbe riempito di immagini di non consenzienti, non consenzienti alla pubblicazione del video o direttamente non consenzienti all’atto sessuale mostrato. Mostrare delle persone non consenzienti aumenta l’appetibilità del social e di conseguenza dei guadagni in maniera verticale. Il social modifica il cervello degli utenti spingendoli sempre di più verso lo stupro e il godimento dello stupro.In un mondo idiota che si è inventato che il sesso è un giocattolo, Pornhub si presenta come buono e politicamente corretto: fornisce spazzaneve per ripulire le strade di Boston, fa donazioni a organizzazioni che lottano per l’uguaglianza razziale (e ovviamente di genere) e soprattutto offre contenuti bollenti gratuiti per convincere la gente a resistere al lockdown per il Covid-19. Qualsiasi spacciatore di qualità sa che le dosi gratis fidelizzano il cliente. Gli Stati permettono dunque che vengano offerti gratuitamente, fruibili quindi anche da bambini e ragazzini, spettacoli che creano dipendenza più dell’eroina, basati sul dolore e sul disonore? Certo che lo permettono. E attenzione alla parola disonore: se la può permettere solo Mulan, a noi, se proviamo a usarla, ci cavano gli occhi.Come spiegano nell’articolo del Nyt, quel presunto «sano Pornhub» attira 3,5 miliardi di visite al mese, più di Netflix, Yahoo o Amazon. Pornhub raccoglie denaro da quasi tre miliardi di pubblicità al giorno. Una classifica vede Pornhub come il decimo sito web più visitato al mondo. Il sito è infestato da video di stupro e monetizza gli stupri di minori, il revenge porn, i video di telecamere di sorveglianza fatti a donne sotto la doccia, i contenuti razzisti e misogini e i filmati di donne asfissiate con sacchetti di plastica. La ricerca «ragazze sotto i 18 anni» (scritto «under18») o «14yo» (14enni) porta in ogni caso a più di 100.000 video. Dopo che una ragazza di 15 anni era scomparsa in Florida, sua madre l’ha trovata su Pornhub in 58 video di sesso. Le aggressioni sessuali a una ragazza californiana di 14 anni erano state pubblicate su Pornhub e sono state segnalate alle autorità non dalla compagnia, ma da un compagno di classe che ha visto i video. In ogni caso, i delinquenti sono stati arrestati per le aggressioni, ma Pornhub è sfuggito alla responsabilità di aver condiviso i video e averne tratto profitto.Pornhub è come Youtube in quanto consente ai membri del pubblico di caricare i propri video. La maggior parte dei 6,8 milioni di nuovi video pubblicati sul sito ogni anno probabilmente coinvolge adulti consenzienti, ma molti mostrano abusi sui minori e violenza non consensuale. Poiché è impossibile essere sicuri che un giovane in un video abbia 14 o 18 anni, né Pornhub né nessun altro ha un’idea chiara di quanti contenuti siano illegali.A differenza di Youtube, Pornhub consente di scaricare questi video direttamente dal sito web. Quindi, anche se un video di stupro viene rimosso su richiesta delle autorità, potrebbe essere già troppo tardi: il video sopravvive poiché viene condiviso con altre persone o caricato più e più volte.Se cercate «adolescente», Pornhub suggerirà alternative tra cui «giovanissima adolescente», «adolescente extra piccola», «adolescente piccolissima» o semplicemente «ragazza giovane». Monetizza compilation di video con titoli come «Screaming teen» (adolescente che grida), «Degraded teen» (adolescente umiliata) e «Extreme choking» (soffocamento estremo). Cercate un video di soffocamento e potrebbe suggerirvi di cercare anche «She can’t breathe» (non può respirare). Pornhub ha tratto profitto questo autunno da un video di una donna nuda torturata da una banda di uomini in Cina. Molti video su Pornhub erano registrazioni di aggressioni a donne e ragazze prive di sensi. Gli stupratori aprivano le palpebre delle vittime e toccavano loro i bulbi oculari per mostrare che non rispondevano agli stimoli.Pornhub ha rifiutato di rendere disponibili i nomi di chi carica le registrazioni, ma ha rilasciato una dichiarazione. «Pornhub è esplicitamente impegnato nella lotta al materiale pedopornografico e ha istituito una policy globale, leader nel settore, di affidabilità e sicurezza per identificare ed eliminare il materiale illegale dalla nostra comunità», ha affermato. Pornhub ha aggiunto che qualsiasi affermazione secondo cui la società autorizza i video di bambini sul sito è «irresponsabile e palesemente falsa».Non sono bambini: sono adolescenti piccoli, non vi sbagliate. Riproduzioni di abusi sui minori compaiono anche su siti tradizionali come Twitter, Reddit e Facebook. E Google supporta modelli di business di aziende che prosperano grazie alle molestie su minori. Il National center for missing and exploited children (Centro nazionale per i bambini scomparsi e abusati) nel 2015 ha ricevuto segnalazioni per 6,5 milioni di video con sfruttamento di minori, nel 2019, 69,2 milioni. Non esiste nessun centro che registri il numero degli abusi sulle donne.Se qualcuno facesse una trasgressiva follia? Ricominciasse a parlare alle ragazzine della bellezza dell’amarsi, della tenerezza che nasce dal pudore? Se qualcuno ricordasse almeno che c’è una sola maniera di non finire su Pornhub: non permettere a nessuno di fare quel tipo di riprese. Mai.Qual è la potenza di Pornhub? La scomparsa dei padri. Se qualcuno mi avesse fatto del male, i carabinieri sarebbero stati l’ultimo dei suoi problemi, il primo sarebbe stato la collera di mio padre. I padri sono ridicolizzati, non hanno più valore o non ci sono proprio. I fidanzatini dal video facile e i dirigenti di Pornhub possono dormire sonni tranquilli.
Stefano Benni (Ansa)
L’autore di «Bar Sport», poliedrico e ironico come i suoi personaggi, è morto a 78 anni.
Little Tony con la figlia in una foto d'archivio (Getty Images). Nel riquadro, Cristiana Ciacci in una immagine recente
Cristiana Ciacci unica figlia dell’Elvis italiano e la sofferenza per la separazione dei genitori: «Seguire lui ai concerti era il solo modo per stargli vicino. Mamma lo lasciò prima che nascessi. Lei era hostess. E io stavo con le tate».
«Las Muertas» (Netflix)
Disponibile dal 10 settembre, Las Muertas ricostruisce in sei episodi la vicenda delle Las Poquianchis, quattro donne che tra il 1945 e il 1964 gestirono un bordello di coercizione e morte, trasformato dalla serie in una narrazione romanzata.