2023-11-23
L’educazione sessuale è utile solo a portare in classe la teoria gender
Le statistiche lo provano: dove le lezioni sull’affettività sono obbligatorie, si verificano più omicidi di donne. Semmai, bisogna adottare l’unica misura sensata: insegnare alle ragazze a troncare subito i rapporti malati.Ma davvero c’è qualcuno che pensa che basti un’ora di educazione sentimentale a settimana per evitare che un ragazzo di 22 anni uccida a coltellate una coetanea perché lo ha lasciato? Se c’è chi lo pensa, è la prova che dalla banalità del male siamo passati alla banalità del bene o meglio alle banalità di chi crede che il bene si possa insegnare come la matematica o la fisica. Chiunque sia dotato di buon senso può leggere i dati degli omicidi che hanno a che fare con la sfera dell’affettività, e che hanno come vittima una donna, e confrontarli con quelli registrati in Paesi in cui a scuola si fa lezione sessuale e si educano gli alunni ai rapporti fra maschio e femmina. Il nostro Alessandro Rico, nell’edizione di ieri della Verità lo ha fatto, scoprendo che in Europa il maggior numero di femminicidi si concentra là dove la donna risulta più emancipata e i rapporti tra uomo e donna fanno parte del programma scolastico. Lo so che a sinistra sono cifre che si preferisce ignorare. Ma le statistiche fuori dall’Italia smontano la narrazione che vuole il nostro Paese intriso di cultura patriarcale e dunque colpevole di condannare le donne a una vita di soprusi e, talvolta, a una morte violenta. Il maggior numero di omicidi dovuti a relazioni sentimentali tossiche si registrano là dove le donne hanno conquistato ruoli importanti, dove non esistono differenze di genere, e se ci sono non hanno un peso così rilevante, le famiglie sono gay, queer e non so cos’altro. Sono i Paesi più progrediti - o per lo meno considerati tali - ad avere un numero doppio di femminicidi rispetto a quelli registrati in Italia. Lì le ore di educazione sentimentale e la distruzione della famiglia patriarcale non sono servite a nulla. Questo ci deve rallegrare? No, perché anche una sola donna assassinata da un uomo che diceva di amarla è una sconfitta. Però, guardare che cosa succede altrove ci aiuta a capire e soprattutto a non farci influenzare da chi non ha come obiettivo di difendere Giulia Cecchettin e le altre vittime, ma usarle a fini politici. La campagna contro lo Stato patriarcale e le parte politica che si ritiene derivi dalla famiglia tradizionale e borghese ha due obiettivi. Il primo è ovvio è piuttosto scoperto: colpire Giorgia Meloni e l’attuale governo accusandolo anche dell’omicidio di una ragazza di 22 anni. Il secondo è trasformare la giovane in un grimaldello per introdurre non l’educazione affettiva, ma un’educazione sessuale che apra le porte alle teorie Lgbt+, da tempo vero scopo di una sinistra in mano alle Elly Schlein e agli Alessandro Zan.Che l’insegnamento a scuola, già dalle elementari, non serva a salvare la vita delle tante, troppe, Giulia Cecchettin che ogni anno vengono assassinate da fidanzati o mariti, lo dimostrano due semplici considerazioni. La prima è che non serve spiegare ai bambini di sei anni l’affettività, dato che le pulsioni e i conflitti che possono generarsi in una coppia si registrano molto più in là negli anni, con lo sviluppo di una vita sessuale piena. O, si dirà: ma se cominci presto a dire ai bambini che non devono pensare di dominare una bambina e neppure di possederla, da adulti metteranno in pratica l’insegnamento. Un’idea semplicemente stupida, perché sarebbe come sostenere che educando i bambini a non uccidere il prossimo si aboliscono gli omicidi, e spiegando sin dalla più tenera età che rubare è un reato cresceremo una società perfetta, senza furti. La società, patriarcale o matriarcale, chiamatela come volete, non è perfetta. Non esiste e non è mai esistita, nemmeno nei regimi comunisti che promettevano di perseguirla, la società perfetta. L’aggressività è connaturata alla natura umana e spesso si scatena in modo devastante. Dunque, c’è un solo insegnamento da trarre ed è che le donne, appena hanno sentore di rapporto malato, di un amore che rischia di trasformarsi in odio, devono darsela a gambe e farsi aiutare. Non vuol dire, come sostiene qualche sciocco, colpevolizzare le vittime. Significa evitare che finiscano ammazzate ed è più utile di tante lezioni di maestrine che si impancano in tv a spiegare ciò che non sanno.Ps. L’ultima che ho sentito, riguardo alle morti nei Paesi in cui le donne sono più emancipate, è che l’Italia è arretrata anche in questo. Siccome sono meno libere, si sostiene che da noi ci sono meno assassini. L’unica considerazione possibile di fronte a ciò è che siamo passati dalla società patriarcale a discutere di una società di cretini.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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