
Mistero, cultura, serietà: tre sostantivi per descrivere una città dal fascino antico. Stiamo parlando della capitale della Repubblica Ceca e capitale della letteratura, oltre che dell’alchimia.Se si decide di andare in questa bellissima città, suggerisco un itinerario culturale che permetta, allo stesso tempo, di perdersi tra le sue affascinanti vie (programmare troppo è antitetico allo spirito del viaggiatore).I cuori della città sono diversi. Uno è Piazza Venceslao (Václavské náměstí), celebre per due motivi: è sede del Museo Nazionale di Praga e, soprattutto, fu teatro di una protesta rimasta nella storia: qui, nel 1969, lo studente Jan Palach si diede fuoco contro l’invasione dei carri armati dell’Unione Sovietica, che volevano porre fine alla Primavera di Praga. Alcune candele e una fotografia sono ancora lì in memoria di Palach.Altro luogo iconico è Piazza della Città Vecchia (Staroměstské náměstí), quella delle cartoline, per intenderci. La chiesa di Santa Maria di Týn, l’orologio astronomico e il monumento a Jan Hus (teologo e riformatore religioso) contribuiscono alla sua bellezza. Ma attenzione: evitate l’alta stagione, che a Praga è il periodo che precede di poco il Natale. Non riuscireste a farvi spazio tra la folla, che si reca in quello che è l’ombelico della città per assorbire la sua famosa atmosfera natalizia.Il luogo iconico per eccellenza, comunque, è il Ponte Carlo, poco distante dalla piazza. Percorretelo di sera, quando le sue innumerevoli statue si trasformano in ombre inquietanti, a cui attribuire i più disparati significati. Si prenda il gruppo scultoreo di San Giovanni de Matha, San Felice di Valois e il beato Ivan, in direzione del quartiere di Malá Strana: sembrano parlare!Ma prima di raggiungere questo gruppo scultoreo, fermatevi a metà ponte: se vi affacciate, oltre al fiume Moldava vedrete la suggestiva isola-quartiere di Kampa. Camminate tra le sue viuzze e assaporatene la lieve malinconia, che contribuisce a creare il carattere della capitale ceca.Se avete voglia di ritagliarvi un momento di immersione nella natura, niente paura: Praga vi dà la possibilità di trovare ristoro nel parco panoramico di Letná, dove si trova il metronomo, simbolo della rinascita di Praga, posto lì in sostituzione della statua di Stalin.Torniamo ai luoghi iconici: se dici Praga, dici castello. La capitale della Repubblica Ceca può vantare il più grande del mondo, prima sede dei re di Boemia e poi del Presidente della Repubblica. Per arrivare al castello, bisogna attraversare il Ponte Carlo e Malá Strana e percorrere via Nerudova. Per la visita occorre circa mezza giornata, anche se si può scegliere tra due opzioni: visita completa o mezza visita. La seconda permette comunque di entrare nella monumentale Cattedrale di San Vito, nella Basilica di San Giorgio (non perdetevi la spaventosa rappresentazione della Vanità al suo interno) e nel Palazzo Reale, sede dei re boemi fino al XVI secolo. Il prezzo? Circa 10 euro.La cattedrale è impressionante: splendida la cappella di San Venceslao, le cui pareti sono ricoperte di pietre dure lucide. Ma tanti sono in gioielli da stanare, dalla tomba di Adalberto di Praga alla riproduzione lignea della città, dalle vetrate istoriate al sarcofago in argento di San Giovanni Nepomuceno.All’interno del castello-cittadella si trova il famoso Vicolo d’Oro, che all’epoca dell’imperatore Rodolfo II d’Asburgo ospitò i più famosi alchimisti del mondo. L’imperatore credeva infatti che potessero e dovessero trasformare i metalli in oro e trovare l’elisir di lunga vita. Al numero 22 del Vicolo d’Oro visse Kafka durante la I Guerra Mondiale.In questo quartiere vivevano in tutto 24 famiglie e le case che le ospitavano hanno dimensioni a dir poco curiose. Angolo di pace praghese è la collina Petrin, che si trova oltre il quartiere di Malá Strana. Volete fare un atto di coraggio? Salite sulla torre panoramica, costruita sulla falsariga della Tour Eiffel. Di notte è illuminata con i colori della Repubblica Ceca e quindi visibile da ogni punto della città. Di giorno è possibile scalare i suoi 63 e passa metri, un atto che farebbe venire le vertigini anche a un alpinista. Ma che panorama alla fine!Altro luogo imperdibile è il quartiere ebraico, anche se l’itinerario completo – sinagoghe incluse – ha un prezzo un po’ troppo salato. Sicuramente il cimitero val bene una visita, vista la quantità di tombe ammassate le une sulle altre e risalenti ciascuna a un’epoca diversa della storia. Tutte insieme conferiscono un’atmosfera gotica, fiabesca, a questo luogo fuori dal tempo.Infine, Praga è la città delle sculture, disseminate lungo tutto il suo perimetro. Sculture di arte contemporanea che, aggiungendosi all’antico, le conferiscono un’allure unica. Impressionante la testa di Kafka, di David Černý: 42 strati rotanti d’acciaio per un’altezza di 11 metri. Un volto che si compone e scompone continuamente (del resto, Kafka è l’autore delle Metamorfosi). Sopra la fermata della metropolitana Národní, davanti al centro commerciale Quadrio.Inquietanti i Miminka, sull’isola di Kampa: enormi bebè dal volto tumefatto da un codice a barre. L’autore è sempre lo stesso e a voi la libertà di conferire loro un significato.Comici, invece, i Pissing Men che, di fronte al Museo di Kafka, sono impegnati nell’atto di urinare.E queste sono solo alcune delle decine e decine di statue sparse per la capitale. Adesso spetta a voi trovare le altre.Dormire a PragaGrandium Hotel Prague: un cinque stelle che però fa frequenti offerte speciali. Si trova a due passi dalla fermata della metro Muzeum.Mangiare a PragaRestaurant Pepř a Sůl, Krátkého 1: è un po’ fuori mano, ma l’anatra con purè di patate dolci e verdure è divina.Se decidete di andare a Praga sotto Natale, il consiglio è di sperimentare le salsicce preparate nelle diverse bancarelle. Altri piatti forti sono il goulash, gli gnocchi di patate e il trdlo (manicotto di Bohemia), dolce tipico delle feste da mangiare per strada, semplice o ripieno.
Leone XIV (Ansa)
Ieri la canonizzazione. Il Papa: «C’incoraggiano a rendere l’esistenza un capolavoro».
Abiy Ahmed e Giorgia Meloni (Ansa)
- Domani l’Etiopia inaugura l’opera costruita da Webuild, che inverte la narrazione catastrofista sulla regione. Ma l’Egitto la contesta, con la sponda di Trump.
- Il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli: «Le imprese beneficeranno del nostro dinamismo. Quest’anno investiremo oltre 980 milioni. Il Piano Mattei è la cornice per ricomporre le tensioni tra Addis Abeba e l’Eritrea».
Lo speciale contiene un articolo e un'intervista
Il presidente e ad di Philip Morris Italia Pasquale Frega a Cernobbio (Ansa)
Il presidente e ad di Philip Morris Italia dal Forum Teha di Cernobbio: «La leva competitiva è cruciale per l'Italia e l'Europa».