2019-04-16
«Scontrini falsi, megatruffa all’Autobrennero»
L'accusa: sottratto un milione di euro dalle royalty dei prodotti nelle aree di servizio. L'indagine, durata ben sei mesi, è scaturita da alcune segnalazioni alla Polizia stradale di illeciti di tipo fiscale. Non c'è pace per l'Autostrada del Brennero. In ordine di tempo le ultime grane sono state le polemiche sulla concessione fino al 2045 ad Autobrennero spa (società a prevalente capitale pubblico), firmata nel 2016 dall'allora ministro delle Infrastrutture del governo guidato da Matteo Renzi, Graziano Delrio, gesto fortemente apprezzato dalla Svp; poi i disagi dello scorso febbraio, quando per una nevicata particolarmente intensa l'autostrada si è trasformata in una trappola per automobilisti; infine, due settimane fa, l'indagine condotta dalla Guardia di finanza che ha portato alla luce una presunta megatruffa perpetrata ai danni di Autobrennero, da parte di una delle società di gestione, la Hermes di Avellino, alla quale era stata affidata in appalto la gestione di punti vendita in diverse aree di servizio collocate lungo il percorso dell'autostrada. L'inchiesta della Gdf, denominata «Operazione Tarantella», è sfociata in 50 perquisizioni in tutta Italia, 12 denunce e un sequestro preventivo per oltre un milione di euro emesso dal gip del Tribunale di Trento.L'indagine, durata ben sei mesi, è scaturita da alcune segnalazioni alla Polizia stradale di illeciti di tipo fiscale: la Hermes, secondo gli inquirenti, avrebbe truffato Autobrennero, evitando di registrare gli scontrini per la vendita di prodotti oppure registrando fittiziamente la vendita di articoli che prevedono, in base al contratto di concessione con la stessa Autobrennero, il versamento alla concessionaria di royalties più basse rispetto a quelle previste per i prodotti effettivamente venduti.Una situazione che suscita la preoccupazione dell'Aigrim (Associazione imprese grande ristorazione multilocalizzate): «Sulle aree di servizio dell' Autostrada del Brennero», sottolinea l'Aigrim, «si è verificata una truffa milionaria: un piccolo gestore dei servizi di ristorazione, che si è recentemente aggiudicato mediante gara la gestione in ben sei aree, ha truffato con sistematicità, mediante ingegnose manipolazioni dei registratori di cassa, sia l'ente autostradale, riuscendo a corrispondere royalties molto minori del pattuito in sede di gara, sia l'erario, con frequenti e massicce evasioni dell'Iva. La plateale anomalia delle royalties», aggiunge l'associazione, «era peraltro del tutto evidente, così come era del tutto evidente che tale aggiudicazione avrebbe arrecato gravi danni anche agli utenti, dando origine a prezzi di vendita spropositati ma evidentemente necessari per sostenere gli spropositati livelli di royalties offerti in sede di gara. Aigrim pertanto chiede con fermezza agli enti concedenti di effettuare gare di aggiudicazione con criteri che premino adeguatamente i livelli qualitativi dei servizi offerti oltre che i livelli economici; chiede anche e soprattutto che ciascun Ente determini gara per gara dei criteri di esclusione delle offerte economicamente anomali, in maniera da eliminare alla radice episodi di gestione scorretta ed insostenibile».
Jose Mourinho (Getty Images)