2019-09-01
Sciences Po come la Corea del Nord. A lezione si studia il leader Macron
L'ateneo parigino d'élite, dove insegnano Letta jr e Sandro Gozi, organizza un seminario su vita, opere e politica del capo di En Marche. Tra i libri di testo richiesti «Il presidente filosofo» e persino la sua autobiografia.I legami tra Emmanuel Macron e le élite europee e francesi sono sempre più intensi. La conferma è venuta dalla prestigiosissima università Sciences Po di Parigi che, per il prossimo anno accademico, ha previsto un corso un po' particolare, a meno di non trovarsi in Corea del Nord. Il suo titolo non lascia però spazio a fraintendimenti e si riassume in un'unica parola: «Macron». Quando la notizia ha iniziato a circolare in Francia, qualcuno ha pensato ad un pesce d'aprile fuori stagione. E invece no. Era tutto vero, e il nome del presidente francese in carica non è stato scelto solo per identificare una promozione annuale, come avviene ad esempio all'Ena, l'altra fucina dell'élite transalpina. A Sciences Po si studierà, si analizzerà, si respirerà, Macron al 100 per cento: un corso monografico. Poco importa se un'iniziativa del genere è degna di un regime. Nell'ateissima Sciences Po, non si teme nemmeno il rischio di cadere nel culto della personalità e nell'idolatria. Leggendo il sito dell'istituzione accademica parigina, si scopre che il programma del corso - di 24 ore nell'arco del primo semestre 2019/2020- prevede un seminario «altamente interattivo», focalizzato sulla «crescita personale e politica di Emmanuel Macron». Secondo il sito di Sciences Po, l'attenzione al percorso dell'attuale capo di Stato transalpino, è giustificata dal fatto che «resta un fenomeno intrigante e non abbastanza esplorato». Il corso si interesserà anche alla vita al di fuori della sfera politica, dell'attuale inquilino dell'Eliseo, in particolare alla sua giovinezza, nonché ai suoi primi due anni di mandato. Scorrendo la presentazione si apprende anche che, il corso cercherà di prevedere il futuro. Questo perché tenterà di «comprendere se (Macron, nrd) sarà in grado di concludere con successo il proprio mandato nel 2022» e stimare «la probabilità della sua rielezione».Gli studenti che parteciperanno alla formazione (in inglese ma con conoscenza del francese obbligatoria) affronteranno qualcosa di molto simile a un indottrinamento in stile comunista. Dovranno leggere alcuni libri dedicati al presidente francese. Tra questi: «Macron, un président philosophe» del giornalista Brice Couturier, «Macron par Macron» dell'ex direttore di Le Monde, Eric Fottorino e addirittura «Révolution», il libro scritto da Macron stesso, quando era candidato all'Eliseo. Viene da chiedersi come reagirebbe la presidenza francese se - in un Paese governato da personalità che essa stessa considera come «populiste» o «sovraniste» - una prestigiosa università inaugurasse un corso dedicato al proprio leader nazionale del momento. Considerata la facilità con la quale l'élite al potere in Francia dà del «vomitevole» a governi di nazioni vicine, non è difficile immaginare quali condanne pioverebbero su corsi universitari dedicati, per esempio, a Viktor Orbán in Ungheria, a Vladimir Putin in Russia. O ancora a Jair Bolsonaro in Brasile o a Matteo Salvini in Italia. I media e gli intellettuali transalpini, scriverebbero articoli chilometrici per denunciare i rischi per la democrazia, che corsi simili rappresenterebbero. Si può anche immaginare quanti parlamentari filomacronisti non francesi sarebbero pronti a volare a Parigi, per andare a genuflettersi davanti a Macron invitandolo a «liberare» il loro Paese. Per il momento non sono ancora stati ufficializzati i nomi dei docenti del corso. Questo ha portato il settimanale francese Le Point a immaginare con ironia che Emmanuel Macron in persona possa salire in cattedra per insegnare sé stesso. D'altra parte, il leader francese conosce bene Sciences Po, dove si è diplomato nel 2001. Chissà però che altri fans del novello leader maximo transalpino non siano già pronti a diventare insegnanti di macronismo. Tra questi potrebbero esserci due ex politici italiani che già lavorano nella prestigiosa università parigina. Uno di loro è l'ex presidente del Consiglio Enrico Letta, che ricopre l'incarico di decano della Paris School of International Affairs (Psia) di Sciences Po. Nell'università della capitale francese insegna anche, da oltre 15 anni, l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Sandro Gozi che, negli ultimi mesi, ha è stato al centro di diverse polemiche. L'ultima in ordine di tempo, quella scoppiata a fine luglio dopo che il primo ministro francese, Edouard Philippe, ha reso noto che Gozi era diventato consulente del proprio ufficio per le questioni europee. All'epoca, Luigi di Maio aveva chiesto di «valutare se togliere la cittadinanza» al macronista italiano. Per sua fortuna, nel frattempo, Di Maio si è alleato al Partito Democratico che da sempre osanna Emmanuel Macron. Il nostro ex sottosegretario, può dunque dormire sogni tranquilli. Il corso dedicato alla vita, al pensiero e alle vittorie dell'attuale capo di Stato francese non è comunque la prima iniziativa insolita organizzata a Sciences Po. Nel 2016, alcune studentesse avevano dato vita al «Hijab day»: una giornata nella quale invitavano le ragazze a portare il velo islamico. Lo scorso aprile invece, alcuni studenti di sinistra avevano cercato di impedire lo svolgimento di un intervento dello scrittore Alain Finkielkraut.
Charlie Kirk (Getty Images). Nel riquadro Tyler Robinson