2022-04-14
Due nuovi satelliti in due mesi, la Russia rinforza la deterrenza spaziale
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La guerra in Ucraina non ferma, anzi accelera, i lanci spaziali russi. Il 22 marzo dalla base di Plesetsk, nella regione di Arkhangelsk, Russia Nord-occidentale, è stato lanciato un satellite per comunicazioni militari apparentemente del tipo Meridian-M, almeno stando a quanto diffuso dall'agenzia di stampa Ria Novosti. Il 7 aprile invece è stato il turno del Kosmos-2554.La costellazione Meridian doveva essere completata con il settimo lancio, invece nel febbraio 2016 è stato ordinato un nuovo lotto di quattro esemplari dei quali il primo fu lanciato nel luglio 2019, mentre a maggio dell'anno successivo furono ordinati altri due satelliti realizzati in tempi record da un contractor privato, la Iss Reshetnev, che ha consegnato l'esemplare appena lanciato in anticipo. Ciò fa supporre che Mosca abbia dovuto spostare uno di quelli già in orbita per poter coordinare le comunicazioni tra le basi del nord e i movimenti delle flotte militari che partono da quelle zone per poi transitare nell'arcipelago giapponese e arrivare nel teatro delle operazioni ucraino avvicinandosi alla Crimea. Il 7 aprile invece è stato il turno del Kosmos-2554, anch'esso lanciato da Plesetsk. Stavolta ad annunciarlo è stato il ministero della Difesa russo: «Il Kosmos-2554 è stato lanciato con successo da una squadra di combattimento delle forze aerospaziali, portato regolarmente nell'orbita di destinazione, quindi posto sotto il controllo delle strutture a terra del centro spaziale Titov».In questo caso il sospetto degli analisti occidentali e della Difesa Usa è che si tratti di un satellite con a bordo sistemi per intercettarne altri e, nel caso, poterli distruggere. Ma potrebbe anche trattarsi del completamento di una rete che veda il Meridian-M operare in collegamento con quest'ultimo Kosmos per poterlo utilizzare anche da latitudini differenti. Ufficialmente questi satelliti forniscono collegamenti in fonia e dati tra unità navali e aeromobili coprendo una vasta area, dal circolo polare fino alla parte più meridionale del Mare del Nord, con particolare concentrazione dei segnali nelle regioni settentrionali della Siberia e dell'estremo Oriente. Meridian-M è in realtà una versione migliorata dei satelliti per comunicazioni che portano lo stesso nome e messi in orbita per sostituire tutte le serie degli ormai obsoleti Molniya-1T, Molniya-3 e Molniya-3K, ovvero della rete satellitare delle forze armate di Mosca denominata «Isss». Il nuovo Meridian-M, che pesa poco più di due tonnellate e ha una vita operativa di sette anni, trasporterebbe tre differenti transponder (ripetitori di segnali radio a larga banda), operanti in diverse frequenze e con sistemi di protezione del contenuto delle trasmissioni.Sfruttando il suo posizionamento su un'orbita fortemente ellittica (quindi nel suo percorso si allontana e avvicina notevolmente alla Terra a ogni rivoluzione), quando è a portata ottica di aerei, navi e centri di comando russi nell'Artico, in Siberia come nel Mare del Nord, consente collegamenti altrimenti impossibili se tentati usando satelliti geostazionari posizionati sull'equatore, come il Raduga e il Globus dell'esercito russo.
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