2021-03-07
Saldo e stralcio e stop alle cartelle. È questa la strada per ripartire
I fanatici anti condono criticano il dl Sostegno, ma è assurdo infierire sulle partite Iva piegate dai lockdown. I ristori promessi però rischiano di rivelarsi una furbata. Sarebbe meglio calcolare le perdite di tutto il 2020.Questa volta l'hanno chiamato disegno di legge Sostegno. In effetti, dopo aver chiamato gli altri Ristori, essendo che non hanno ristorato un bel nulla, nella maggior parte dei casi, questa volta, probabilmente a causa dell'aplomb di Mario Draghi, lo hanno chiamato più umilmente Sostegno, almeno si sono coperti le spalle perché dietro alla parola sostegno ci può essere un piccolo aiuto, un aiuto medio o un grande aiuto. Vedremo.Un punto positivo va a favore del fatto che saranno sospesi i termini di versamento delle cartelle esattoriali e degli avvisi esecutivi, cioè quelli ai quali non si sfugge rischiando fino al pignoramento. Bene, ma non esageriamo, era lo stretto necessario che si doveva fare e non si poteva non farlo. Infatti, come si fa, come taluno si è azzardato, a dire che si tratta di un favore fatto ai furbi che non pagano le tasse quando la maggior parte delle cartelle esattoriali stanno sotto i 1.000 euro e molte di quelle cartelle esattoriali riguardano persone che, in questo momento, non hanno neanche quei 1.000 euro? Come si fa a ragionare sempre e comunque in termini giustizialisti a proposito del fisco? Cioè come si fa a guardare sempre ogni e qualsiasi questione fiscale dal punto di vista dello Stato e rarissimamente dal punto di vista del contribuente? In un anno nel quale, come ci dice l'Istat, sono aumentati di un altro milione i poveri di questo Paese, e molti, stiamo parlando di altri milioni di persone, ce la fanno a stento a campare, come si fa a sostenere che questa è una forma di condono che favorirebbe i soliti evasori? Se gli imprenditori non hanno guadagnato, e i consumatori non hanno consumato, se le produzioni si sono rallentate o fermate, se molti esercizi commerciali hanno tirato giù i battenti, dove si pensa di cercarla la base imponibile, cioè quel reddito sulla base del quale si dovrebbero calcolare le tasse dei cittadini? Sulla Luna? Su Marte? Nel cervello di qualcuno che non si è mai dato pena di andare a vedere la situazione reale dei contribuenti ma ha sempre calcolato il loro reddito in base a calcoli suoi, in base a redditi presunti e spesso non reali? È stato proposto, finalmente, il saldo e stralcio cioè quella riduzione delle somme dovute dai contribuenti che siano in grado di dimostrare gravi e comprovate difficoltà economiche. Se per il Covid serve il tampone qui basta un autobus dove far salire sopra coloro che devono decidere in materia fiscale e portarli in giro per l'Italia, parlare con un po' di cittadini contribuenti e poi sommessamente tornare a Roma e iniziare a ragionare dopo questa metaforica trasfusione di neuroni. Era ora. Era dovuto, altro che condono, chiamiamolo come si deve: atto di giustizia e di onestà dello Stato nei confronti dei contribuenti in difficoltà. E vedremo cosa succederà dopo questa sospensione. Dalle parti del governo sostengono che sia il primo passo verso una riforma fiscale complessiva. Vedremo. Ne parleremo a tempo debito. A proposito dei sostegni ciò che non ci piace proprio è che essi verranno calcolati sulla base del fatturato di gennaio e febbraio del 2019. Che senso ha? Per alcune attività è noto anche agli scemi che gennaio e febbraio sono i mesi nei quali si fattura di meno. C'è stata la fase dei consumi prenatalizi e ancora prima delle vacanze estive e la famiglia media arriva a gennaio sostanzialmente spompata. Mettiamo i soliti ristoratori o anche un commerciante qualsiasi: chi può pensare che il fatturato dei mesi di gennaio e febbraio sia rappresentativo del fatturato di quella azienda e che quindi il sostegno calcolato in base a quei due mesi possa essere un sostegno significativo?A noi sembra una paraculata che, seguendo il vocabolario della Treccani, ci dice che è un gesto o un atto da paraculo, in termini più urbani una furbata. Speriamo naturalmente di sbagliarci ma, ad esempio, non si poteva calcolare la percentuale del sostegno su un anno intero? Certo, calcolarla su quei due mesi fa spendere meno allo Stato, ma in questo modo si dà anche meno fiato alle imprese, alle partite Iva, agli esercizi commerciali. Perché la questione è semplice: o non si crede che questi aiuti in questo momento siano, dopo il vaccino, la cosa più importante da fare, oppure, se ci si crede, bisogna riconoscere che le somme stanziate fino a ora sono non poco, ma totalmente insufficienti. E l'aumento della povertà non è mai casuale, è sempre frutto del rallentamento del meccanismo dell'economia fatto prima di tutto dalle famiglie e dalle imprese. Finché non funziona quello l'economia non riparte.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)