2018-05-31
Fatwa contro Ramos: l’odio unisce egiziani e inglesi
Petizioni dall'Egitto contro il fallo del capitano del Real Madrid su Mohamed Salah durante la finale di Champions League. Intanto, i tifosi del Liverpool protestano davanti all'ambasciata spagnola.Le immagini di Mohamed Salah in lacrime durante la finale di Champions league, hanno fatto il giro del mondo. Tutti hanno visto Momo (così è soprannominato il calciatore egiziano del Liverpool) lasciare il campo per infortunio dopo uno scontro di gioco con il madridista Sergio Ramos. Lussazione della spalla, ma soprattutto frattura scomposta nei rapporti con la bellezza e la pulizia del calcio da parte di milioni di appassionati, delusi da quella che è apparsa una scientifica mossa del già onnipotente Real Madrid per eliminare l'avversario numero uno.Qualcosa non torna in quel gesto rivisto mille volte e per niente oscurato dalla fantasmagorica rovesciata di Gareth Bale. A molti il fallo del capitano del Real è sembrato molto più di uno scontro fortuito è ha scatenato una reazione che, con il passare dei giorni, si è trasformata in un incidente diplomatico fra Spagna, Inghilterra, Egitto e mondo islamico. Robetta da niente, l'epiteto di «macellaio» si spreca, con una richiesta al giocatore da parte di un avvocato egiziano di un risarcimento di un miliardo di euro «per avere inflitto danni materiali e psicologici a un'intera nazione».La dinamica del fallo è singolare: nel contrasto il difensore trattiene l'egiziano e cade rovinosamente sul suo braccio. «Ha fatto apposta», è il responso della giuria popolare. Per fare luce sull'accaduto si è scomodata persino l'Unione europea di Judo. Per loro non ci sono dubbi: la tecnica utilizzata dal difensore madridista è vietata agli stessi judoka, in quanto ritenuta pericolosa. Non è la prima volta che il difensore andaluso finisce nel mirino della critica e per trovare un paio di esempi non serve avere buona memoria. Durante la stessa finale ha colpito il portiere avversario Loris Karius con una gomitata alla testa. Ma anche durante la partita di ritorno contro la Juventus, il prepotente Ramos venne pizzicato a bordo campo dove - squalificato - non aveva alcun diritto di stare. Il pistolero di Zinedine Zidane ha sempre tirato dritto, infischiandosene dei buonisti e degli esteti. L'Uefa non ha mai preso provvedimenti verso di lui e la storia sta alimentando i soliti scenari di sudditanza arbitrale nei confronti dei blancos.In condizioni normali, di calcio in vacanza, la polemica sul fallo intenzionale o meno di Ramos si sarebbe chiusa in poco tempo. Ma il 14 giugno ci sarà il calcio d'inizio dei Mondiali in Russia, l'Egitto vi partecipa dopo 30 anni e l'infortunio di Salah è considerato un castigo di Maometto. Il giocatore di punta della nazionale ha cercato di rassicurare tutti. «Sono un combattente. Nonostante tutto, sono fiducioso di andare in Russia per rendervi orgogliosi», ha scritto ai tifosi su Twitter e ha iniziato la riabilitazione in Spagna. Jurgen Klopp, allenatore dei Reds, aveva intuito tutto (tranne la serata no del suo portiere) e dopo la finale aveva predetto: «Mi sa che Sergio non si è fatto molti amici in Egitto». L'opinione pubblica egiziana è insorta contro Ramos, un quotidiano lo ha definito «macellaio», mentre un opinionista ha minacciato: «Ramos ha colpito Salah per metterlo fuori gioco. A lui penserà Dio». Mido, ex calciatore egiziano transitato dalla Roma, si è pesantemente scagliato contro lo spagnolo con un tweet: «Chiunque capisca di calcio sa che Ramos ha fatto male intenzionalmente a Salah. Ha preferito tenergli il braccio anziché lasciarlo cadere in modo naturale». Ma c'è chi si è spinto oltre. L'avvocato egiziano Bassem Wahba ha messo per iscritto una denuncia alla Fifa: «Chiederò un risarcimento che potrebbe superare il miliardo di euro». In caso di vittoria legale, ha già annunciato che devolverà la somma in beneficenza.Sergio Ramos fa discutere anche in Gran Bretagna, patria del gioco duro ma leale, dove in tanti hanno storto il naso. Nella città dei Beatles i tifosi si sono mobilitati. Dopo essersi scatenati sui social media nel postpartita, hanno deciso anche di manifestare sotto l'ambasciata spagnola e poi hanno lanciato una petizione su Change.org, in cui chiedono la squalifica dal Mondiale per il capitano del Real Madrid nel caso in cui Mohamed Salah non riuscisse a partecipare. L'appello ha già raccolto 500.000 firme da tutti i continenti. Eccezion fatta per i sobborghi di Madrid, i fan del pallone di tutto il mondo sono sul piede di guerra contro Sergio Ramos e la sua presunta mancanza di sportività. Il protagonista della vicenda si è comunque scusato scrivendo: «Ritorna presto, Salah. Il futuro ti aspetta». Ma è stato ricoperto di insulti. Così il carro armato andaluso non ha compiuto un'impresa vincendo un'altra Coppa dei campioni da capitano dei blancos, ma azzerando con un fallaccio le differenze etniche, culturali e religiose tra protestanti di Liverpool e islamici egiziani. Tutti dalla stessa parte della barricata in nome del fair play, tutti coalizzati contro il cattivo del film. Che ha ottenuto un risultato diplomatico da Henry Kissinger, ma ai Mondiali avrà come colonna sonora bordate di fischi.
Francesco Nicodemo (Imagoeconomica)
(Ansa)
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Carlo Nordio, Matteo Piantedosi, Alfredo Mantovano (Ansa)