2025-10-27
Mosca apre agli States e insulta la Ue
Lavrov: «Molto bene la telefonata con Rubio». Peskov: «In Ucraina pace non a breve, gli europei sono impazziti». Intanto Putin testa un missile nucleare intercontinentale.Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la missione a Washington, tornava a Kiev senza i Tomahawk, la Russia si stava preparando a testare il nuovo missile nucleare Burevestnik. E il test, avvenuto il 21 ottobre, è stato «un successo» a detta di Vladimir Putin. Nel celebrare il risultato, lo zar ha comunicato che «si tratta di un’arma unica che nessun altro al mondo possiede», ovvero «un missile da crociera a propulsione nucleare di portata illimitata». Putin, parlando con i responsabili militari, ha disposto di «preparare le infrastrutture per mettere in servizio questo armamento nelle forze armate».«Le caratteristiche tecniche del Burevestnik consentono di utilizzarlo contro bersagli altamente protetti a qualsiasi distanza con precisione garantita, con elevate capacità di bypassare i sistemi antimissile e di difesa aerea», ha affermato il capo di stato maggiore russo, Valerj Gerasimov. E se nel 2018 si pensava che il progetto fosse «irrealizzabile», nell’ultimo test il Burevestnik, in 15 ore di volo, «ha percorso una distanza di 14.000 chilometri» e non è neanche «il suo limite», ha specificato Gerasimov. Contestualmente all’annuncio, il Cremlino ha dichiarato che «non si possono fare progressi verso la pace in tempi brevi». A dirlo è stato il portavoce Dmitry Peskov, il quale ha così spiegato la decisione di Mosca di prendersi «una pausa» dai negoziati: «Gli ucraini non vogliono alcun processo di pace», ha commentato. La colpa, secondo Peskov, è dell’Unione europea che «è letteralmente impazzita» e incoraggia la «riluttanza» dell’Ucraina. Per il portavoce, il primo a riconoscere che non si possano concretizzare sviluppi a breve è lo stesso presidente americano, Donald Trump. Sul fronte dei legami tra Mosca e Washington, l’inviato russo negli Usa, Kirill Dmitriev, ha sentenziato che sono in corso «tentativi titanici di minare qualsiasi dialogo tra la Russia e gli Stati Uniti». Anche se, in merito al vertice tra Trump e Putin, il portavoce del Cremlino ha reso noto che «c’è un’intesa sul fatto che sarebbe opportuno incontrarsi senza inutili ritardi». Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha rivelato che la telefonata con il segretario di Stato americano, Marco Rubio, è andata «davvero bene», motivo per cui non sarà necessario proseguire con un incontro vis-à-vis. Va comunque evidenziato che le sanzioni imposte dalla Casa Bianca alla Russia sono un tema di attrito tra i due Paesi: dopo le dichiarazioni di Dmitriev secondo cui le misure contro Lukoil e Rosneft non sortiranno alcun effetto, il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent , l’ha accusato di essere «un propagandista», visto che le sanzioni rientrano «in una campagna di massima pressione che funzionerà».Nel teatro di guerra, le tattiche russe si stanno rivelando decisive per il Donbass, con Mosca che si garantirebbe una condizione di ulteriore vantaggio al tavolo dei negoziati. Nella regione di Kharkiv, i soldati russi hanno circondato i 5.000 militari ucraini schierati a Kupyansk. E Putin ha ordinato «misure per garantire la resa delle truppe ucraine e ridurre al minimo» i morti. Nel Pokrovsk, fondamentale snodo logistico per il Donbass, nella zona di Krasnoarmeisk sono intrappolati oltre 5.500 soldati ucraini. La disfatta di Pokrovsk comporterebbe l’avanzata dei russi a Ovest verso Dnipro, ma anche verso Nord dove si trova l’ultima roccaforte difensiva del Donbass. Sul fronte interno invece, il Telegraph sostiene che lo zar russo temerebbe un colpo di stato per mano dell’ex oligarca Mikhail Khodorkovsky e 22 membri del Comitato russo.
«Il delitto di via Poma» (Sky Crime)
A 35 anni dall’omicidio di Simonetta Cesaroni, la docuserie Il delitto di via Poma su Sky Crime ripercorre il caso con testimonianze e nuovi spunti d’indagine, cercando di far luce su uno dei misteri più oscuri della cronaca italiana.
Alberto Gusmeroli (Imagoeconomica)
La Uss Gravely (DDG-107), una nave da guerra lanciamissili della Marina degli Stati Uniti, arrivata al porto di Port of Spain in Trinidad e Tobago (Getty Images)
Beppe Grillo. Nel riquadro, Lorenzo Borré (Ansa-Imagoeconomica)