2022-08-10
Rovinati dal vaccino: le storie
Nei racconti di Gianluca, Patrizia e Alessandra ci possiamo rispecchiare. Storie di persone che si sono fidate dello Stato, che prometteva la salvezza con il miracoloso siero, e invece sono stati lasciati soli nel momento del bisogno. Noi continueremo a dare voce alle storie di tutti, sempre. In tanti, troppi sono stati abbindolati e poi abbandonati. Noi non lo faremo.Come è possibile restare indifferenti davanti al calvario che stanno vivendo centinaia, anzi migliaia di italiani, alle prese con gli effetti avversi del vaccino? Non lo è, infatti. Perché le loro storie sono le nostre storie. Perché nei racconti di Gianluca, Patrizia e Alessandra, che riportiamo qui sotto dalla loro viva voce, ci possiamo rispecchiare. Storie di persone che si sono fidate dello Stato, che prometteva la salvezza con il miracoloso siero, e invece sono stati lasciati soli nel momento del bisogno. Quando, cioè, dopo l’iniezione, non è andato tutto bene come speravano. Sono arrivati i dolori, la paresi, le pericarditi. Gli esami da fare, di tasca propria, il giro degli ospedali per avere consulti diversi. Le cure giuste da trovare. Le difficoltà dell’ottusa burocrazia italica per chiedere un’esenzione al vaccino. Insomma, un corollario di guai lungo mesi, addirittura lungo un anno, in qualche caso. Noi continueremo a dare voce alle storie di tutti, sempre. In tanti, troppi sono stati abbindolati e poi abbandonati. Noi non lo faremo.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/rovinati-vaccino-storie-2657839149.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="gianluca-dopo-i-dolori-al-petto-ho-incominciato-a-non-vedere-piu-bene" data-post-id="2657839149" data-published-at="1660118966" data-use-pagination="False"> Gianluca: «Dopo i dolori al petto ho incominciato a non vedere più bene» Abito a Ravenna, ho fatto il vaccino e, subito dopo la prima dose, ho avuto un dolore al petto e mi sentivo come se dovessi svenire, avevo fitte e pressione alta. Il giorno dopo il cuore faceva fatica, batteva forte. Ho iniziato ad avere una parestesia alle braccia e alle gambe. Sono andato dal medico di base e poi dal cardiologo: quest’ultimo mi ha prescritto una pasticca per la pressione. Avevo la minima a 110, la massima a 150 e io non avevo mai avuto prima di quel momento la pressione così alta, oltretutto sono un sub di secondo livello. Avevo comunque sempre questo formicolio e, piano piano, la mia vista si è come annebbiata.Inizialmente vedevo bagliori, poi si è offuscata. Il risultato è che ho perso otto decimi da un occhio perché ho avuto una trombosi anche se, fortunatamente, non c’è stato il distacco della retina. Visto quello che mi era successo, avendo anche un certificato del cardiologo dell’Usl che aveva verificato la sospetta correlazione, all’hub vaccinale mi hanno esonerato dalla vaccinazione per un certo periodo di tempo. Poi quando si è passati dal certificato cartaceo a quello digitale, non mi hanno più voluto esonerare. Pretendevano che io rifacessi tutti gli esami che avevo già fatto e spendessi altri duemila euro, che era la cifra che avevo, appunto, speso per cercare di curarmi. Ho chiamato l’oculista dal quale ero andato ma ho scoperto che era stato chiamato dai carabinieri, visto che avevo presentato una denuncia chiedendo il sequestro del lotto del vaccino che mi era stato somministrato. L’oculista mi ha detto che a causa di questi problemi non voleva più visitarmi.Ora sto un po’ meglio, anche se continua a farmi male la gamba destra e, ovviamente, non vedo più bene. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/rovinati-vaccino-storie-2657839149.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="patrizia-zampieri-ho-avuto-una-paresi-durata-ben-8-mesi-dopo-la-seconda-dose" data-post-id="2657839149" data-published-at="1660120674" data-use-pagination="False"> Patrizia Zampieri: «Ho avuto una paresi durata ben 8 mesi dopo la seconda dose» Dopo la seconda dose ho avuto un’emorragia cerebrale. Già dopo la prima ero stata male: mi erano venuti dolori dappertutto, sangue dal naso, vertigini, una spossatezza tale da non riuscire a fare alle scale. Ho fatto io stessa la segnalazione all’Aifa, ma mi hanno fatto comunque la seconda dose.Dopo la seconda dose, all’inizio, ho avuto tutta la sintomatologia che avevo già registrato dopo la prima, ma in maniera più forte. Avevo anche difficoltà a respirare, sempre sangue dal naso e vertigini. Poi, due mesi dopo l’iniezione, una sera, mi sono messa a letto e la mattina seguente mi sono svegliata con il corpo metà paralizzato e la lingua cadente. Mi trovavo in casa da sola, ma avevo il telefono acceso vicino al comodino e sono riuscita a chiamare mio fratello: biascicavo, non riuscivo a parlare. Per fortuna lui aveva le chiavi di casa e mi ha portato subito al pronto soccorso. Mi hanno tenuto in osservazione per alcuni giorni, quindi sono tornata a casa. Ho dovuto fare fisioterapia per 4-5 ore al giorno, per mesi, per riuscire a recuperare i movimenti del corpo e pure l’eloquio, perché non riuscivo più a parlare bene.La paresi mi è durata otto mesi e per un anno quasi non ho più dormito la notte per la paura di svegliarmi con una nuova emorragia. Anche adesso non sto bene, faccio fatica a fare ogni cosa, devo stare attenta a non inciampare perché ogni tanto ho delle parestesie temporanee. Pensate che quando sono andata a lavorare (sono di Treviso faccio l’infermiera), dopo 8 mesi, volevano farmi fare la terza dose in ambiente protetto, ma io mi sono rifiutata. Sono riuscita a farmi fare un’esenzione temporanea presso un hub vaccinale che mi è stata rinnovata di mese in mese finché è arrivato il sistema telematico e non mi è stata più rinnovata. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/rovinati-vaccino-storie-2657839149.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="alessandra-maffi-terapia-monoclonale-per-tenere-a-bada-pericardite-e-recidiva" data-post-id="2657839149" data-published-at="1660120674" data-use-pagination="False"> Alessandra Maffi: «Terapia monoclonale per tenere a bada pericardite e recidiva» Il 3 agosto del 2021 faccio la seconda dose di vaccino. La sera ho un po’ di febbre e basta. Poi, il giorno dopo, affanno, febbre alta e dolore al torace e facevo particolarmente fatica a fare le scale.Il giorno dopo sono andata al pronto soccorso all’ospedale convenzionato di Bergamo Umanitas Gavazzeni e mi hanno dimesso con una sospetta pericardite: mi hanno fatto esami del sangue, raggi al torace e una visita cardiologica che, però, non aveva rilevato dei versamenti. Ma mi hanno diagnosticato questa sospetta pericardite perché avevo tutti i sintomi e valori del sangue sballati. La cosa assurda è che all’ospedale hanno scritto «sospetta pericardite post-infezione Sars Cov 2» ma non era vero, io avevo fatto il vaccino il giorno prima di stare male. Il giorno dopo, ancora, sono stata da un altro cardiologico che mi ha confermato che avevo proprio una pericardite in corso. Mi ha detto di fare la segnalazione all’Aifa tramite il mio medico di base che, però, non l’ha voluta fare e allora ho chiamato il pronto soccorso, ma non mi hanno risposto.Ho subito preso delle medicine finché a settembre-ottobre ho ricominciato a fare a sport. Ma a novembre, mentre correvo, ho iniziato ad avere gli stessi sintomi: fatica, febbre, affanno e dolori. Allora sono tornata in ospedale, stavolta a Seriate, e lì ho scoperto di aver avuto una recidiva importante: si era formato del liquido nel pericardio e avevo avuto un versamento. Mi hanno dato del cortisone ma ogni volta che iniziavo a scalare il medicinale, mi ritornava la recidiva. Sono andata al Papa Giovanni XXIII di Bergamo e lì ho iniziato una terapia monoclonale che continuo tutt’ora. Ora lo stato infiammatorio è più basso e il liquido al cuore è un po’ calato e ho iniziato a fare un pochino di sport ma non sono quella di prima. Un cardiologo mi ha certificato la correlazione e tramite un nuovo medico di base ho ottenuto un’esenzione temporanea.