2023-12-17
Roma-Londra è l’asse anti scafisti: accordo sui rimpatri dalla Tunisia
Giorgia Meloni e Rishi Sunak (Ansa)
Rishi Sunak, ospite dell’«amica» Giorgia Meloni, paragona il premier a Margaret Thatcher e ribadisce: «Decidiamo noi chi entra, non i criminali». I due alleati finanzieranno il ritorno a casa degli immigrati rimasti bloccati nel Nord Africa.«Rishi Sunak non è solo il primo ministro britannico, è un amico». Giorgia Meloni ha introdotto così alla platea di Atreju il collega inglese che poi è salito sul palco per il suo intervento. L’«amico» Sunak ha ricambiato citando Margaret Thatcher. Si è rivolto direttamente a Meloni, «è bellissimo essere qui, incontrarti oggi a Roma, so che sei determinata, che sei convinta: l’ho visto in tutti gli incontri, a Granada, a Hiroshima, a Dubai e anche il mese scorso quando ci siamo visti nel Regno Unito», ha detto. E poi ha evidenziato come la Thatcher abbia rappresentato un modello per la collega: «Posso solo pensare che cosa ha attirato Giorgia verso la prima leader che ha cominciato a rivitalizzare il suo Paese sia a livello internazionale sia a livello interno», ha detto, «e che è stata sicuramente un riferimento per Giorgia». Il tema degli sforzi congiunti per contrastare l’immigrazione clandestina e la criminalità organizzata è stato centrale. I rapporti con Meloni si sono rafforzati nel corso dell’anno proprio attorno alla stessa volontà di ridurre gli sbarchi illegali di migranti sulle coste dei loro rispettivi Paesi. «Decidiamo noi», ha detto Sunak, «chi deve entrare, non le bande criminali. Noi vogliamo scardinare il modello criminale» dell’immigrazione illegale. «Thatcher aveva capito che le idee erano importanti solo se si potevano implementare. Non si è mai tirata indietro anche quando la lotta era dura, e oggi dobbiamo applicare il radicalismo di Thatcher per quanto riguarda l’immigrazione illegale. I nostri oppositori vogliono mettere la testa sotto la sabbia e lasciare che il problema vada via da solo ma non funziona così. Andate a Lampedusa, dove il 50% degli immigrati è arrivata quest’anno: non è più sostenibile, non è corretto ed è immorale». E ancora: «Se non gestiamo il problema» del traffico dei migranti «il numero crescerà e sarà più grande di quello che noi possiamo gestire. Il costo di gestire queste persone è difficile e farà arrabbiare tutti i nostri cittadini, perché alla fine i soldi saranno investiti per la gestione dei migranti e distruggerà lo spazio pubblico», ha affermato Sunak. Poi ha ricordato che «Giorgia ha siglato un accordo con l’Albania e noi abbiamo fatto un accordo con il Rwanda: vogliamo interrompere il modello di business di queste gang criminali. E se questo ci richiederà di aggiornare le nostre leggi e di avere conversazioni a livello internazionale per creare un framework sull'asilo politico dobbiamo farlo, perché se non gestiamo questo problema oggi i barconi continueranno ad arrivare. Se i migranti vengono in Italia o in Inghilterra illegalmente non potranno restare, deve essere chiaro». Il presidente del Consiglio lo ha raggiunto sul palco e dopo un lungo abbraccio i due si sono rivolti verso il pubblico stringendosi le mani e alzandole al cielo. Prima di andare ad Atreju, Sunak è stato ricevuto da Meloni a Palazzo Chigi. Il governo ha diffuso due note alla stampa sui contenuti del confronto: nella prima si sottolinea che al centro dei colloqui con l’inquilino di Downing Street c’è stato «il lavoro comune in ambito migratorio nel quadro del Memorandum d’intesa firmato a Londra lo scorso 27 aprile. Sunak e Meloni hanno stabilito di cofinanziare un primo progetto italo-britannico di rimpatri volontari assistiti nei Paesi di origine predisposto dall’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) a favore di migranti bloccati in Tunisia. «La discussione ha quindi toccato i principali dossier della politica internazionale, a partire dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente», si legge nella nota. Cui se ne è aggiunta subito un’altra relativa all’incontro allargato anche al premier albanese, Edi Rama, che poi ha ascoltato Sunak in platea all’evento di Fdi. «I tre leader hanno concordato di intensificare ulteriormente la collaborazione fra i tre Paesi a contrasto dei trafficanti di esseri umani. Ribadita, nel frattempo, l’importanza di giungere a una definitiva stabilizzazione dei Balcani occidentali, anche sulla base dei passi avanti recentemente compiuti nel processo di allargamento alla regione dell’Unione europea», conclude la comunicazione di Palazzo Chigi.Dopo la Brexit, Sunak - eletto premier a ottobre 2022 come Meloni - ha trovato un alleato all’interno dell’Ue con un interesse comune ad assumere la posizione sempre più dura sull'immigrazione richiesta dalla base di potere del suo partito. Il loro legame, iniziato quando si sono incontrati per la prima volta nel novembre dell’anno scorso alla Cop27 di Sharm el-Sheikh - è anche costruito su una chimica personale che si può vedere nelle fotografie e nei filmati dei loro incontri. Ma ha un riflesso geopolitico nel settore della Difesa: basta ricordare il trattato firmato giovedì da Regno Unito, Italia e Giappone per la costruzione della prossima generazione di caccia stealth.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.