2019-03-17
Riscatto della laurea sopra i 45 anni e patronati in pista per dare il reddito
Strette sugli assegni di cittadinanza e limiti per i genitori single Claudio Durigon: «Abbiamo spiegato a Bruxelles gli effetti espansivi».Arriva in Aula il decretone. Quasi sicuramente sarà votato con la fiducia, visto il momento di turbolenza interna per via degli accordi con la Cina e delle posizioni discordanti sulla famiglia. Ma ormai si può dire fatta: quota 100, così come il reddito di cittadinanza, diventano legge. Due misure impegnative dal punto di vista del budget, che si concretizzano con alcuni cambiamenti ma nella stessa filosofia di spesa per la fascia più povera. Ci vorranno mesi per capire, invece, se il reddito da attuale misura di sostegno ai meno abbienti diventerà anche uno strumento di reinserimento nel mondo del lavoro. Serve investire sui centri per l'impiego, sui software comuni a tutte le Regioni, chiarire l'arruolamento dei tutor e le capacità di gestione delle oltre 700.000 domande di accesso all'Rdc. «Abbiamo davanti a noi diverse sfide», spiega alla Verità il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, «ma con certezza possiamo dire che questo è il primo governo che investe sui centri dell'impiego e avvia una rivoluzione rimasta per anni nel cassetto. Su quota 100 il testo che si appresta a tornare in Aula conferma a pieno l'impianto salvo piccole modifiche apportate prima al Senato e poi alla Camera». Il riferimento è all'estensione del riscatto della laurea oltre ai 45 anni, alla ridefinizione della governance dell'Inps (dopo l'impasse sulle nome, sono state attribuite deleghe anche al vice presidente e l'ultima versione del decretone affida al cda da nominare le attribuzioni specifiche). «Nel corso dell'iter parlamentare», prosegue Durigon, «sono stati stanziati più fondi per i disabili, mentre non siamo stati in grado, per il momento, di estendere l'ape social a un gruppo di esodati rimasti in un angolo dal 2011. Lo faremo con il primo provvedimento utile». Intanto, le domande per la pensione anticipata sono arrivate a quota 108.000. Di queste, ben 34.000 riguardano il comparto pubblico. E 6.500 coinvolgono persone che hanno fatto richieste già al di fuori del mercato del lavoro. Poco più del 5%. Una cifra che smentisce gli allarmi lanciati da Tito Boeri prima di lasciare la cattedra dell'Inps. Statistiche, inoltre, che lasciano pensare che il livello di sostituzione generazionale sarà importante. Per quanto riguarda la Pubblica amministrazione, a ogni uscita corrisponderà subito un Tfs anticipato da 45.000 euro, che sommato per 34.000 domande già oggi fa oltre 1,5 miliardi di euro. Molti dei quali finiranno a impattare sui consumi. «Venerdì sono stato a Bruxelles», conclude Durigon, «e ho spiegato in una sessione a cui partecipava il vice presidente Valdis Dombrovskis l'impatto espansivo di queste misure e il criterio che abbiamo utilizzato nel valutare i numeri, i costi ma comunque sempre l'importanza di apportare un contributo per i nuclei poveri e il ricambio generazionale in un Paese che continua ad avere una percentuale di disoccupazione minorile sopra la media Ue».Anche per questo motivo, come si evince dall'ultima versione del decretone saranno considerati disoccupati e potranno quindi aderire al patto per il lavoro e ricevere le offerte dai centri per l'impiego anche i lavoratori dipendenti e autonomi con un reddito inferiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Viene recepita inoltre l'intesa tra governo e regioni sui tutor che prevede un piano di assunzioni triennali. Nel 2020 ci saranno 3.000 assunzioni per i centri per l'impiego e ulteriori 4.600 l'anno successivo. Viene stabilito, inoltre, uno stanziamento aggiuntivo pari a 340 milioni. La pensione di cittadinanza potrà essere erogata con modalità diverse dalla card e quindi «mediante gli strumenti ordinariamente in uso per il pagamento delle pensioni». Il testo finale prevede anche che i carcerati non avranno diritto al reddito di cittadinanza, così come i condannati e latitanti. Lo stop si applica nei confronti «del richiedente cui è applicata una misura cautelare personale, anche adottata all'esito di convalida dell'arresto o del fermo, nonché del condannato con sentenza non definitiva» l'erogazione del reddito di cittadinanza «è sospesa. La medesima sospensione si applica anche nei confronti del richiedente dichiarato latitante». Le domande potranno essere sottoposte anche ai patronati i quali saranno tenuti a verificare tramite banche dati dell'amministrazione finanziaria chi detiene immobili all'estero per bocciarne le domande. Medesima stretta si applica anche ai furbetti finti genitori single. «Per evitare comportamenti opportunistici» in presenza di figli minori, ai fini del calcolo Isee per il reddito, fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente o non sposato.Infine, uno dei dettagli più attesi: il riscatto della laurea. La possibilità di riscattare il periodo di studi per chi intende accedere a quota 100 viene estesa anche a chi ha oltre 45 anni di età. L'opportunità vale poi in generale per tutti coloro che possono riscattare gli anni a partire dal 1996, prima del quale non ci può esser stato versamento di contributi (quindi con il sistema retributivo). Per il calcolo si parte dal novembre del primo anno di immatricolazione e si va avanti solo del numero di anni della durata legale del corso (non contano gli anni fuori corso) anche se per arrivare alla laurea vengono impiegati più anni. Si può riscattare il diploma universitario, la laurea triennale, quadriennale o a ciclo unico, il diploma di specializzazione post-laurea, nonché il dottorato di ricerca (se si sono versati i contributi alla gestione separata Inps), grazie alla pace contributiva che sarà in vigore in via sperimentale, dal 2019 al 2021, e consentirà di pagare i contributi di periodi scoperti beneficiando di importanti agevolazioni. Il riscatto dei contributi potrà essere pagato anche dal datore di lavoro, il quale potrà dedurre dal reddito d'impresa l'importo corrisposto. Il costo è di 5.239,74 euro per ogni anno.
Era il più veloce di tutti gli altri aeroplani ma anche il più brutto. Il suo segreto? Che era esso stesso un segreto. E lo rimase fino agli anni Settanta