2022-12-11
Report torna su Tim e Dazn: «Commissioni a Pezzi anche per la pubblicità gratuita»
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Nella nuova puntata della trasmissione di Sigfrido Ranucci si torna a parlare sul caso dei rapporti tra Vivendi, Tim e Mint. E spunta un accordo di distribuzione da 15 milioni di euro che le due società avrebbero sottoscritto dopo l’intesa sulla serie A: una clausola del contratto sembra ritagliata apposta sulla società dell'ex conduttore di Mtv.Si preannuncia una settimana delicata per Telecom. Giovedì 15 è previsto consiglio di amministrazione dove ci sarà con tutta probabilità un nuovo passaggio di governance. Ma nel frattempo lunedì 12 Report ha deciso di ritornare sui rapporti con Vivendi, azionista principale di Tim. Nella puntata del 7 novembre, infatti, il programma condotto da Sigfrido Ranucci aveva raccontato come Andrea Pezzi, l’ex conduttore di MTV, aveva ricoperto un ruolo centrale nella definizione dell’alleanza tra Tim e Dazn, anche perchè considerato il consigliere più ascoltato dei francesi. Nel corso della puntata, il giornalista Giorgio Mottola chiede a Pezzi se ci sarebbero state anomalie rispetto alla gestione di questo accordo. «Non particolari, non più di quanto forse non sappia lei», risponde Pezzi. Eppure un ex dirigente Tim sentito dalla trasmissione ha un altro parere. «Guardi, non è così. Voi avete mostrato l’altra volta un contratto di Pezzi da 5 milioni di euro l’anno ma ce n’è un altro invece che gli è stato fatto dopo l’alleanza tra Tim e Dazn». Mottola poi domanda: «Però questo contratto che c’entra con l’accordo tra Tim e Dazn?». L'ex dirigente continua: «La risposta si trova in un accordo di distribuzione da 15 milioni di euro che Tim e Dazn sottoscrivono dopo l’intesa sulla serie A. In questa scrittura privata Tim fa aggiungere una clausola che sembra ritagliata apposta sulla società di Andrea Pezzi. Ti brucia». Quindi Mottola spiega: «Report è in grado di mostrarvi in esclusiva l’accordo di distribuzione tra Tim e Dazn collaterale all’intesa sulla serie A. In questa scrittura privata, Dazn si impegna a concedere gratuitamente a Tim spazi pubblicitari sulla propria piattaforma pari a 15 milioni di euro. Vale a dire che prima e dopo le partite, la società telefonica potrà mandare in onda i propri spot senza dover pagare. La dirigenza di Tim impone però una clausola particolare: la gestione di questi spazi gratuiti dovrà avvenire attraverso una terza parte, un’agenzia media da loro indicata». Secondo l'ex dirigente Tim «la società in questione è quella di Pezzi». E se anche fosse vero cosa ci sarebbe di strano?, si domanda Report. «Pezzi aveva già un contratto per gestire la pubblicità online di Tim, perché farne un altro apposito per Dazn, che tra l’altro aveva già dato mandato alla sua concessionaria Publitalia di redigere un piano per gli spot di Tim?». In pratica, come sintetizza Mottola, «Dazn si affida alla sua agenzia media, vale a dire Publitalia del gruppo Fininvest che, come potete vedere, aveva già presentato questo piano per gli spot di Tim. Tuttavia l’azienda telefonica chiede di inserire nell’accordo la Mint di Andrea Pezzi, che - come dimostra questo documento inedito - pianifica quattro mesi di spot per un valore di tre milioni e 600mila euro. Ma nonostante Dazn li abbia offerti in omaggio, sulla programmazione di questi spot Pezzi incassa una percentuale dell’otto per cento, vale a dire 291mila euro. E stessa percentuale viene applicata anche per la restante pubblicità di Tim andata in onda gratuitamente sulla piattaforma. Si tratta di soldi che si aggiungono al contratto da cinque milioni di euro che ogni anno Tim versa a Pezzi per gestire la pubblicità online».