2024-05-31
Regione Puglia cerca una nuova sede a Tirana
L’ente vuole chiedere all’esecutivo albanese un locale in comodato d’uso, che sostituisca quello, troppo costoso, inaugurato nel 2018. Ma ci sono uffici di rappresentanza pure a Roma e perfino a Bruxelles, dove son stati sborsati oltre 1,8 milioni di euro.«Noi abbiamo un legame fortissimo con l’Albania, un legame che dura da secoli e che ha superato anche momenti di difficoltà. Questa lunga storia di affetto e di amicizia ci ha portato ad investire, con convinzione, su questa sede stabile della Regione Puglia in piazza Skandembeg, a Tirana, a due passi dal Comune, nel cuore dell’Albania». Così parlò il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il 19 novembre del 2018 inaugurando la nuova sede della Regione a Tirana. Oggi però quella stessa base «logistica», seguita a un accordo di collaborazione con il Paese guidato da Edi Rama su università, ricerca, sistema produttivo, sanitario eccetera, costa troppo per potersela ancora permettere. Anche perché il confronto tra costi e benefici risulta negativo. Va ridotto il peso dell’affitto di questa sede sul bilancio regionale e poiché a novembre di quest’anno scadrà il contratto, la Regione potrebbe decidere di non rinnovarlo. Secondo quanto riporta in un servizio la tv locale del Salento, Telerama, l’obiettivo è comunque quello di mantenere un presidio fisso soprattutto per mandare in porto il progetto dell’Acquedotto Puglia in Albania. Di qui l’ipotesi di chiedere asilo al governo albanese. La richiesta che la Regione è pronta a fare a governo e comune di Tirana sarebbe infatti quella di ottenere in comodato d’uso gratuito una porzione di un immobile istituzionale, effettuando anche lavori per migliorarne lo stato. Con alcune condizioni: l’ufficio dovrà però essere situato possibilmente nelle vicinanze dell’Ambasciata Italiana oppure nell’area di piazza Skanderbeg, deve essere almeno di 80/100 metri quadri e non al piano terra. Vedremo se le richieste della Puglia verranno accettate. Se così non fosse alla giunta Emiliano resterebbero altre due sedi fuori dai confini pugliesi, quella di Roma, in via dei Barberini (acquistata per abbattere i costi delle trasferte e usata per riunioni e foresteria) e una a Bruxelles. Quest’ultima da 400 metri quadri fu acquistata per 1,85 milioni di euro, più 600.000 euro di spese di ristrutturazione. Nessuna sorpresa, anche altre regioni hanno sedi «oltreconfine» di rappresentanza. Lo stesso Raffaele Fitto, oggi ministro per gli Affari europei, politiche di coesione e Pnrr, quando fece la campagna elettorale come candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra (era il settembre del 2020) tra le sue proposte programmatiche mise proprio la creazione di una sede efficiente della Regione Puglia a Bruxelles, una sorta di ufficio di collegamento, una «ambasciata» del territorio pugliese in Europa, chiamata «Casa Puglia». Perché, sottolineò in quella occasione, «la Regione Puglia dal 2003 ha una sede che non è stata mai utilizzata e che da due anni non ha più neanche un referente». Le costose sedi di rappresentanza servono però al governatore per portare avanti la sua politica estera come se la Puglia fosse un feudo autonomo dal punto di vista delle decisioni energetiche, infrastrutturali e logistiche di ogni sorta. Emiliano coltiva da anni solide relazioni con la vicina Tirana. Basti pensare al progetto Eagle Lng: un gasdotto sottomarino di 110 chilometri dall’Albania alla Puglia, presentato nel 2017 dalla Regione e dal presidente, lo stesso Emiliano che si era opposto con forza al progetto del gasdotto Tap dall’Azerbaigian, Turchia, Grecia, Albania, Adriatico e Puglia. Ma sono ormai rodate anche le relazioni con la più lontana Pechino, come più volte ha scritto La Verità raccontando la «sindrome cinese» sui porti di Taranto e Brindisi. Porto di Brindisi che, tra l’altro, è molto più vicino in termini di miglia marittime dall’Albania ma al quale è stato preferito quello di Bari per gestire il flussi dei traghetti da e per il Paese di Rama (con un investimento, nel 2019, di due milioni di euro). Cina e Albania, due «passioni» che il governatore condivide con Massimo D’Alema, che di Puglia se ne intende. Del resto, l’ascesa politica di Michele Emiliano comincia il 15 ottobre 2003, ovvero il giorno dell’incontro, che all’epoca fu definito «informale», con colui che in quel momento era il lìder màximo degli allora Ds. L’agenzia Ansa due giorni dopo collegò quell’incontro a un evento giudiziario con questo titolo: «Missione arcobaleno, il pm conclude l’indagine e si candida a sindaco di Bari». Il pm era Emiliano e l’inchiesta era tutta concentrata sull’operazione umanitaria voluta nel 1999 dal governo guidato da Massimo D’Alema in Albania per sostenere i kosovari in fuga dalla loro terra bombardata dalla Nato in conseguenza dell’intervento contro la Serbia.Ps. Chiudiamo ricordando una storia che La Verità aveva raccontato a dicembre 2023. Quando a metà agosto dell’anno scorso Giorgia Meloni era andata in Albania, lo aveva fatto a bordo di una nave di linea tra Brindisi e Valona. Nave costruita nel 1979 che a dicembre è poi rimasta bloccata nel porto per un’avaria avvenuta pochi giorni dopo la visita del presidente del Consiglio. Quel traghetto su cui ha viaggiato Meloni era stato ceduto nell’aprile 2023 dai croati di Jadrolinija alla compagnia di navigazione greca A-Ships Management e ribattezzata Prince. L’idea era quella di impiegarla nella tratta che A-Ships gestisce insieme con Flipper Lines, una nuova compagnia di navigazione. Il broker che gestisce i viaggi, organizza le tratte di percorrenza e gestisce la parte doganale, è la Albline, società con uffici a Brindisi. Fino alla scorsa estate l’ad della società era Cosimo Taveri, fratello di Emma Taveri, assessore al Turismo del Comune di Brindisi in quota Pd e considerata vicina al governatore Emiliano.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.