2024-08-18
Raffica di missili tra Israele e Hezbollah
Raid dell’Idf in Libano e a Gaza. Ucciso anche un comandante della milizia sciita. Pioggia di razzi in risposta sul Nord dello Stato ebraico. Hamas rigetta la bozza di accordo Usa. Dichiarazione congiunta di Italia, Francia, Germania e Uk per il cessate il fuoco.Hamas ha respinto la nuova bozza di accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, definendola «dettati americani», secondo quanto riferito dal movimento jihadista. Hamas ha inoltre rifiutato di continuare i negoziati sulla nuova bozza, insistendo invece sull’attuazione del piano proposto dal presidente americano Joe Biden il 31 maggio scorso. Questo piano prevede, in una prima fase, una tregua di sei settimane con il ritiro israeliano dalle aree densamente popolate di Gaza e il rilascio degli ostaggi rapiti il 7 ottobre. Nella seconda fase, il piano prevede un ritiro totale delle forze israeliane da Gaza. «Affermare che siamo vicini a un accordo è solo un’illusione, non ci troviamo di fronte a un accordo o a vere e proprie trattative ma piuttosto a un’imposizione di diktat americani», ha dichiarato Sami Abu Zuhri, membro del gruppo jihadista. Hamas ha accusato Israele «di aver introdotto nuove condizioni» nella bozza dell’accordo, tra cui «il mantenimento delle truppe israeliane» lungo il confine di Gaza con l’Egitto e l’imposizione «di un diritto di veto» sulla selezione dei prigionieri palestinesi che potrebbero essere scambiati con gli ostaggi. Queste condizioni aggiuntive sono state citate da Hamas come uno dei motivi del loro rifiuto di accettare la nuova proposta di cessate il fuoco. Israele invece ha confermato le dichiarazioni degli Stati Uniti riguardo ai significativi progressi ottenuti verso un accordo di cessate il fuoco a Gaza, dopo due giorni di colloqui a Doha. La notizia è stata riportata da alti funzionari israeliani e ripresa da vari media. Una delegazione israeliana è arrivata ieri al Cairo per discutere le disposizioni relative alla riapertura del valico di frontiera di Rafah, in incontri con funzionari egiziani, statunitensi e del Qatar. Le trattative di Doha sono seguite con particolare interesse a Teheran e alla domanda se l’Iran continuerà a evitare ritorsioni contro Israele in seguito all’estensione dei colloqui per il cessate il fuoco a Gaza, la missione iraniana alle Nazioni Unite a New York ha risposto con un cauto «lo speriamo», secondo quanto scrive il Times of Israel e in tal senso il ministro degli Esteri iraniano Ali Bagheri ha comunicato di essere stato aggiornato dal suo omologo del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, sull’esito degli incontri di Doha. In una dichiarazione pubblicata su X, Bagheri ha sottolineato di aver avvertito Al Thani che «Israele non è un interlocutore di cui fidarsi» e ha sollecitato l’uso di «tutti i mezzi per porre fine all’offensiva israeliana su Gaza contro Hamas». In vista dei negoziati su Gaza previsti in Egitto la prossima settimana, il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty ha dichiarato a margine di un incontro con il suo omologo francese, Stéphane Séjourné, che era in visita al Cairo dopo aver precedentemente fatto tappa in Libano, Israele e nei territori palestinesi che «ci sono alcune lacune che stiamo affrontando», ma ha aggiunto che «un accordo è possibile se Israele e Hamas dimostrano la volontà politica di raggiungerlo». Intanto, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un comunicato ha affermato: «Insieme ai colleghi di Gran Bretagna, Germania e Francia, sostengo gli sforzi di mediazione in corso da parte di Stati Uniti, Egitto e Qatar per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Non possiamo permetterci di perdere tempo: lavoriamo con tutti i Paesi della regione per offrire al Medio Oriente prospettive di stabilità e pace»; mentre il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha avvertito che il proseguimento del conflitto a Gaza «potrebbe intensificare il pericoloso circolo vizioso dell’instabilità nella regione». Una tregua è richiesta con forza anche dall’Oms che necessita di una pausa di sette giorni nei combattimenti a Gaza per consentire la vaccinazione di oltre 640.000 bambini contro la poliomielite, dopo che il virus è stato rilevato nelle acque reflue del territorio e su un bambino di dieci mesi. Anche ieri è stata una dura giornata di guerra. L’Idf ha ordinato ai residenti di alcuni quartieri nel nord-est di Gaza di evacuare, invitandoli «a dirigersi verso rifugi noti nel centro di Gaza City». Avichay Adraee, il portavoce dell’Idf in lingua araba, ha comunicato su X che i residenti dei quartieri di Beit Hanoun, al-Manshiya e Sheikh Zayed, insieme agli sfollati di Gaza che si trovano nell’area, «devono spostarsi immediatamente verso il centro della città di Gaza». Adraee ha sottolineato che Hamas e altre organizzazioni terroristiche stanno lanciando razzi da queste zone contro Israele, e ha avvertito che «l’Idf agirà con forza contro questi elementi». Quell’area è stata successivamente oggetto di un raid aereo israeliano e ci sarebbero 18 vittime e decine di feriti. Secondo quanto riferiscono Al Jazeera e alcuni media palestinesi, sarebbe stata sterminata un'intera famiglia di 15 persone, inclusi dei bambini. Per l’esercito israeliano, le vittime erano invece dei terroristi, tra cui un t miliziano che ha lanciato razzi verso le truppe che operavano nella zona. In risposta Hezbollah ha lanciato almeno 55 razzi contro un kibbutz nel Nord di Israele, in risposta a un attacco aereo israeliano notturno che ha causato la morte di almeno 10 persone (potrebbero esserci anche dei bambini), e il ferimento di altre cinque. L’Idf ha dichiarato di aver colpito un deposito di armi appartenente al gruppo terroristico. Infine, il portavoce delle Forze di difesa israeliane ha dichiarato che l’aeronautica ha colpito Hassin Ibraheem Kasseb, un comandante di Hezbollah, nei pressi della città libanese di Tiro. Kasseb è stato ucciso quando la sua moto è stata colpita da un missile.
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