2023-02-08
La Rackete querela un eurogruppo
L’attivista vuole portare in tribunale Identità e Democrazia. Il capogruppo Marco Zanni: «È ossessionata da noi, ma male informata: non abbiamo personalità giuridica».Carola Rackete raddoppia. E dopo aver citato in giudizio l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, ora l’ex comandante della Sea Watch ha deciso di querelare tutto l’eurogruppo parlamentare Identità e Democrazia. In questo modo a essere colpito è di nuovo un esponente della Lega, in questo caso il capogruppo Marco Zanni. «Mi pare che Carola Rackete e i suoi compagni abbiano una sorta di ossessione per Matteo Salvini e la Lega, al punto da arrivare a chiedere a noi un risarcimento per commenti sui social network dei nostri alleati tedeschi» spiega Zanni alla Verità. «Mi spiace molto deluderla, perché oltre a capirci poco in materia di navigazione, dimostra anche di avere difficoltà con il funzionamento delle istituzioni Ue: i gruppi politici del Parlamento Europeo, infatti, non hanno personalità giuridica. Mi sarei difeso molto volentieri per le vie legali e avrei anche ribadito il mio giudizio estremamente negativo contro le Ong che collaborano con gli scafisti e contro chi, per trasportare immigrati, arriva a speronare le motovedette della Guardia di Finanza italiana». L’attivista che nel 2019 ignorò i decreti sicurezza violando anche le leggi internazionali ha la querela facile. Ma ora sembra aver sbagliato il bersaglio. Anche perché la sua denuncia per istigazione a delinquere nei confronti di Salvini è stata archiviata. Mentre gli atti dove l’attuale ministro delle Infrastrutture è indagato per diffamazione aggravata sono stati inviati al Senato, in attesa della decisione della giunta delle Immunità, anche perché il segretario della Lega ha sempre parlato di critiche legittime contro l’attivista tedesca (la definì «sbruffoncella», «delinquente», «ricca e viziata comunista tedesca»). Ora, in un lungo atto di citazione, Rackete se la prende nello specifico con Afd (Alternative für Deutschland), colpevole, a suo dire, di averla insultata sui social network. Nello specifico chiede che alcune frasi postate su Twitter e Facebook del partito tedesco siano rimosse. Eppure sono due post dove Afd ricorda semplicemente che le accuse della Rackete contro Salvini sono state archiviate. «Quello che i media tedeschi non vi diranno: naufragio in tribunale per Carola Rackete!» questo il titolo del post pubblicato il 27 maggio 2021. Sarà anche perché le accuse sembrano un po’ fragili, ma i legali della Rackete si spingono oltre e sostengono che i politici tedeschi l’avrebbero anche pubblicamente minacciata di morte. Anzi, sarebbe stata inserita nelle «cosiddette liste di morte conservate negli ambienti dell’estremismo di destra». Questo collegamento è tutto da dimostrare. Di sicuro c’è che Carola Rackete contesta ai politici di Afd di averla definita una smuggler, ovvero una trafficante, cioè «una persona che trasferisce illegalmente rifugiati, richiedenti asilo, lavoratori da un paese all’altro a pagamento». Stando alla Rackete, infatti, questa definizione non sarebbe «veritiera» perché l’ex comandante «non ha né importato illegalmente persone straniere né ha realizzato un profitto lavorando come capitano alla Sea-Watch». Nell’atto di citazione, si specifica che la Capitana ha sempre svolto le sue azioni di salvataggio in mare «come azione altruistica» e con un «obbligo etico e morale nei confronti delle persone in pericolo in mare». Anzi, aggiungono i legali di Rackete, «l’organizzazione di misure di salvataggio in mare da parte di associazioni e Ong è necessaria solo perché l’Unione europea e gli Stati di confine dell’Ue nel Mediterraneo si rifiutano di assumersi questo compito. Dal 2017 non ci sono più soccorsi in mare organizzati dall’Unione Europea nel Mediterraneo».
Jose Mourinho (Getty Images)