
Ferdinando Salzano rappresenta il conduttore della kermesse e molti altri fra cantanti in gara e ospiti. Dopo una gioventù rossa, ha scalato lo showbiz. Una clausola gli avrebbe precluso l'Ariston, ma è sparita.Chi è l'uomo che ha inguaiato Claudio Baglioni? La stragrande maggioranza della gente non sa neppure chi sia, perché non ama mettersi in mostra. Eppure dietro a ogni spettacolo televisivo e concerto c'è quasi sempre lui. Si chiama Ferdinando Salzano, di anni 54, ed è considerato il padre padrone della musica italiana. La F&P Group, che guida come amministratore delegato, è la più importante società di booking e organizzazione d'eventi del Paese. Fatturato 2017: 84.752.627 euro.C'è da aggiungere che, pur essendo di poche parole, si vanta di due cose. Primo: di essere entrato nello show business quando era ragazzo e faceva parte di «uno di quei classici gruppi extraparlamentari di sinistra che spesso organizzavano concerti per la pace o a fini politici». Secondo: di lavorare 20 ore al giorno. Cosa faccia nelle restanti quattro non è dato sapere. Leggere la lista degli artisti che rappresenta è come scorrere la hit parade: a parte Baglioni, alla ribalta delle cronache di questi giorni, si incontrano l'ultimo trionfatore di X-Factor, Anastasio, Achille Lauro, Fabri Fibra e Baby K, solo per restare sulle nuove tendenze. Ma il suo forte sono i cantanti di lunga data come Gianni Morandi, Antonello Venditti, Renato Zero, Zucchero, Gianna Nannini, Laura Pausini, Biagio Antonacci, Fiorella Mannoia e Francesco De Gregori. Tra i gruppi troviamo Il Volo, i Pooh, i Litfiba ed Elio e le storie tese. Ci sono poi anche comici e altro, perché gli interessi di questo impresario non si limitano alle canzoni: Corrado Guzzanti, Giorgio Panariello, compare anche un altro ex direttore artistico del Festival dei fiori, Carlo Conti. Non sono trascurabili neppure gli eventi organizzati dalla F&P: il Wind Summer Festival e i Wind Music Awards, prime serate sulle reti Rai e Mediaset, oltre a omaggi al compianto Luciano Pavarotti. Proprio da questa nutritissima scuderia sono scaturite le voci su possibili influenze di Salzano a Sanremo e le accuse di conflitto d'interessi a Baglioni che è suo assistito ma anche amico, visto che era tra gli invitati al matrimonio di Salzano a Formentera il 6 ottobre scorso. Striscia la notizia ha segnalato che sul palco dell'Ariston sfileranno ben 11 artisti legati alla F&P. Certamente ci saranno Nek, Paola Turci, Anna Tatangelo e Francesco Renga, ma anche altri ospiti previsti nel corso delle serate graviterebbero nell'orbita della società. Ma qui sta il fatto più grave: secondo le testimonianze raccolte dal programma di Antonio Ricci, Salzano era sempre presente a fianco di Baglioni durante la selezione dei cantanti e, quindi, ne avrebbe potuto dirigere la scelta. D'altronde l'anno scorso vinsero Ermal Meta e Fabrizio Moro, quest'ultimo presente tra i clienti F&P, così come i super ospiti Pausini, Antonacci, Nannini e Morandi. Si può parlare di conflitto d'interessi? Senza alcun dubbio, secondo Roberto D'Agostino: «Il conflitto c'è ed è lampante, tant'è vero che nel 2011 Morandi rifiutò di fare il direttore artistico perché c'era una clausola sul contratto», spiega il fondatore di Dagospia, «che diceva che chi sceglieva le canzoni, cioè il direttore artistico, non poteva appartenere a una casa discografica. Questa clausola improvvisamente scompare nel 2017, quando si appalesa la silhouette di Baglioni. E quindi si ha il via libera e il conflitto di interessi non esiste più». Quindi Salzano è l'uomo ombra della kermesse sanremese? Non c'è prova, anche se le voci si sprecano. Ma cosa sappiamo di lui? Come dicevamo si è sempre tenuto al riparo dai riflettori, da consumato uomo di potere. Di lui si è parlato però sui social network nell'autunno scorso, quando si sposò a Formentera con Barbara Zaggia, responsabile degli eventi per la F&P. Cerimonia sulla spiaggia e festeggiamenti tra musica, balli e free bar. C'era tutto il mondo della musica italiana a omaggiarlo: dall'immancabile Baglioni ad Anna Tatangelo e Gigi D'Alessio, da Noemi a Emma Marrone. Qualche anno fa girò il gossip che con quest'ultima Salzano avesse una relazione, poi smentita dalla cantante. Al matrimonio del re dello showbiz c'era anche Venditti, che ha intonato Notte prima degli esami, seguendo la partita della Roma in diretta sul cellulare. A parte i video del lieto evento postati sul Web, altre notizie sull'impresario delle star si possono attingere da un'intervista - un rarità per il personaggio - rilasciata nel 2009 a Giancarlo Messina per Sound&Lite. E si può così ricostruire la sua ascesa: come detto comincia con i concerti per il movimento studentesco negli anni Settanta, militando nella sinistra extraparlamentare. Quindi all'età di 21 anni, durante l'università, crea la sua prima società: forniva servizio d'ordine, facchinaggio e organizzazione delle location. Non un gioco da ragazzi: con soli quattro dipendenti fatturava 3 miliardi di lire. A 27 anni, dopo l'incontro con Maurizio Salvadori, diviene socio nella Trident e comincia «a fare il mestiere dell'impresario nel senso più classico». Si occupa di concerti ma anche di televisione e del reperimento degli sponsor. Organizza il concerto di Michael Jackson nel 1994, sviluppa programmi tv di richiamo come Night Express e Superclassifica Show per Italia1. Si può dire che per 10 anni la Trident sia stata la sua palestra, dove ha imparato i trucchi del mestiere e si è ingraziato tanti artisti. Venduta la società agli americani di Clear Channel Entertainment - nel 2001 - con il denaro incassato Salzano fonda la F&P, stavolta da solo. Riuscendo a farsi seguire nella nuova avventura dai cantanti che prima erano alla Trident. Molti di loro li vedremo queste sere sul palco fiorito dell'Ariston, Ferdinando Salzano starà invece dietro le quinte. Come sua abitudine.
Francesco Saverio Garofani (Imagoeconomica)
Francesco Saverio Garofani viene, come Mattarella, dal mondo della sinistra Dc, dai cui ranghi scagliò attacchi contro Berlusconi. Mantenendo un basso profilo, ama tessere la propria rete di influenza, che va dall’ex Mister Tasse, Ruffini, a esponenti della Difesa.
C’è una figura che attraversa con passo felpato tre decenni di politica e istituzioni italiane, spesso senza esporsi del tutto, ma che - quando decide di intervenire - rivela un carattere molto più netto di quanto lasci intuire la sua consueta riservatezza. È quella di Francesco Saverio Garofani, classe 1962, cattolico democratico di tradizione doc, ex direttore di quotidiani d’area, già deputato dell’Ulivo e del Partito democratico, oggi figura centrale negli equilibri quirinalizi sul fronte della Difesa. Chi lo conosce bene lo definisce «riservato» e «prudente». Spesso viene avvistato intorno a Montecitorio e a Palazzo Madama insieme con l’amico senatore dem Stefano Losacco.
«The Man on the Inside 2» (Netflix)
La serie con Ted Danson torna su Netflix il 20 novembre: una commedia leggera che racconta solitudine, terza età e nuovi inizi. Nei nuovi episodi Charles Nieuwendyk, ex ingegnere vedovo diventato spia per caso, indaga al Wheeler College.
(IStock)
Si rischia una norma inapplicabile, con effetti paradossali sui rapporti sessuali ordinari e persino all’interno delle coppie.
Grazie all’accordo «bipartisan» Meloni-Schlein è stato approvato in commissione giustizia della Camera, il 12 novembre scorso, il progetto di legge a firma dell’onorevole Laura Boldrini e altri, recante quello che, dopo la probabile approvazione definitiva in Aula, dovrebbe diventare il nuovo testo dell’articolo 609 bis del codice penale, in cui è previsto il reato di violenza sessuale. Esso si differenzia dal precedente essenzialmente per il fatto che viene a essere definita e punita come violenza sessuale non più soltanto quella di chi, a fini sessuali, adoperi violenza, minaccia, inganno, o abusi della sua autorità o delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa (come stabilito nella vigente formulazione della norma), ma anche quella che consista soltanto nel compimento di atti sessuali «senza il consenso libero e attuale» del partner.
Nuovo approccio dell'istituto di credito rivolto alle imprese pronte ad operazioni di finanza straordinaria. Le interviste a Stefano Barrese, Marco Gianolli e Alessandro Fracassi.






