Ernst Jünger (Getty Images)
Negli anni Quaranta, l’autore de «Le tempeste d’acciaio» fece circolare clandestinamente un libretto in cui guardava già oltre il conflitto. E spiegava: c’è un’autentica intesa solo se il vincitore rispetta il vinto.
Si può essere filo palestinesi o filo israeliani, oppure spettatori senza un’opinione precisa del conflitto in atto a Gaza e a Beirut. Tuttavia, comunque la si pensi, una cosa appare certa: la missione Unifil che avrebbe dovuto impedire un’altra guerra in Libano ha fallito.
Benestante, patriota e un grande pilota che in carriera dovette bombardare casa sua. Questa la storia di un pilota italiano oggi quasi dimenticato.