Quando il «guerrafondaio» Jünger ci spiegò come fare una vera pace
Ernst Jünger (Getty Images)
Negli anni Quaranta, l’autore de «Le tempeste d’acciaio» fece circolare clandestinamente un libretto in cui guardava già oltre il conflitto. E spiegava: c’è un’autentica intesa solo se il vincitore rispetta il vinto.
Un’ora di colloquio telefonico Cremlino-Casa Bianca. Lo zar apre al dialogo («Anche sull’Iran») e chiarisce: non rinunciamo ai nostri obiettivi. Kiev preme per aderire all’Unione, Ursula von der Leyen spara: vi difendiamo noi.
Clamoroso documento di John Ratcliffe sul «Russiagate»: pressioni anomale sui servizi dall’amministrazione dem per «pompare» i sospetti sui legami tra Donald Trump e Mosca.
Miliziani disposti a firmare la tregua e rilasciare parte degli ostaggi in cambio della garanzia di non essere eliminati dal Mossad. Tra le clausole, pure la gestione degli aiuti umanitari a Gaza. Usa e Israele contrari. Prossimi colloqui tra Stati Uniti e Iran a Oslo.
Il governo punta a raggiungere il 5% del Pil investendo pure in infrastrutture. Guido Crosetto: «Non sarà toccato il welfare».
Il premier inglese sostiene Rachel Reeves, in lacrime in Aula dopo gli attacchi per la sforbiciata ai sussidi. Il pianto innervosisce i mercati: valuta in calo e rimbalzo dei titoli di Stato.