2025-05-17
Mosca esige cinque regioni ucraine. Trump accelera: domani chiama Putin
Vladimir Putin (Getty Images)
Donald parlerà poi con Zelensky e alcuni membri Nato. Rubio a Lavrov: «Il tycoon vuole una tregua subito». Il capo del Cremlino esclude un incontro con l’ex attore prima di un accordo. Raid russo fa strage di civili a Sumy.L’intesa sullo scambio di 2.000 prigionieri, mille per parte, annunciato a Istanbul è al momento l’unico risultato ottenuto nell’avvio di dialogo tra le delegazioni russe e ucraine. Il capo dell’intelligence ucraina, Kyrylo Budanov, ha dichiarato che l’operazione potrebbe avvenire già la prossima settimana. Un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky sarà possibile, invece, «solo a seguito di accordi tra le due parti», ha fatto sapere il portavoce Dmitry Peskov. Però il presidente americano Donald Trump domani mattina avrà un colloquio telefonico con Putin, come confermato dal Cremlino alla Tass. «Gli argomenti saranno fermare il “bagno di sangue” che uccide, in media, più di 5.000 soldati russi e ucraini a settimana, e il commercio. Dopo parlerò con il presidente Zelensky e poi, assieme al leader ucraino, con i leader di diversi Paesi membri della Nato» ha fatto sapere il tycoon su Truth social. «Spero che sia una giornata produttiva, che venga instaurato un cessate il fuoco e che questa guerra molto violenta, una guerra che non avrebbe mai dovuto iniziare, finisca. Dio ci benedica tutti», ha così concluso il suo messaggio. In precedenza il presidente aveva avvertito: «Se Mosca non accetterà l’accordo, applicherò nuove sanzioni», pur dicendosi convinto che a una soluzione si arriverà. «Ho un ottimo rapporto con Putin e penso che troveremo un accordo», faceva sapere a Fox news. Senza dimenticare che a inizio settimana Trump aveva detto: «Non credo che succederà nulla, che vi piaccia o no, finché io e lui non ci incontreremo». Sono quattro mesi, dal primo giorno del suo mandato, che freme per mantenere la promessa di porre fine al conflitto.Quanto a una tregua, prima di qualsiasi cessate il fuoco Mosca chiede la neutralità di Kiev nello scenario postbellico, il ritiro delle truppe ucraine dalle Regioni di Donetsk, Zaporizhia, Kherson e Luhansk e il riconoscimento internazionale dell’annessione alla Russia della penisola di Crimea (già avvenuta nel 2014). La questione territoriale è fondamentale per Putin, insieme con il dossier politico, e non sembra disposto a fare concessioni, ma simili condizioni e modifiche difficilmente verranno accettate dal presidente ucraino. Ieri Zelensky ha attaccato duramente il Cremlino per la strage di civili, nove uccisi e sette feriti da un drone russo lanciato contro un van a Bilopillia nella regione di Sumy, a poche ore dalle trattative di Istanbul. «Si è trattato di un’uccisione deliberata di civili», ha scritto su X. «Come ogni giorno in questa guerra, si è presentata l’occasione per cessare il fuoco […] Alla Russia resta solo la possibilità di continuare a uccidere». Il presidente ucraino ha quindi chiesto nuove sanzioni contro Mosca da Stati Uniti, Europa e partner internazionali. Anche il ministro degli esteri inglese David Lammy ha protestato con forza, dichiarandosi «inorridito dall’attacco russo a Sumy, avvenuto poche ore dopo i colloqui in Turchia. Se Putin vuole davvero la pace, la Russia deve accettare un cessate il fuoco completo e immediato, come ha fatto l’Ucraina».La diplomazia intanto è al lavoro. Ieri il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha parlato con il suo omologo statunitense Marco Rubio. «Lavrov ha sottolineato il ruolo positivo degli Stati Uniti nell’aiutare Kiev ad accettare la proposta del presidente russo Vladimir Putin di riprendere i colloqui di Istanbul», hanno fatto sapere da Mosca. Da parte americana, in una nota il dipartimento di Stato ha detto che gli Stati Uniti sono impegnati a porre fine in modo duraturo alla guerra tra Russia e Ucraina e che il piano di pace globale proposto dagli Stati Uniti delinea la strada migliore da seguire. Veniva evidenziato anche l’appello di Trump per un «cessate il fuoco immediato» e la fine delle violenze. Rubio ha espresso l’apprezzamento degli Usa per l’accordo sullo scambio di prigionieri, ha aggiunto la portavoce del dipartimento di Stato, Tammy Bruce.L’inizio dei colloqui è un buon segnale, finalmente è arrivato il momento di sedersi a trattare e che non si possa andare più in là di definirli «spiragli di tregua» come ha fatto La Verità, lo ricorda anche il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, mettendo in guardia: «Tutti i nemici della Russia che lanciano ultimatum negoziali dovrebbero ricordare una cosa semplice: i negoziati di pace da soli non sempre portano alla fine delle ostilità. Negoziati fallimentari possono portare all’inizio di una fase più terribile della guerra, con nuove armi e nuovi partecipanti», ha scritto su X.Per Mosca rimane centrale la questione della legittimità del presidente ucraino Zelensky in vista di possibili accordi con Kiev. Se si dovesse arrivare a intese nel corso di negoziati «la questione di chi esattamente dalla parte ucraina firmerà questi documenti rimane la principale e di principio per noi», ha dichiarato il portavoce del Cremlino. Putin è irremovibile nel ritenere Zelensky a capo di un governo «illegittimo», considerato che il suo mandato è scaduto nel maggio 2024, e non accetta la giustificazione che in un Paese in guerra non è possibile svolgimento di nuove elezioni.Quanto alle accuse lanciate da Downing Street di aver inviato mediatori «di basso rango», sia da parte ucraina sia da Mosca e formulate da Zelensky - «a Istanbul tutti hanno visto una delegazione russa debole, impreparata e priva di poteri significativi» -, per i russi «al momento non è un tema in discussione. I lavori sono appena iniziati».