2023-05-21
Prodi sbugiarda il Pd sul clima
Romano Prodi (Getty Images)
L’ex premier e «padre nobile» della sinistra, pur con i suoi toni curiali, commenta il disastro e lascia da parte tutte le scemenze sul cambiamento climatico come causa: mancano investimenti e opere di manutenzione. La linea opposta di Elly Schlein e dei suoi.Mi capita di rado di essere d’accordo con Romano Prodi, anzi a pensarci bene non mi capita mai. Però ieri, dopo aver letto un suo articolo sulla Stampa, per la prima volta non ho potuto che concordare con l’ex presidente del Consiglio. Infatti, nel suo intervento sull’alluvione in Emilia-Romagna non ha mai nominato il surriscaldamento globale. A differenza di Elly Schlein e della maggior parte degli esponenti della sinistra, colui che è considerato il padre nobile del Pd, ed è il solo che sia riuscito a tenere a bada per qualche tempo la variegata compagnia di giro dei compagni, ha evitato di accodarsi alla narrazione comoda dei cambiamenti climatici per spiegare che cosa sia successo nei giorni scorsi. Mentre la segretaria sproloquia su cose impalpabili, parlando di economia sostenibile, di mutazioni globali e altre fesserie del genere rossoverde, Prodi ha scritto cose assai più sensate, andando alla radice del problema e facendo capire che se ci sono 14 morti e oltre 30.000 sfollati la colpa non è dell’inquinamento o di qualche altro fenomeno soprannaturale, ma di cose molto terrene, che non si sono fatte o che si sono fatte male. Certo, Prodi è Prodi, per cui le cose le dice con la sua aria da curato di campagna, sussurrandole e smussandone gli spigoli. Tuttavia, quelle che lui presenta come riflessioni amare e complesse, sono un atto d’accusa contro la classe dirigente del suo partito. L’ex premier, mentre nega di voler cercare i colpevoli, punta subito il dito sulle pochissime casse d’espansione, ovvero sulle sole opere utili a contenere la furia delle acque e dunque ad evitare morti e disastri. Altro che parlare di eventi straordinari causati dai cambiamenti climatici. Le abbondanti piogge sono sempre esistite, ma prima a fermarle c’era chi curava i terreni. Oggi invece, «abbiamo trasformato il nostro territorio senza renderci conto delle conseguenze». Secondo Prodi, bisogna prendere atto della realtà. Il senso è chiaro: basta inseguire le farfalle ambientaliste, smettiamola di dare tutte le colpe al surriscaldamento: occorrono mille misure concrete, soprattutto a livello locale. E quali sono questi interventi? Tra di essi non si trova nessuno di quelli sollecitati dalla ex responsabile della transizione ecologica dell’Emilia-Romagna, vale a dire Elly Schlein. Negli interventi urgenti indicati dall’ex presidente Ue, si parla di opere di contenimento delle acque (le casse di espansione che la Regione si è dimenticata di portare a compimento), di pulizia dei fiumi, di cura dei boschi, di ripristino dei fossati di scolo, di messa in sicurezza degli edifici a rischio, di eliminazione di quelli costruiti in luoghi proibiti. Si tratta insomma di una serie di provvedimenti che definirei di buon governo del territorio. Nessuna soluzione miracolosa. Niente impegni per la riduzione delle emissioni a livello globale. Zero manifesti anti polluzioni o slogan ambientalisti da Ultima generazione. No, il Prodi che contesta dalla A alla Z le teorie pseudo ambientaliste della segreteria del Pd dice che serviranno molto tempo, molta spesa, molte regole ma, soprattutto, molto senso civico per poter evitare o per lo meno limitare in futuro le conseguenze di quelli che chiama eventi straordinari. Alle prescrizioni indicate dall’ex premier, per scongiurare che in futuro si ripeta ciò che abbiamo visto in Emilia-Romagna aggiungerei un’ulteriore raccomandazione. Oltre a fare tutto ciò che serve per mettere in sicurezza fiumi e territori, è indispensabile evitare di affidare la guida di una regione o di un comune a chi esercita il proprio incarico usando l’ideologia rossoverde invece del buon senso. Prodi dice di non voler individuare le colpe e nemmeno i colpevoli, ma sia io che gli italiani sappiamo di chi è la responsabilità di quanto è successo. È la sinistra ambientalista e la sinistra opportunista che ha ceduto al massimalismo ecologista ad aver rallentato, se non fermato, le opere a difesa del territorio. Ed è di costoro che l’Italia, se vuole salvarsi, si deve liberare.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.