2022-12-25
Gli otto eventi internazionali del 2022 che cambiano il mondo
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Dall'invasione russa dell'Ucraina alle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti, passando per il ventesimo congresso del Partito comunista cinese: i principali eventi internazionali che hanno segnato questi 12 mesi.24 febbraio - Invasione russa dell’Ucraina. Dopo mesi di alta tensione, le truppe russe hanno attaccato l’Ucraina, scatenando una gravissima crisi umanitaria e internazionale. Il conflitto, durissimo, è ancora in corso e porterà prevedibilmente a un rimescolamento degli equilibri geopolitici. Per quanto non possa dirsi isolato sul piano internazionale, Vladimir Putin rischia di rendere Mosca sempre più subordinata a Pechino. 7 luglio – Dimissioni di Boris Johnson. A causa di una crescente opposizione in seno al Partito conservatore, il premier britannico, Boris Johnson, annuncia le proprie dimissioni. Verrà sostituito in settembre da Liz Truss, costretta a sua volta a dimettersi poche settimane dopo. 4 agosto - Crisi di Taiwan. La Repubblica popolare cinese ha svolto le più grandi esercitazioni militari mai condotte nelle acque dell’isola come ritorsione a una visita della Speaker della Camera statunitense, Nancy Pelosi, a Taipei. La crisi ha notevolmente peggiorato i già difficili rapporti tra Washington e Pechino. Una situazione aggravatasi successivamente a causa del delicato dossier dei semiconduttori. 16 settembre – Scoppiano le proteste in Iran. La giovane Mahsa Amini muore in circostanze sospette, dopo essere stata fermata dalla polizia della morale iraniana per non aver indossato correttamente il velo. Esplodono in conseguenza numerose manifestazioni contro il regime degli ayatollah. 16-22 ottobre - XX Congresso del Partito comunista cinese. In questa occasione, Xi Jinping ha ottenuto un inedito terzo mandato da segretario generale, rafforzando così il suo già notevole potere. Attenzione però, perché per lui non è tutto oro quel che luccica. Nella Repubblica popolare si registra un notevole malcontento per i deboli risultati economici degli scorsi anni e per l'impopolare politica dello zero Covid. Una serie di fattori che hanno portato alla formazione di una fronda nel partito. 30 ottobre – Elezioni presidenziali brasiliane. Al ballottaggio, Luiz Inácio Lula da Silva ha sconfitto il presidente uscente Jair Bolsonaro. Un evento, questo, che ha spinto ancor di più l’America Latina a sinistra. Primo novembre – Elezioni parlamentari in Israele. Questa tornata elettorale si è resa necessaria dopo il collasso del precedente governo di larghe intese e ha segnato una nuova vittoria di Benjamin Netanyahu, la cui coalizione ha conquistato la maggioranza assoluta alla Knesset. 8 novembre – Elezioni di metà mandato negli Stati Uniti. Nonostante siano andati meno bene di quanto pronosticato, i repubblicani sono riusciti a riconquistare la Camera dei rappresentanti. I democratici, di contro, hanno mantenuto il controllo del Senato. Dal prossimo anno, il Congresso sarà quindi spaccato in due. E Joe Biden si avvia a diventare la proverbiale anatra zoppa.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)