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«L’ex popstar dirigeva la mafia del petrolio»

«L’ex popstar dirigeva la mafia del petrolio»
Anna Bettozzi, in arte Ana Bettz (Instagram)
Anna Bettozzi, in arte Ana Bettz, arrestata nell'operazione di quattro Procure. In manette oltre 50 persone. L'accusa è di essere a capo di un sodalizio finalizzato a commettere reati di natura tributaria. Con l'aggravante di aver agevolato tre clan camorristici.
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Ucraina, i soldati tedeschi tornano in Polonia mentre i russi avanzano nel Donetsk
Ansa
Truppe mandate per rafforzare il confine con Minsk. Odessa al buio dopo i raid russi.

La Germania si prepara a rafforzare il fianco orientale della Nato con un nuovo dispiegamento militare in Polonia. A partire da aprile 2026, soldati tedeschi prenderanno parte all’operazione polacca «Scudo Orientale», avviata nel maggio 2024 lungo il confine con la Bielorussia e con l’enclave russa di Kaliningrad. L’obiettivo è contribuire alla messa in sicurezza di una delle aree considerate più sensibili dell’Europa orientale. La notizia è stata riportata dal quotidiano Bild che cita fonti del ministero della Difesa di Berlino.

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Trump sposa la linea Meloni sull’articolo 5
Donald Trump (Ansa)
La Casa Bianca sarebbe pronta a fornire a Zelensky garanzie di sicurezza sul modello della Nato. Soluzione proposta a più riprese dal premier, contrario all’invio di militari. Intanto Erdogan, preoccupato per gli attacchi nel Mar Nero, rientra nel risiko ucraino.

C’è il fumo e c’è la sostanza. Il fumo, o addirittura l’aria fritta, sono le truppe che Emmanuel Macron sostiene di voler mandare in Ucraina, per presidiarla. La sostanza è la proposta italiana: garanzie di sicurezza sul modello dell’articolo 5 del Trattato Nato.

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Mai dire Blackout | Carbone, rame e argento

Il trionfo globale del carbone. Assalto AI alle reti elettriche. Shale oil, parte il consolidamento negli USA. Aumentano i conflitti commerciali sulle risorse critiche. Volatilità sui mercati dei metalli.

I vescovi hanno dubbi pure sul presepe
Ansa
Il Papa difende la natività: «Un dono di luce per un mondo che ha bisogno di speranza». Invece «Avvenire», quotidiano della Cei, si interroga se essa debba includere migranti e «marginali» . Scordando l’unico elemento essenziale: il Mistero dell’Incarnazione.

Mentre papa Leone XIV ci dice che il presepe è «un dono di luce per il nostro mondo che ha tanto bisogno di poter continuare a sperare», nello stesso giorno il quotidiano dei vescovi italiani, Avvenire, dedica - con richiamo in prima - una pagina intera intitolata «Presepe, attualità o tradizione?», dove ci si interroga se quella ricostruzione ideata nel 1223 a Greccio da San Francesco sia ancora valida per il nostro tempo. E poi si chiedono, sempre i medesimi vescovi, dai più ai meno importanti, perché si svuotano le chiese e i fedeli appaiono disorientati... Mettiamo il caso di un fedele che sia abbonato ad Avvenire e anche a Vatican News che lo aggiorna sui pronunciamenti del Papa e, lo stesso giorno, legga ambedue. Capirete bene che o gli prende lo sconforto, o non ci capisce più nulla o ancora, consapevole che la Chiesa cattolica è gerarchica, dà ragione al Papa e se ne frega del dibattito di Avvenire. Soluzione, questa, più sana e più giusta.

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